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Il patrocinio di ASSOMUSICA all' HOME FESTIVAL 2018

HOME FESTIVAL, LA DOMENICA A CASA CON CAPAREZZA, FRANCESCA MICHIELIN, MOTTA E UN OSPITE SPECIALE

 

Per il DAY4: SUNDAY FAMILY di #HF18 piombano a Treviso anche Caparezza, Francesca Michielin, Motta, Mr. Rain, Maria Antonietta, Joan Thiele e Eugenio in Via Di Gioia.

Il Direttore Artistico: “Una domenica tutta italiana per famiglie e manca ancora un headliner”

A conferma della rilevanza sempre più internazionale dell’evento, patrocinano Fimi e Assomusica. Si riconfermano le grandi media partnership, ecco chi racconterà il popolo degli Homies

 

 

Home Festival (Treviso, zona ex Dogana da mercoledì 29 agosto a domenica 2 settembre), dopo i recenti annunci del Day1 e del Day2, torna a far parlare di sé e svela i protagonisti del Day4. Come da tradizione, la domenica del festival sarà dedicata alle famiglie, con speciali offerte pensate per le coppie che accompagnano un bambino a vivere l’emozione dei grandi live. La società che organizza l’evento: “La line up sta prendendo forma. Aspettatevi altri grandi sorprese”.

GLI ULTIMI ANNUNCI

A infiammare grandi e piccini domenica 2 settembre ci penserà l’artista Caparezza che dopo i 20 sold out del tour nei palazzetti, arriva a grande richiesta “at Home”. Grazie al suo ultimo album “Prisoner 709” (Disco d’Oro) e ai suoi singoli è rimasto nelle “hot airplay” radio italiane: il risultato è che Caparezza è l’artista italiano dell’anno. La storia non finisce qui, è pronto a tornare a saltare sui palchi in una tranche estiva a partire da giugno che toccherà le città e i festival più importanti d’Italia tra cui l’Home Festival, dove incontrerà nuovamente i suoi fan e regalerà emozioni come solo lui sa fare. “Sei pronto ad una estate che “Ti Fa Stare Bene?”

A condividere lo stesso palco del Day4 ci sarà Francesca Michielin, che termina il tour estivo di 2640 con uno speciale appuntamento a HF. “La nostra ultima canzone”, già tra i brani italiani più trasmessi dalle radio, è il singolo che ha anticipato l’album “Vivere o Morire” di Motta, che con il suo tour “Motta live 2018” farà tappa anche a Treviso.

Si aggiunge poi Mr. Rain, il rapper bresciano festeggia il disco di platino “Ipernova”, raddoppia il disco d’oro con “Tutto quello che ho” e arriva “a casa” per cantarci il suo ultimo album “Butterfly Effect” uscito lo scorso gennaio.

Dopo la partecipazione al Concerto del Primo Maggio, tra le protagoniste anche Maria Antonietta. Suonerà le canzoni dal suo ultimo lavoro: “Deluderti”. Il terzo album della cantautrice, anticipato dal singolo e video del brano “Pesci”, è uscito il 30 marzo 2018 per La Tempesta Dischi con distribuzione Believe. Scritto nella campagna di Senigallia dove vive, il nuovo lavoro arriva dopo un album omonimo prodotto da Dario Brunori datato 2012 e da “Sassi” del 2014.

Dall’omonimo l’Ep di debutto Joan Thiele torna con un nuovo album dal titolo “Tango” e un nuovo tour che la vede percorrere i club della penisola e alcuni dei più prestigiosi festival europei, fra cui quello trevigiano. Il nuovo disco è anticipato dai singoli “Armenia” e “Polite”, quest’ultimo è attualmente in rotazione su tutte le maggiori radio italiane.

Infine, presenti anche i torinesi Eugenio in Via Di Gioia. A poco più di un anno dal secondo album "Tutti su per Terra" sono un "Chiodo Fisso", hanno visto in anteprima il 2050, sono stati più bulli e meno ciccioni insieme al rapper e amico Willie Peyote, hanno conquistato il web con un video live sull'Italo Torino-Roma, arrivando a stupire persino Gigi Marzullo; hanno ricevuto pure la chiamata di Linus e Nicola Savino per averli ospiti a Radio Deejay e non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Eccoli pronti per il tour estivo nei migliori festival italiani. “Saltategli addosso!”

LE MEDIA PARTNERSHIP

A credere nel progetto Home Festival non c'è solo il popolo "Home" ma anche media partner di caratura nazionale e internazionale che rinnovano anche quest’anno la loro presenza. Per il secondo anno La Stampa, TGCOM24, Rolling Stone, Radio Deejay, VH1/MTV, per il terzo anno si confermano Vevo e Spotify.

 

La Stampa, che insiste sulla sua vocazione di giornale attento alla musica e punta sul Nord Est, grazie anche alla collaborazione con i quotidiani locali del gruppo Gedi News Network.

