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La Music Information Research nuova frontiera in campo musicale

Anche la musica ha la sua branca nell’informatica, la Music Information Research, che si occupa di tutto, dai sistemi per raccomandare le canzoni alla musica generata dai computer. Secondo alcuni scienziati serve un chiarimento sui suoi scopi.

La proposta arriva da Gerhard Widmer, scienziato che si occupa in particolare della percezione, che utilizza psicologia e neuroscienze per capire come possono imparare anche le macchine. Nell’articolo su ACM Transactions on Intelligent Systems and Technology, Widmer ha spiegato che ci sono cose che i computer non sono ancora in grado di fare bene, come capire quali canzoni siano interessanti o noiose per un utente oppure suonare insieme a musicisti umani adattandosi al loro stile espressivo.

I computer, quindi, dovrebbero esserein grado di processare la musica non solo come dati e pattern, proprio perché la musica è riferita, in assoluto, alla mente umana. Dall’altra parte, i modelli utilizzati per capire la percezione umana della musica non sono molto scientifici, continua Widmer.

Anche negli uomini, in ogni caso, apprezzare la musica non è una qualità innata, e lo stesso potrebbe valere per i computer come già si sta facendo per l’analisi delle immagini.

Per farlo, secondo Widmer serve un nuovo progetto dello European Research Council, lungo cinque anni, chiamato Con Espressione. Avrebbe lo scopo di aiutare a riconoscere gli aspetti espressivi della musica. Si comincerebbe da un’applicazione online in cui viene chiesto ai partecipanti di dare un aggettivo relativo al modo di suonare la stessa sonata di Mozart da parte di alcuni pianisti.

Idea Grafica di Giorgio Papallo.