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Il cellulare al concerto non è più un tabù, un’app aiuta a fruire la musica

Un esperimento lanciato nel mondo della musica classica potrebbe arrivare a migliorare l’esperienza dei concerti anche in campo pop. La River Oaks Chamber Orchestra ha deciso di far provare, durante un concerto a Houston, una nuova app chiamata Octava che condivide in tempo reale le note suonate dagli strumenti sul palco. Non solo: fornisce anche notizie storiche e commenti dei musicisti.

Per tenere conto della distrazione causata dai cellulari durante gli eventi live, lo schermo del cellulare o del tablet non si illumina del tutto ma solo con una luce tenue, che scompare quando non c’è niente da leggere. Al momento Octava, che si può scaricare gratuitamente, è indirizzata soltanto alle orchestre ma, spiegano gli esperti, l’interesse potrebbe essere per tutti i generi musicali, applicando i metadati. Non solo, quindi, le note o il titolo di una canzone ma anche commenti in tempo reale dai musicisti sul palco. E molto altro.

 

 

Dario Franceschini incontra a Faenza gli operatori del settore live

Le necessità degli operatori del settore live sono state al centro dell’incontro che si è svolto lunedì a Faenza fra il Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini e i rappresentanti del settore, fra cui Giordano Sangiorgi del Mei. L’incontro aveva come scopo di portare avanti un percorso specifico e operativo per migliorare il lavoro degli operatori nel mondo live popolare contemporaneo: un primo appuntamento si era tenuto un anno fa fra Franceschini e Sangiorgi, Vincenzo Spera di Assomusica e Carlo Testini dell’Arci.

Un altro appello adottato dall’industria discografica italiana ha poi riguardato l’importanza di trasmettere in radio e sui canali televisivi del servizio pubblico sempre più musica di autori giovani. L’appello era stato portato avanti in Parlamento da trenta senatori, fra cui Stefano Collina.

Nei giorni scorsi Sangiorgi aveva anche incontrato Mogol, paroliere fra gli altri di Lucio Battisti, per permettere ai nuovi talenti di sfruttare al meglio il Centro europeo di Toscolano, una scuola di musica pop e leggera italiana creata proprio da Mogol. 

Creative Europe, tutti i punti toccati all'incontro di dicembre

Creative Europe è il programma dell’Unione europea dedicato ai settori culturale e creativo, ed è proprio sotto questo ombrello che si svolgerà l’incontro a Bruxelles del 1 marzo a cui è invitata a partecipare anche Assomusica, con il presidente Vincenzo Spera. In questo ambito si parlerà di dati e metadati digitali, un tema che è risultato fra quelli con maggior necessità di approfondimento durante un precedente convegno a Bruxelles, il 10 e 11 dicembre.

Il programma Creative Europe ha diversi mezzi per sostenere la musica, chi la fa e chi la diffonde. Ci sono piattaforme, facilità nell’accesso ai finanziamenti ma soprattutto progetti di cooperazione ed è proprio da questi che il programma è partito con un incontro a cui hanno partecipato molti tipi di attori nel panorama musicale. Chiarendo i problemi o comunque i temi da affrontare, i partecipanti lo scorso dicembre hanno nominato in primo luogo il copyright come tema fondamentale, in particolare in attesa della riforma prevista a livello europeo.

Sono stati segnalati come importanti nell’incontro anche l’affermazione dei creatori musicale e delle PMI, oltre alla necessità di raccontare la diversità culturale e, come già citato, capire come utilizzare al meglio dati e metadati. Una necessità primaria, secondo gli intervenuti, è poi una miglior conoscenza del programma di finanziamento europeo e in generale delle istituzioni UE che entrano nel campo della musica.

La formazione è stata un altro tema chiave dell’incontro di dicembre: è stata infatti sottolineata la necessità di migliorare le capacità nel settore, da una parte con più scuole di musica e più musica nelle scuole, dall’altra con vari strumenti di informazione per condividere le conoscenze necessarie ad avere successo. Come metodi da approfondire sono poi stati consigliati i Mooc, Massive online open classes, la creazione di una piattaforma per condividere le risorse e di un network di incubatori di artisti, che sarebbero così aiutati a diventare anche imprenditori di successo.

Per quanto riguarda i compensi finanziari agli artisti, si è parlato sia di interventi legislativi che di incoraggiare chi segue le regole identificate come “best practices”. Un problema che riguarda chi propone spettacoli dal vivo è invece quello della mancanza di armonizzazione che c’è oggi sullo scenario europeo: agisce come una barriera alla circolazione degli spettacoli. Importanti sono anche i festival, per alcuni partecipanti: danno un’opportunità per scoprire nuovi talenti, al pubblico ma anche ai professionisti.

La chiarezza sui dati, cioè su chi possiede quali contenuti e chi detiene i diritti, è stata infine un punto fondamentale, tanto da diventare il primo da toccare in un convegno tematico. Non esiste, hanno commentato i partecipanti, una fonte di dati affidabile, indipendente e che ispiri fiducia. I dati, inoltre, sono un bene di valore nell’economia di oggi e devono quindi diventare una merce di scambio anche nei confronti di chi realizza le politiche. Sono quindi necessarie azioni per aumentare la raccolta e trasparenza di metadati e dati degli utenti, con il lancio anche di un osservatorio che produca studi indipendenti. 