Il claim di TGCOM24 è “condividiamo le vostre emozioni”, e cos’è la musica se non una delle emozioni più vive, intense, coinvolgenti? La piattaforma multimediale del gruppo Mediaset è media partner per il secondo anno dell’Home Festival per condividere con i suoi lettori, i suoi telespettatori, con chi li segue in radio tutte le emozioni dei concerti degli artisti che si alterneranno sui palchi di Treviso.

Rolling Stone scrive la storia del rock da oltre 50 anni e oggi è un punto di riferimento imprescindibile della pop culture contemporanea. Insieme a Home Festival vuole continuare a raccontarne l'evoluzione, analizzando le nuove direzioni della musica dal vivo.

VH1 (canale 67 DTT), insieme a MTV Music (canale 704 di Sky), è media partner di Home Festival, scelto per il profilo internazionale e di grande qualità della line up. Home Festival e VH1 trasmetteranno online dal festival interviste e approfondimenti, e uno speciale sul festival verrà poi trasmesso sui canali musicali Viacom.

Anche Radio DEEJAY rinnova la media partner con Home Festival e gli ascoltatori di DEEJAY potranno vincere i biglietti per l’accesso al festival durante l’imperdibile appuntamento del premio fedeltà.

Per il terzo anno consecutivo Vevo, la piattaforma di video musicali leader a livello mondiale, è felice di supportare Home Festival e i suoi artisti lungo l'attesa di questi mesi tramite attività editoriali e playlist speciali su Vevo e sui suoi profili social.

Spotify, il servizio di musica in streaming più grande e di maggior successo al mondo, presente in 65 mercati, con più di 170 milioni di utenti attivi e che permette di accedere ad un catalogo di oltre 35 milioni di brani, sul quale per il terzo anno sarà possibile seguire il profilo ufficiale di Home Festival e ascoltare tutte le playlist dedicate all'evento.

I PATROCINI ISTITUZIONALI

I pilastri di Home Festival sono da sempre l’amore incondizionato per la musica, lo spirito di condivisione e la collaborazione con le realtà del territorio e di settore. I grandi eventi musicali live costituiscono un importante elemento di aggregazione in Europa e FIMI è molto lieta di dare il proprio patrocinio a questo festival che raduna coì tanti giovani da tutto il continente.

L’Home Festival peraltro offre un’immagine e una cifra perfettamente in linea con l’innovazione in corso nel settore musicale, dallo streaming ai social media, rilanciando la musica come grande protagonista dei consumi dei giovani. Considerando l’Home Festival una iniziativa importante e meritevole nel panorama della musica live, Assomusica è lieta di confermare la concessione del patrocinio.

Biglietti in vendita sui circuiti Ticketone e Mailticket

Ufficio Stampa Home Festival – press@homefestival.eu 

HOME FESTIVAL IN PILLOLE – La nona edizione di Home Festival si celebra a Treviso in zona ex Dogana da mercoledì 29 agosto a domenica 2 settembre 2018. Questi i numeri dei presenti nelle passate edizioni: 27.000 nel 2010, 55.000 nel 2011, 85.000 nel 2012, 107.000 nel 2013 (ultimo anno nel quale il festival è stato gratuito), 70.000 nel 2014 (ingresso 5 euro), 80.000 nel 2015 (ingresso 15 euro), 88.000 nel 2016 (ingresso 22 euro) come nel 2017;  ingressi simili lo scorso anno con una serata in meno. Home Festival è un evento che unisce la musica (sul main stage, tra gli altri, hanno suonato Editors, The Prodigy, Duran Duran, Martin Garrix, 2Cellos, Franz Ferdinand, Paul Kalkbrenner, The Libertines, Interpol, Subsonica, Elio e Le Storie Tese, Fedez, Piero Pelù, J-ax, Simple Plan e The Bloody Beetroots) ad arte e intrattenimento e che si sviluppa su un’area di circa centomila metri quadri dotata di camping e raggiungibile via treno, bus e aereo. Alcune fotografie dell’edizione 2017: circa duecento show tra live, dj set e presentazioni di libri e dibattiti culturali, ventimila metri quadri di strutture commerciali, venti punti di ristorazione, creazioni handmade e proposte da trenta associazioni diverse, area sport, mostre d’arte. Home Festival è l’unico esempio in Italia di Festival musicale divenuto punto di aggregazione culturale e scambio tra persone, un evento che genera indotto economico in molti settori e che è polo di attrazione turistica internazionale grazie alla vicinanza con Venezia.  Per informazioni e biglietti: www.homefestival.eu

Line Up finora annunciata

DAY1 Giovedì 30 agosto: Alt-J – White Lies – The Wombats – Django Django – Floating Points – Nic Cester & The Milano Elettrica – George Fitzgerald – Canova – Coma Cose – Selton – Lemandorle – Bruno Belissimo – Vettori

