Creative Europe è il programma dell’Unione europea dedicato ai settori culturale e creativo, ed è proprio sotto questo ombrello che si svolgerà l’incontro a Bruxelles del 1 marzo a cui è invitata a partecipare anche Assomusica, con il presidente Vincenzo Spera. In questo ambito si parlerà di dati e metadati digitali, un tema che è risultato fra quelli con maggior necessità di approfondimento durante un precedente convegno a Bruxelles, il 10 e 11 dicembre.
Il programma Creative Europe ha diversi mezzi per sostenere la musica, chi la fa e chi la diffonde. Ci sono piattaforme, facilità nell’accesso ai finanziamenti ma soprattutto progetti di cooperazione ed è proprio da questi che il programma è partito con un incontro a cui hanno partecipato molti tipi di attori nel panorama musicale. Chiarendo i problemi o comunque i temi da affrontare, i partecipanti lo scorso dicembre hanno nominato in primo luogo il copyright come tema fondamentale, in particolare in attesa della riforma prevista a livello europeo.
Sono stati segnalati come importanti nell’incontro anche l’affermazione dei creatori musicale e delle PMI, oltre alla necessità di raccontare la diversità culturale e, come già citato, capire come utilizzare al meglio dati e metadati. Una necessità primaria, secondo gli intervenuti, è poi una miglior conoscenza del programma di finanziamento europeo e in generale delle istituzioni UE che entrano nel campo della musica.
La formazione è stata un altro tema chiave dell’incontro di dicembre: è stata infatti sottolineata la necessità di migliorare le capacità nel settore, da una parte con più scuole di musica e più musica nelle scuole, dall’altra con vari strumenti di informazione per condividere le conoscenze necessarie ad avere successo. Come metodi da approfondire sono poi stati consigliati i Mooc, Massive online open classes, la creazione di una piattaforma per condividere le risorse e di un network di incubatori di artisti, che sarebbero così aiutati a diventare anche imprenditori di successo.
Per quanto riguarda i compensi finanziari agli artisti, si è parlato sia di interventi legislativi che di incoraggiare chi segue le regole identificate come “best practices”. Un problema che riguarda chi propone spettacoli dal vivo è invece quello della mancanza di armonizzazione che c’è oggi sullo scenario europeo: agisce come una barriera alla circolazione degli spettacoli. Importanti sono anche i festival, per alcuni partecipanti: danno un’opportunità per scoprire nuovi talenti, al pubblico ma anche ai professionisti.
La chiarezza sui dati, cioè su chi possiede quali contenuti e chi detiene i diritti, è stata infine un punto fondamentale, tanto da diventare il primo da toccare in un convegno tematico. Non esiste, hanno commentato i partecipanti, una fonte di dati affidabile, indipendente e che ispiri fiducia. I dati, inoltre, sono un bene di valore nell’economia di oggi e devono quindi diventare una merce di scambio anche nei confronti di chi realizza le politiche. Sono quindi necessarie azioni per aumentare la raccolta e trasparenza di metadati e dati degli utenti, con il lancio anche di un osservatorio che produca studi indipendenti.