Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 194
A+ A A-

In Ontario, Canada, i ticket bot saranno presto illegali

I ticket bot, programmi automatici per permettere di acquistare biglietti online, che aggirano molte disposizioni dei rivenditori primari, saranno presto illegali in Ontario.

La provincia canadese si è portata avanti in un dibattito che, in questi giorni, è primario in molte nazioni e allo studio dell'Antitrust italiana.

La proposta di legge in Canada sarà affrontata anche con gruppi di consumatori, dirigenti in campo musicale e rappresentanti politici di altri territori.

La stessa Assomusica ha pubblicato giorni fa una proposta per il governo italiano.

AT&T acquisisce Time Warner, si uniscono due giganti nel campo dell'intrattenimento

 

At&T, il gigante delle telecomunicazioni, ha pronto un accordo da 85.4 miliardi di dollari per acquisire Time Warner, altrettanto gigante nel campo dei media. L'accoppiata diventerebbe così uno dei più grandi attori nel panorama dell'intrattenimento.

Servizi come Direct-TV, internet ad Alta velocità e wireless si unirebbero all'offerta di film, tv e digitale di Warner Bros, HBO e Turner. Sarà un'unione, quindi, confermano i dirigenti di entrambe le realtà, capace di dare una spinta estrema a entrambe.

Brian May rinuncia al tour per problemi di salute

Brian May ha dovuto rinunciare a undici date del suo tour a causa di problemi di salute: il chitarrista dei Queen ha parlato di una "malattia persistente" che sta distruggendo la sua "energia e voglia di fare".

May ha specificato che "odia dover deludere i fan" ma i medici lo hanno avvertito che esibirsi potrebbe peggiorare il suo problema attuale. "Devo evitare di andare in tour e prendermi del tempo per guarire piuttosto che rischiare di cedere sul palco".

Parte degli show avrebbe dovuto tenersi con la cantante Kerry Ellis, che ha rilasciato una dichiarazione secondo cui il tour sarà ripreso l'anno prossimo.

La Nuova Ferrara: "La crisi del mondo musicale si combatte abbassando l’Iva"

Michele Maisano, popolare popolare artista nato a Vigevano celebre negli anni ’60 ma ancora in auge nel mondo della musica liscio, ha fondato da alcuni anni il . Sos, Sindacato operatori spettacolo. E proprio lui nel settembre 2012 aveva pronosticato un futuro buio per la musica dal vivo: «Fra cinque anni - aveva dichiarato - non ci saranno più musicisti, si sta disperdendo un patrimonio culturale spaventoso e dire che all’inizio degli anni Sessanta eravamo il primo paese del mondo nella musica». Lo abbiamo ricontattato per chiedergli se davvero il panorama sia così sconsolante come sembra o se, invece, la realtà è diversa. 

Maisano, cinque anni fa aveva detto che non ci sarebbero più stati musicisti. Il tempo stringe, com’è la situazione?

«Da allora siamo andati sempre peggio. L’unica maniera per rilanciare il settore è defiscalizzare la musica e gli spettacoli dal vivo. Bisogna fare come in Germania e portare l’IVA per chi fa musica dal vivo al 4%. I gestori dei locali e gli organizzatori così risparmierebbero il 18% e potrebbero investire su eventi, serate, concerti; tutti live». 

Cambierebbero le cose?

«Come no! Da così a così! Intanto si rimetterebbe in moto un mestiere che ormai sta scomparendo e in più, si darebbe una risposta concreta al problema della disoccupazione e dell’evasione fiscale». 

Come?

«Abbassando l’Iva non ci sarebbe più motivo di evadere e si pagherebbero i contributi; tutti si svolgerebbe secondo le regole. Il governo avrebbe un grande vantaggio perché emergerebbe tutto il nero. Anche noi musicisti abbiamo una dignità e abbiamo diritto a un futuro pensionistico. Sono sicuro che ci sarebbe un incremento di 80 se non 100mila posti di lavoro».

Quindi la risposta sono le agevolazioni fiscali.

«Sì ma solo a chi davvero suona dal vivo, perché ci sono anche tanti che vanno in giro a fare playback. Gli aiuti fiscali ci devono essere perché quella che si sostiene è una spesa culturale».

Ma quindi è un problema prettamente economico?

«No, assolutamente. Anche culturale. Bisogna rieducare le persone alla musica, alla musica dal vivo e bisogna farlo dal basso perché è da lì che partono le rivoluzioni. Siamo diventati importatori di musica anglosassone e latina, dobbiamo ricominciare a produrre, a essere noi i protagonisti».