DAY2  Venerdì 31 agosto: The Prodigy – Incubus – Prozac+ – Mellow Mood – Roni Size feat Dynamite MC– Ministri – Jack Jaselli – Paolo Baldini

DAY3 Sabato 1 settembre: Carl Brave & Franco 126 – Frah Quintale

DAY4 Domenica 2 settembre: Caparezza – Francesca Michielin – Motta ­– Mr. Rain – Maria Antonietta – Joan Thiele – Eugenio in Via Di Gioia

 Ticket Allert

Biglietti disponibili su oppure presso

Ticketone e Mailticket

DAY1 Giovedì 30 agosto: 30 euro + 4,50 di diritti prevendita

DAY2  Venerdì 31 agosto: 30 euro + 4,50 di diritti prevendita

DAY3 Sabato 1 settembre: 30 euro + 4,50 di diritti prevendita

DAY4: SUNDAY FAMILY, Domenica 2 settembre: 30 euro + 4,50 di diritti prevendita

Abbonamento FULL Festival: 90 euro + 13,50 di diritti prevendita  

 

Canali Ufficiali

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Stay with us, Stay at Home

MUDIMBI vince il “PREMIO ASSOMUSICA 2018”

FESTIVAL DI SANREMO 2018

 

“PREMIO SPECIALE DAVID ZARD” AL DIRETTORE DI RAI1 ANGELO TEODOLI

MUDIMBI vince il “PREMIO ASSOMUSICA 2018”

 

A pochi giorni dalla scomparsa di David Zard, uno dei più grandi produttori e promoter di spettacoli dal vivo, Assomusica (Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo) ha voluto ricordarlo con il “Premio Speciale David Zard”.

Il riconoscimento è stato conferito, venerdì 9 febbraio presso la sala stampa del Festival di Sanremo, ad Angelo Teodoli, direttore di Rai1, per la promozione della musica popolare sulle rete nazionale.

David Zard è stato il più grande precursore degli spettacoli dal vivo in Italia (tra le ultime grandi produzioni, il musical “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo”, prodotto con il figlio Clemente, che tornerà in scena il prossimo 14 febbraio da Milano per un lungo tour) e un maestro per gli operatori del settore, un importante comunicatore capace di “creare ponti” con i media, così la scelta di assegnarlo al direttore Teodoli, da sempre attento e pronto a promuovere i grandi live show attraverso il medium per eccellenza, la TV.

“Il Festival di Sanremo è un appuntamento unico - ha commentato Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica - In questo contesto tutte le categorie del settore collaborano per la riuscita della manifestazione, per cui viva i giovani e viva la creatività! Il Festival di Sanremo, ma anche Rai1, ha dato molta attenzione alle nuove generazioni, ottenendo ottimi risultati per quanto riguarda la musica. Un chiaro esempio ci è dato da Sanremo Young che dimostra che ci sono presupposti per far progredire il settore. Di qui l’idea di consegnare un riconoscimento ai media, il “Premio Speciale David Zard”, dedicato ad un vero e proprio padre per chi lavora in questo ambiente”.

Nella stessa occasione è stato conferito a Mudimbi il “Premio Assomusica 2018”. Il riconoscimento premia l’originalità e la capacità di saper emozionare mostrata da Mudimbi nel corso dell’esibizione dal vivo con il brano Il mago sul palco dell’Ariston, tra gli otto giovani in gara al 68° Festival della Canzone Italiana. Mudimbi succede ad artisti premiati a Sanremo nel corso delle precedenti edizioni: Chiara Dello Iacovo, Kutso, Rocco Hunt, Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Guazzone e Il Cile, che si sono aggiudicati il Premio nelle precedenti edizioni.

Torna il Record Store Day, una festa per «investire» sul disco in vinile

C’è stato un tempo in cui la musica aveva solo e soltanto forma fisica. E piuttosto ingombrante, quanto può esserlo un cerchio di vinile nero avvolto nel cartone patinato. Non la riproducevi in streaming, non la scaricavi, al contrario: la «caricavi» sotto braccio, con l’ansia tipicamente giovanile di chi pretende a tutti i costi di condividere le proprie passioni con il mondo.

Parliamo del tempo glorioso dei cari, vecchi negozi di dischi, quei sottoscala polverosi nei quali le agguerrite tribù degli «audiofili» almeno una volta a settimana si recavano con scrupolosa devozione, manco si trattasse di andare a messa. Un universo che agli inizi del nuovo millennio sembrava in declino, almeno dopo i colpi mortali infertigli dall’incombere sul mercato delle grandi catene della distribuzione audio-video e soprattutto dall’avvento dell’era del libero download. Curioso a dirsi: oggi, in epoca di piena dematerializzazione della musica, con lo streaming che diventa il segmento trainante della musica e Spotify quotata in Borsa, il vinile è tornato. Rappresenta una nicchia di mercato, ma comunque una nicchia in crescita.

