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Soldi alla musica, l’armonia impossibile

Il decreto del ministero spacca il mondo della “classica”. E scendono in campo gli artisti

09/08/2015

Venerdì scorso, La Stampa ha dato voce alle opinioni critiche di artisti e istituzioni che si sentono penalizzati dalle decisioni prese dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali riguardo l’assegnazione dei contributi al mondo della musica, del teatro e della danza. Ieri, ha ospitato l’intervento di Salvatore Nastasi, direttore generale dello Spettacolo al ministero, che ha invece difeso sia i parametri del nuovo decreto che disciplina la normativa, sia le scelte operate. Ne è nato un dibattito acceso, a conferma del grande interesse sollevato da questioni che coinvolgono il lavoro e il futuro di centinaia di migliaia di artisti e tecnici. Oggi, ascoltiamo le voci di Salvatore Accardo, grandissimo violinista e oggi anche insegnante, e di Carlo Fontana, già sovrintendente del Teatro alla Scala e senatore, oggi presidente dell’Agis, l’associazione che rappresenta tutte le attività di spettacolo italiane.

Fonte: La Stampa

 

Ultima modifica ilMercoledì, 12 Agosto 2015 11:17