SIAE, accordo in Puglia per le band under 31

La SIAE ha lanciato in Puglia e nel Comune di Firenze un’iniziativa per sostenere i cantautori e autori membri di band under 31. Dal 1 marzo prenderanno infatti il via i Mercoledì Live: in ognuna di questa serate i locali potranno infatti pagare una tariffa ridotta, di 25 euro più Iva se hanno meno di 200 posti, se organizzeranno uno spettacolo con una band iscritta alla SIAE e formata da giovani. Gli artisti devono, inoltre, eseguire un repertorio proprio, senza cover.

Altre richieste comprendono il fatto che la serata sia a ingresso libero e con consumazione non obbligatorio. La SIAE non riceverà, per queste serate, nessuna commissione sui permessi. «Questa iniziativa – ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione il Presidente SIAE Filippo Sugar – fa parte di un più ampio progetto con cui la Società Italiana degli Autori ed Editori vuole mettersi al fianco dei giovani autori e sostenerli in tutte le fasi della loro carriera»: segue infatti l’azzeramento della quota d’iscrizione a SIAE per gli autori under 31 e le startup editoriali, lanciata il 1° gennaio 2015.

La sperimentazione, che in Puglia è in collaborazione con Puglia Sounds, durerà tre mesi e a quel punto potrebbe coinvolgere le altre amministrazioni locali.

 

 

A Londra si incontrano le associazioni musicali da tutto il mondo

 

Anche Assomusica al convegno dove si parlerà di problematiche comuni e di una migliore comunicazione

Londra diventa un crocevia di incontro per le associazioni musicali. Il 3 marzo, infatti, si terrà al Royal Garden Hotel un appuntamento che deve valere, spiegano gli organizzatori, come possiblità di incontrarsi per tutti gli attori a livello europeo e non solo, compresa Assomusica.

Si cercherà quindi di «migliorare la comunicazione fra gruppi attivi e considerare come questa comunicazione si possa migliorare in futuro», soprattutto attraverso la «discussione di problemi comuni e di iniziative che vengono portate avanti da ogni gruppo». Dal Cile, al Regno Unito, al Giappone per arrivare ovviamente all’Italia, tutte le organizzazioni potranno così confrontarsi anche con casi studio e presentazioni di varie problematiche.

La musica dal vivo per aiutare i pazienti in terapia intensiva

Meno farmaci e ansia, l’esperimento al San Raffaele di Milano

La musica dal vivo potrebbe aiutare a ridurre l’ansia anche in condizioni patologiche. L’esperimento arriva dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove, spiegano i responsabili dell’Unità di rianimazione generale al quotidiano Il Tirreno, «Abbassa l’ansia, riduce la richiesta di sedativi da parte dei pazienti e costituisce un mezzo efficace per mantenere il contatto con la realtà».

Sono diversi i musicisti volontari già inseriti nel calendario della sperimentazione, che fa parte del programma «Il paziente al centro », e che ha già visto suonare chitarristi e una violoncellista. 

Dati in ambito digitale e possibilità dell’industria musicale, ecco i temi dei convegni di Bruxelles

Anche Assomusica partecipa agli incontri promossi anche dal programma UE Creative Europe

 

Si parlerà di dati in ambito musicale a Bruxelles, l’1 e 2 marzo, al primo convegno tematico sull’argomento del programma Creative Europe, portato avanti dalla Commissione europea e destinato a durare almeno fino al 2020. Al centro del dibattito di inizio marzo, a cui parteciperà anche il presidente di Assomusica Vincenzo Spera, ci saranno quindi sia i problemi riguardanti l’importanza dei dati e dei metadati nell’ambito digitale e soprattutto le misure che possono essere utilizzate per diffonderli e utilizzarli.

Sempre Bruxelles sarà la cornice per parlare del contributo della musica all’economia, almeno per quanto riguarda l’esperienza in Germania: allo Hanse-Office sarà infatti presentato il Rapporto sull’industria musicale in Germania nel 2015. Si parlerà quindi della possibilità, da parte di tutta l’industria musicale europea, di sfruttare questo potenziale economico e creativo anche grazie ai programmi dell’Unione europea.

Emilia Romagna, nuova legge in studio per promuovere la musica

 

La Regione pensa a un modo per aiutare la creatività e la «filiera produttiva della musica»

La promozione della «filiera produttiva della musica» è al centro di una nuova legge che la Regione Emilia Romagna sta studiando al momento. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti durante la presentazione del festival jazz itinerante Crossroads. L’idea, ha aggiunto Mezzetti, «è quella di sviluppare e far crescere un settore produttivo e culturale, dai tecnici alle imprese fino agli organizzatori e i musicisti».

Ha poi spiegato che i fondi per la cultura della Regione sono quasi raddoppiati, quest’anno, e che «aiutare a far crescere il settore della creatività è uno dei punti forti del programma di mandato del presidente Bonaccini».

 

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