Una «festa» lunga 11 anni
È questo lo spirito che, sabato 21 aprile, nei negozi indipendenti sparsi in giro per il mondo animerà l’11esima edizione del Record Store Day, giornata mondiale di orgoglio del disco in vinile. Il format ideato negli Usa ormai è noto: le case discografiche distribuiscono, solo negli storici esercizi specializzati che aderiscono, edizioni limitate di singoli, Lp ed Ep contenenti qualche inedito di questo o quell’artista. Il tutto rigorosamente su supporto in vinile. Della serie: voi portate a casa una rarità del vostro artista preferito, noi facciamo un po’ di grana a sostegno della «causa». Si sa che, quando tratti con i fan, la leva giusta da muovere è quella del feticismo.

Dai Led Zeppelin agli U2
Anche quest’anno ce n’è per tutti i gusti: dal singolo 7 pollici dei Led Zeppelin Friends/Rock and roll al 12 pollici di Let’s dance di David Bowie, dalla ristampa in 3.500 copie di Their Satanic Majesties Request dei Rolling Stones al picture disc in 5mila copie di Lights of Home, estratto dall’ultima fatica discografica degli U2. Se poi vi garba qualcosa di più spinto, occhio al doppio a-side The Weight of History/Only Once Away My Son, nato dalla collaborazione tra Brian Eno e il chitarrista dei My Bloody Valentine Kevin Shields.

Una «nicchia» che continua a crescere
Ma quanto pesa realmente il vinile? In Italia, in termini assoluti, siamo a quota 13,4 milioni, ossia il 10% del mercato complessivo della musica incisa. La cifra non vi sembra esorbitante? Tenete conto che tra il 2016 e il 2017 l’incremento dei ricavi è stato del 46,7 per cento. E che rispetto al 2012, l’anno in cui il disco in vinile si è rimesso in moto, il balzo in avanti è stato addirittura il 579,3 per cento. Non c’è che dire: il segmento è letteralmente rinato. «La cosa interessante - sottolinea Enzo Mazza, presidente di Fimi, l’associazione confindustriale che riunisce le major - sta nel falto che il vinile non è più un fenomeno che riguarda il solo pubblico adult. Ci sono molti giovani, molti nativi digitali che ne sono incuriositi, iniziano a preferirlo e adesso cominciano a comprarlo. E per un motivo molto semplice: il vinile ti conduce oltre la semplice fruizione della musica. Col vinile è come se ti portassi a casa un pezzo del tuo artista preferito».

E allora non vi resta altro da fare che scegliere il posto adatto per festeggiare il «vostro» Record Store Day. A Milano, per esempio, in zona Sant’Ambrogio i Distratti, Tommaso Toma e Billboard presentano una giornata con dj set (gli ospiti saranno invitati a portare e suonare i loro 45 giri della vita), live, proiezioni di film, un mercatino dell’usato e un’anteprima esclusiva della mostra sul decennio ’68/’78 «Gioia e Rivoluzione» in programma dal 3 al 27 maggio allo Spazio Oberdan. A Roma nei due negozi di Radiation sarà disponibile il 45 giri picture disc di Good Rockin’ Tonight di Lemmy Kilmister & Johnny Ramone, mentre il synth punk dal vivo degli Holiday Inn riscalderà il nuovo punto vendita al Pigneto. Da Rubber Soul a Torino risuona l’acid rock degli Effervescent Elephants, con la ristampa in edizione limitata dell’album Something To Say, mentre a Salerno, da Disclan, va di scena la Compagnia Daltrocanto con l’esec

Quando passione e fortuna fanno la differenza
Amici vinilmaniaci, rompete il salvadanaio. E chissà che il Record Store Day 2018 non vi regali un investimento imprevisto quanto memorabile. Perché i dischi, come dice Giuseppe Verrini, uno tra i più grandi collezionisti italiani di vinile con a casa qualcosa come 75mila titoli, «quando escono costano tutti uguale, poi il tempo stabilisce quali sono i pezzi che valgono, sulla base di innumerevoli variabili. Perciò l’unico consiglio che si può dare a un appassionato è molto semplice: ascolta la musica che ti piace». La fortuna potrebbe fare il resto.uzione dell’album Di terra, di mare e di stelle. Danex a Firenze presenta in anteprima la ristampa targata Archeo di Viaggio Tribale di Toni Esposito, mentre a Gallarate (Varese) nella roccaforte di Carù si alternano The Rad Trads, Andrea Parodi, Radoslav Lorkovic e Paul Henriksen.