Rockol: Concerti e secondary ticketing, in campo anche Assomusica: 'Serve una normativa per oscurare i siti che non rispettano le leggi'

A poche ore dalle dichiarazioni dell'ad e fondatore di TicketBis, intervenuto nel dibattito circa il secondary ticketing scatenato prima dal sold out sospettosamente istantaneo dei biglietti per le due date dei Coldplay a Milano dei prossimi 3 e 4 luglio e poi dall'istruttoria dell'Antitrust italiana annunciata lo scorso martedì, 18 ottobre, anche l'associazione di categoria degli impresari musicali italiani ha voluto prendere una posizione ufficiale: in un comunicato diratamato nel pomeriggio di oggi, giovedì 20 ottobre, Assomusica ha voluto ribadire "la propria contrarietà a qualsiasi attività non autorizzata di rivendita di titoli di accesso per i concerti".

L'associazione guidata da Vincenzo Spera "sollecita le Autorità di Vigilanza ad attivarsi per impedire qualsiasi forma di speculazione a danno dei consumatori e degli Autori, anche tramite accurati controlli, affinché i biglietti degli spettacoli vengano venduti solo e soltanto da chi è titolato ed autorizzato a farlo: organizzatori; ticket company autorizzate dagli organizzatori; soggetti terzi all’uopo autorizzati, la cui ragione sociale e/o la partita Iva figurino obbligatoriamente sui biglietti stessi". 

"Si rende urgente, pertanto, una normativa che possa consentire anche l'oscuramento di quei siti Web che non rispettano le leggi in materia", si legge nella nota di Assomusica, che si conclude così: "E' ferma convinzione della nostra associazione che siano necessari urgenti provvedimenti legislativi che disciplinino le specifiche peculiarità di settori in continua evoluzione e di grande impatto socio-economico. Per questo motivo, l'azione di Assomusica continua con maggiore impegno, non solo presso le Istituzioni Italiane ma anche, con gli altri partner, a livello internazionale. Il problema è sentito, infatti, in tutti i Paesi europei (Francia e Germania, in primis) e non può prescindere da una regolamentazione comunitaria. Solo la cooperazione e le opportune sinergie con altri soggetti, Istituzionali e non, possono consentirci i risultati auspicati".

Billboard sceglie i 40 manager di domani fra gli under 40

Sono 40 i top player scelti da Billboard fra gli under 40, che sono destinati secondo il sito a rivoluzionare il mondo della musica. Ha solo 27 anni, per esempio, Sophie Ash, project manager che si è occupata per Beyonce sia del lancio di Lemonade, che ha venduto 1.7 milioni di copie, sia del tour Formation, da 256 milioni di dollari in biglietti.

Will Bloomfield, 37 anni, è invece comanager sia degli One Direction che di 5 Seconds of Summer, e il 30enne JP Evangelista ha contribuito al lancio di Dangerous Woman di Ariana Grande.

Sono loro, fra i tanti colleghi, commenta Billboard, ad aiutare le star di oggi a scalare le classifiche, riempire i palazzetti e, in generale, a diventare superstar.

In corso il Premio Tenco, alla 40esima edizione

Il Premio Tenco è arrivato alla quarantesima edizione. In corso fino al 22 ottobre all’Ariston di Sanremo, la rassegna della canzone d’autore ha quest’anno assegnato una targa a Niccolò Fabi per il miglior disco 2016, Una somma di piccole cose.

A vincere il premio alla carriera sono invece stati Otello Profazio e Sergio Staino, insieme al californiano Stan Ridgway.

È stata assegnata la Targa Tenco anche alla canzone Bomba intelligente, scritta e incisa da Francesco Di Giacomo, insieme al coautore Paolo Sentinelli, interpretata durante la serata da Andrea Satta.

Sole 24 Ore: Bagarinaggio 2.0, Assomusica invoca una legge: «Oscurate i siti di secondary ticketing»

Dopo il ricorso d'urgenza presentato in Tribunale da Siae e l'indagine aperta dall'Antitrust nei confronti di Ticketone e di quattro siti del cosiddetto «mercato secondario», sul caso secondary ticketing si pronuncia direttamente Assomusica, l'associazione che riunisce i principali organizzatori italiani di concerti.

In una nota appena varata dal consiglio direttivo presieduto da Vincenzo Spera, l'ente arriva ad auspicare addirittura una legge per oscurare i siti che, utilizzando bot, mandano immediatamente sold out le date degli eventi live, per poi rivendere ai fan i tagliandi di accesso a prezzi maggiorati. Ultimo clamoroso caso, quello dei Coldplay a San Siro il 3 e il 4 luglio 2017. Clamorosa, in un certo senso, si può definire anche la presa di posizione dell'associazione di categoria, se si considera che nel settore i punti di vista sul tema sono sempre stati molteplici, da quelli più intransigenti (no al mercato secondario che è bagarinaggio online) a quelli più «liberisti» (sì alla rivendita se la legge lo consente).