IQ MAGAZINE: Le onde cerebrali di chi ascolta musica si sincronizzano meglio durante un concerto


Sulla scia di recenti ricerche dal Regno Unito che hanno rivelato che andare ai concerti fa meglio delo yoga, gli scienziati in Canada hanno scoperto quando le persone partecipano a uno spettacolo dal vivo e ascoltano la musica in gruppo, le loro onde cerebrali si sincronizzano o trascinano - un legame che indica che ogni individuo sta vivendo un momento migliore come parte di un collettivo.
I risultati ci ricordano che gli esseri umani sono creature sociali, afferma la neuroscienziata Jessica Grahn, professoressa al Brain and Mind Institute della McMaster University di Hamilton, Ontario, che ha co-diretto lo studio.
Utilizzando la sala da concerto LIVELab di McMaster, il team di ricerca del Dr. Grahn ha analizzato 24 partecipanti nel pubblico di un concertop live, misurando simultaneamente i dati del loro brainwave e catturando anche il modo in cui le persone si muovono sia sulla musica live che su quella registrata.
"Abbiamo pensato che sarebbe stato utile utilizzare LIVELab per guardare le persone che ascoltano musica dal vivo e musica registrata e osservare come è influenzato il legame sociale e come viene influenzata la nostra sincronia cerebrale", spiega.
I ricercatori hanno raccolto dati sull'elettroencefalografia (EEG) dai partecipanti e hanno esaminato quanto bene fossero sincronizzate le loro onde cerebrali.
scoprendo che nella condizione di musica dal vivo, si ottiene una maggiore sincronia tra i membri del pubblico rispetto a quanto si ascolta musica registrata.
 

Leggi l'articolo completo su: IQ Magazine

Science says gig-going can help you live longer and increases wellbeing

 

THE CONTENT
Fortnightly gig attendance could extend life expectancy by NINE years
• Wellbeing increased by 21% from just 20 minutes of gig-time, compared to just 10% for yoga and only 7% for dog-walking
• O2 commissioned scientific study reveals the power of live music on the human body and mind
Attending a live music gig once a fortnight could have life expectancy rocketing by nine years due to its power to positively impact wellbeing, new scientific research reveals.
The scientific study by O2 and Patrick Fagan, expert in behavioural science and Associate Lecturer at Goldsmith’s University, reveals there is an alternative cure for those struggling to find their Mr. Brightside, and it can be found at your local music venue –  with just 20 minutes of gig-time resulting in a significant 21% increase in feelings of wellbeing. Added to this, additional scholarly research directly links high levels of wellbeing with a lifespan increase of nine years pointing to a direct link between gig-going and longevity.

The findings come off the back of bespoke psychometric and heart-rate tests at a range of wellbeing activities – including gig-going, yoga and dog walking. The gig experience increased participants feelings of wellbeing by 21% – with key markers across the happiness spectrum showing increases, including feelings of self-worth (+25%) and closeness to others (+25%) whilst mental stimulation climbed by an impressive 75%.
Accompanying research showed a positive correlation between regularity of gig attendance and wellbeing. Those who attend live concerts once a fortnight and more were the most likely to score their happiness, contentment, productivity and self-esteem at the highest level (10/10), suggesting that regularly experiencing live music is the key to building a long-standing improvement to wellbeing.
Nina Bibby CMO at O2 said:
“We all know just how good it is seeing your favourite band or artist live, but now we have the proof. Life doesn’t come with catch up and through Priority Tickets, O2 customers have access to over 5,000 live shows in more than 350 venues across the UK every year.”
Those looking for a quick-fix however should not look to just listen to music in private, with over two thirds (67%) of Brits surveyed saying experiencing live music makes them feel happier than simply listening to music at home – showcasing that the shared experience, which performed so strongly in the research, is key to increasing wellbeing.
Patrick Fagan, Expert in Behavioural Science and Associate Lecturer at Goldsmith’s University, said:
“Our research showcases the profound impact gigs have on feelings of health, happiness and wellbeing – with fortnightly or regular attendance being the key. Combining all of our findings with O2’s research, we arrive at a prescription of a gig a fortnight which could pave the way for almost a decade more years of life.”
About O2 and live music:
• The O2 is the world’s most popular music and entertainment venue
• The O2 has welcomed over 60 million visitors and sold 20 million tickets since opening in 2007
• O2 has 19 O2 Academy venues in 13 cities across the UK
• To date, 25 million people have been through the doors of an O2 Academy venue
• O2 customers have access to tickets to over 5,000 shows in over 350 venues across the UK each year via Priority Tickets
To find the nearest gigs and get that much needed life-span boost, visit here.

ANDARE AI CONCERTIO ALLUNGA LA VITA

Che andare ai concerti sia una bellissima esperienza non è certo un mistero, ma ora uno studio rivela che può anche allungarci la vita: così afferma Patrick Fagan, docente associato della Goldsmith’s University specializzato in scienza comportamentale, che ha condotto la ricerca commissionata da O2. In base ai dati raccolti, assistere a un concerto per venti minuti aumenta il benessere del 21%, e un precedente studio afferma che alti livelli di benessere possono allungare la vita di nove anni. Ai partecipanti sono stati forniti test psicometrici personalizzati e test di frequenza cardiaca, registrando un aumento dei sentimenti di autostima (25%), vicinanza agli altri (25%) e stimolazione mentale (75%) mentre assistevano a un concerto. Lo studio ha inoltre dimostrato che chi va ai concerti almeno una volta ogni due settimane, avrà più probabilmente felicità, appagamento, produttività e autostima ai massimi livelli.

Patrick Fagan ha così commentato i risultati: “La nostra ricerca ha mostrato il profondo impatto dei concerti sulla salute, la felicità e il benessere, e la chiave è nel farlo una volta ogni due settimane o con frequenza regolare. Combinando i nostri dati con la ricerca di O2, arriviamo al consiglio di un concerto ogni due settimane per aprire la strada a quasi dieci anni di vita in più”.

FONTE ROCKOL.IT

ASSOMUSICA LANCIA LA NIMPE CALL PER I MANAGER DEGLI ARTISTI DEL DOMANI

Gli artisti selezionati si esibiranno al

LINECHECK Music Meeting and Festival

durante la Milano Music Week 

 

Assomusica, l’associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal vivo, ovvero l’ente più rappresentativo delle imprese di musica dal vivo, lancia il bando di NIMPE: un’occasione unica per manager di band emergenti e artisti che vogliano accrescere le proprie conoscenze imprenditoriali e lanciarsi alla conquista di nuovi mercati internazionali.

Sono aperte le iscrizioni gratuite, con scadenza 29 aprile 2018, per questa importante opportunità di professionalizzazione offerta a: 

  • “music manager”, ovvero a professionisti o semi-professionisti che gestiscono progetti musicali (band o dj);
  • artisti che si auto-gestiscono, come spesso accade tra i talenti emergenti.

L’approccio manageriale è fondamentale per lo sviluppo di ogni progetto musicale che voglia crescere, magari a livello internazionale, e la consapevolezza di diritti e doveri dell’artista, la visione strategica per una giusta strategia di comunicazione e la conoscenza approfondita del mercato valgono tanto quanto la qualità artistica di un progetto.

L’opportunità, gratuita ed aperta ad ogni genere musicale, è offerta dal PROGETTO NIMPE - co-finanziato dalla Unione Europea attraverso il programma Creative Europe - lanciato nel 2017 sotto la guida di Assomusica e la partecipazione di cinque partner europei: Swinging Europe per la Danimarca, Skuc per la Slovenia, M.E.S.O. per la Grecia, Roots Music per il Regno Unito e Technopole per la Francia.

Dopo la creazione di una rete internazionale che riunisce oggi i rappresentanti della filiera dell’industria musicale dei cinque Paesi coinvolti, NIMPE inizia con questa call una fase di sperimentazione di un modello innovativo di residenza e formazione.

L’iniziativa è stostenuta da LINECHECK Music Meeting and FestivalMMF (Music Managers Forum Italy) e Musicraiser (piattaforma di crowfunding per i progetti musicali).

 

Come iscriversi

Il primo passaggio da compiere è l’iscrizione, gratuita, sul sito nimpe.eu: la rete NIMPE offrirà a tutti i manager un’opportunità di formazione e confronto con professionisti affermati a livello nazionale attraverso una giornata di workshop che sarà possibile seguire gratuitamente anche in rete.

In una seconda fase il comitato internazionale di esperti selezionerà tra tutti gli iscritti a livello internazionale 15 manager - 3 per ciascun Paese -  che potranno partecipare con la band da loro rappresentata alla prima NIMPE MUSIC FACTORY.

In tre giorni di residenza e formazione si acquisiranno nuove competenze utili ad un percorso di internazionalizzazione fondamentale per lo sviluppo, oggi, di qualunque progetto musicale.

Le performance delle band saranno parte integrante del programma di Linecheck Music Meeting and Festival, la più importante piattaforma professionale per la musica in Italia e tra le più rilevanti su scala europea in programma durante la seconda edizione della Milano Music Week tra il 22 ed il 25 Novembre 2018.

 

 

Daniele Mignardi Promopressagency per Assomusica

info@danielemignardi.it - Tel. 06.32651758

RINNOVATI GLI ORGANI SOCIALI DELL'A.F.I.

Abbiamo il piacere di comunicare che ieri 19 Marzo, si sono svolte, le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali dell’A.F.I.. L’Assemblea, ha visto un’ampia partecipazione della base Associativa, che si è espressa attraverso l’84% degli aventi diritto al voto.