Lo statement diffuso oggi è netto: «Assomusica ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi attività non autorizzata di rivendita di titoli di accesso per i concerti. Sollecita, dunque, le autorità di vigilanza ad attivarsi per impedire qualsiasi forma di speculazione a danno dei consumatori e degli autori, anche tramite accurati controlli, affinché i biglietti degli spettacoli vengano venduti solo e soltanto da chi è titolato ed autorizzato a farlo: organizzatori; ticket company autorizzate dagli organizzatori; soggetti terzi all'uopo autorizzati, la cui ragione sociale e/o la partita Iva figurino obbligatoriamente sui biglietti stessi. Invita altresì il pubblico ad acquistare i biglietti attraverso i circuiti ufficiali, diffidando da chi volontariamente froda Stato, spettatori e musica. Si rende urgente, pertanto, una normativa che possa consentire anche l'oscuramento di quei siti web che non rispettano le leggi in materia.

È ferma convinzione della nostra Associazione – prosegue la nota - che siano necessari urgenti provvedimenti legislativi che disciplinino le specifiche peculiarità di settori in continua evoluzione e di grande impatto socio-economico. Per questo motivo, l'azione di Assomusica continua con maggiore impegno, non solo presso le istituzioni italiane ma anche con gli altri partner, a livello internazionale. Il problema è sentito, infatti, in tutti i Paesi europei (Francia e Germania, in primis) e non può prescindere da una regolamentazione comunitaria. Solo la cooperazione – conclude il testo - e le opportune sinergie con altri soggetti, istituzionali e non, possono consentirci i risultati auspicati».

Ticket concerti, Assomusica a tutela del pubblico

ASSOMUSICA ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi attività non autorizzata di rivendita di titoli di accesso per i concerti.

Sollecita, dunque, le Autorità di Vigilanza ad attivarsi per impedire qualsiasi forma di speculazione a danno dei consumatori e degli Autori, anche tramite accurati controlli, affinché i biglietti degli spettacoli vengano venduti solo e soltanto da chi è titolato ed autorizzato a farlo: organizzatori; ticket company autorizzate dagli organizzatori; soggetti terzi all’uopo autorizzati, la cui ragione sociale e/o la partita Iva figurino obbligatoriamente sui biglietti stessi.

Invita altresì il pubblico ad acquistare i biglietti attraverso i circuiti ufficiali, diffidando da chi volontariamente froda Stato, spettatori e Musica.

Si rende urgente, pertanto, una normativa che possa consentire anche l'oscuramento di quei siti web che non rispettano le leggi in materia.

È ferma convinzione della nostra Associazione che siano necessari urgenti provvedimenti legislativi che disciplinino le specifiche peculiarità di settori in continua evoluzione e di grande impatto socio-economico.

Per questo motivo, l'azione di Assomusica continua con maggiore impegno, non solo presso le Istituzioni Italiane ma anche, con gli altri partner, a livello internazionale. Il problema è sentito, infatti, in tutti i Paesi europei (Francia e Germania, in primis) e non può prescindere da una regolamentazione comunitaria. Solo la cooperazione e le opportune sinergie con altri soggetti, Istituzionali e non, possono consentirci i risultati auspicati.

Il Primo ministro britannico si occuperà «presto» del secondary ticketing

Il Primo ministro britannico Theresa May ha dichiarato che prenderà in considerazione con molta attenzione il rapporto di Michael Waterson riguardante il mercato del secondary ticketing.

Waterson aveva “ripreso” il governo più di un mese fa, specificando che il suo fascicolo era rimasto lettera morta. Ora è arrivata la risposta, stimolata dalla domanda di un parlamentare, Nigel Adams: «Qualche settimana fa, pensavo di aver acquistato il biglietto per il concerto della mia band preferita, i Green Day. Invece, dopo pochi minuti i biglietti erano esauriti e si potevano acquistare a prezzo doppio su un altro sito. C’era stato un attacco computerizzato da bagarini organizzati», ha spiegato Adams.

Se passerà una legge in discussione, diventerà illegale utilizzare software digitali per l’acquisto di biglietti, superando il numero consentito. La proposta ha il sostegno anche del rivenditore StubHub.

 

 

Sottoscrivi questo feed RSS