 

Di seguito, l’elenco dei nuovi eletti:

 

PRESIDENTE- Sergio Cerruti

 

VICE PRESIDENTI – Gianni Di Sario e Suor Livia Sabatti

 

CONSIGLIO GENERALE: Claudio Donato, Pasquale Lacquaniti, Pasquale Mammaro, Danilo Mancuso, Paola Palma, Michele Schembri, Paolo Zunino

 

PROBIVIRI: Luigi Barion, Angelo La Bionda, Ernesto Migliacci, Nazzareno Nazziconi, Otis Paterlini, Alfred Tisocco

 

ORGANO DI SORVEGLIANZA: Giampiero De Paolis, Cristina Flaim, Michele Ragni

 

Il neo Presidente eletto, esprime grande soddisfazione per l’affluenza al voto, momento di massima espressione della democrazia associativa, e sottolinea, il ritrovato spirito d’unione del quale è espressione, auspicando di raggiungere quanto prima gli ambiziosi obiettivi prefissati “….. “.

 

Ufficio Stampa

 

A.F.I - Associazione dei Fonografici Italiani

Via Vittor Pisani, 6 - 20124 Milano

  1. +39 02 669.62.63 - F. +39 02 670.50.59

ufficiostampa@afi.mi.it  - www.afi.mi.it

 

Il federalismo culturale e il modello tedesco

Nei giorni scorsi è stata firmata a Palazzo Chigi la pre-intesa sull'autonomia differenziata tra il governo e le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che prevede «forme e condizioni particolari di autonomia» che le Regioni assumono come previsto dall'articolo 116, comma terzo, della Costituzione. Come ha ricordato il governatore del Veneto Luca Zaffa «Cinque tavoli sono già aperti con le risultanze per sanità, istruzione, ambiente, lavoro e rapporti con l'Europa ma bisogna aprirne altri 18 e poi chiudere l'intesa». La prospettiva federativa è positiva e tutti ci auguriamo che il percorso proceda spedito verso la meta. Uno dei tavoli in divenire, infatti, dovrà essere quello del punto 18 dell'articolo u7, comma 3: «valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali». Ma andiamo con ordine.

Mettiamo sul tavolo un altro argomento: il sistema federativo dello spettacolo e della cultura in Germania. Spesso, anche recentemente, lo si cita nei suoi contenuti di spesa ma senza conoscerne il funzionamento. L'assetto tedesco, da un punto di vista strutturale, legislativo e costituzionale, è senza dubbio il miglior esempio di O L'editoriale Il federalismo culturale e il modello tedesco II modello tedesco CULTURA, LA STRADA FEDERALISTA politiche improntate al criterio del federalismo culturale e al decentramento delle competenze, strutturate secondo tre livelli amministrativi: il governo federale (Bund), i suoi 16 Stati autonomi (Länder), le numerose amministrazioni municipali (Gemeinden, u.o54 al 1 gennaio 2017). Il sistema politico-culturale tedesco si colloca quindi all'estremo opposto rispetto al modello italiano, nel quale il nostro Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (Mibact), grazie ad un massiccio accentramento delle competenze decisionali, implementa in modo diretto i propri indirizzi culturali. Anche la Germania si è dotata di un apposito articolo nella loro Costituzione a supporto dell'arte e della cultura. E l'articolo 5 terzo comma nei «Diritti fondamentali» (19 articoli) così come nella nostra Costituzione all'articolo 9 nei «Principi fondamentali« (12 articoli).

In Germania la cultura è un compito primario delle Regioni (die Kultur vorrangig eine Aufgabe der Länder). Le risorse finanziarie per la cultura sono quindi a carico per una metà delle Regioni (Länder) e per l'altra delle municipalità (Gemeinden). La Confederazione (Der Bund) contribuisce al finanziamento della cultura con un intervento minimo. Nel complesso, l'intervento del settore pubblico per i teatri e le orchestre nel 2016 è stato di 2,43 miliardi di euro. Ciò equivale a circa lo 0,2 96 della spesa totale del governo federale, statale e locale. In Italia, il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) è di circa 406 milioni (ora è stato aumentato), compreso cinema e attività circensi. Va subito chiarito che in Germania gli oltre 2 miliardi contribuisco al sostentamento di una quantità enorme di realtà: 214 teatri a finanziamento pubblico, 221 teatri privati, 13o orchestre, 77 festival, 150 teatri senza un ensemble e loo «Gastspiel Bühnen» realtà teatrali senza una sede, viaggianti (dati Theaterstatistik).

In Italia la cosa è ben diversa 14 Fondazioni liricosinfoniche, 29 teatri di tradizione, 13 orchestre (ICO), circa Zoo associazioni o società musicali, circa 4o strutture liriche e tutta una serie di altre realtà riconducibili alle gestioni dell'AGIS e di altre strutture. A tutto questo poi, per quanto riguarda l'Italia, vanno aggiunti gli apporti economici delle Regioni, delle Provincie, dei Comuni e dei privati. Urge, pertanto, che il nuovo governo che a breve si insedierà metta mano sia ai decreti attuativi per la Legge 7 agosto 2016, n. 16o sia anche per la Legge 22 novembre 2o17, n. 175 il cosiddetto «Codice dello spettacolo». Ci attendiamo coraggiose innovazioni, magari demandando alle Regioni gestione e coordinamento. In Germania la filosofia che regola il grande esborso di denaro pubblico verso lo spettacolo e la cultura viene chiamato «sogenannte Umwegrentabilität» (redditività indiretta): il denaro pubblico, frutto del versamento delle tasse, ritorna al pubblico sotto forma di attività. Restando nella sola lirica, il confronto tra i due Paesi è devastante: in Germania (8o milioni di abitanti) è di 6795 recite, mentre in Italia (6o milioni di abitanti) è di 1393. Ricordiamoci, altresì, che il pubblico che frequenta la lirica in Italia è, compresi i turisti stranieri, 2.192.308 (dato Siae 2017). Ergo: 58 milioni di italiani non entrano nei teatri ma pagano le tasse per permettere ai «pochi» citati di godere di una loro esigenza estetico culturale. Tutto bene, ovviamente, questa è la democrazia ma un certo rispetto e oculatezza per il denaro pubblico sarebbe opportuno che venisse meglio regolamentato. ***

ASSOMUSICA PARTNER DELLA FESTA MUSICA 2018

ASSOMUSICA PARTNER DELLA FESTA MUSICA 2018

Incontro programmatico con i rappresentanti europei - Palermo 9 e 10 Marzo 2018

 

Assomusica (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) è tra i promotori – insieme a MIBACT, AIPFM CAFIM e MEI - dell’edizione 2018 della Festa della Musica, che si terrà il prossimo 21 giugno: un importante evento di valorizzazione della ricchezza socio – culturale del settore, che si apre alla diffusione e allo sviluppo internazionale attraverso la creazione di una rete europea.

A tal fine, lo scorso 9 e 10 marzo, è stato organizzato a Palermo, alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando, il primo incontro programmatico tra tutti i partner, che ha coinvolto anche otto paesi Europei (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria).

Hanno partecipato per l’Italia: Silvia Costa, Europarlamentare Membro della Commissione per la cultura e l'istruzione; Paolo Masini, MiBACT; Marco Staccioli, AIPFM; Paolo Varriale, Assomusica; Claudio Formisano, CAFIM; Giuseppe Marasco, MEI.

Questo appuntamento ha sancito la ripresa del dialogo e della collaborazione con i partners internazionali e ha posto le basi per una nuova e fattiva collaborazione. Tra gli altri un obiettivo è anche quello di avviare azioni e progetti comuni, scambi artistici e di buone pratiche che consentano di preparare strategie per accedere ai nuovi programmi della Commissione Europea “Music Moves Europe”.

Con grande entusiasmo, tutti i soggetti coinvolti hanno convenuto sulla necessità di dare nuovo impulso alla rete e hanno condiviso le seguenti decisioni

  • Riattivazione dell’Associazione europea della Fête de la Musique creata a Bruxelles nel 1995 e da anni non più attiva;
  • Redazione della Carta di Palermo, il nuovo protocollo d’accordo dei membri dell’associazione, che definisca le condizioni di adesione e ne consenta l’apertura a nuovi partners europei;
  • Creazione di un nuovo logo comune che permetta di identificare l’evento Festa della Musica in tutti paesi con la possibilità di declinazione nelle diverse lingue;
  • Attivazione dei social networks, definizioni di hashtags comuni, che consentano di censire il pubblico europeo dell’evento Festa della Musica;
  • Creazione di supporti di comunicazione europei, sito web, depliant etc. che integrino eventi e fatti significativi nei diversi paesi, e i dati europei di audience della Festa della Musica;
  • Attivazione delle collaborazioni artistiche per la prossima edizione della Festa della Musica del 21 giugno 2018: scambi artistici, organizzazione di un flashmob europeo a Bruxelles, realizzazione di uno spettacolo tipo “Inno alla Gioia” contemporaneamente in tutti i paesi;
  • Verifica della possibilità di realizzare un concerto il 21 giugno a Bruxelles nei pressi del Parlamento Europeo.
  • Diffusione di informazioni e coinvolgimento della rete europea Elma, di cui Assomusica è capofila, per la massima diffusione a livello europeo delle attività della rete Festa della Musica.

 La Festa della Musica si arricchisce, dunque, aprendosi al contesto europeo, anche attraverso il fattivo contributo e l’esperienza di Assomusica, che da anni opera con referenti internazionali del settore e rappresenta un interlocutore accreditato presso le istituzioni europee.

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