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Segreteria Assomusica

Bruce Springsteen parte in tour. Sorpresa: annuncia i bootleg ufficiali

19 gennaio 2014 - Finora il management del Boss non aveva mai contrastato il fenomeno della proliferazione in rete di registrazioni pirata. Ma a partire dal concerto di Città del Capo, il 26 gennaio, cambia strategia: gli show saranno disponibili a 48 ore dall'evento su chiavetta USB.

IL NUOVO Bruce Springsteen è un artista al quadrato. Il rocker del New Jersey riparte in tour il 26 gennaio - prologo a Città del Capo, Sudafrica - e al popolo dei fan offre infatti, stavolta, l'occasione di una doppia festa introducendo una novità annunciata con un semplice tweet attraverso il suo canale ufficiale: il Boss renderà disponibili le registrazioni dei principali concerti del tour su chiavetta USB, a distanza di 48 ore da ogni singola esibizione. Per i fedelissimi del Boss è una buona notizia, al di là della proverbiale generosità degli show, mai più brevi di tre ore, delll'affidabilità della E Street Band, la formazione di famiglia che comprende adesso pure una guest star di talento stratosferico come il chitarrista Tom Morello e del repertorio pressoché sterminato da cui Bruce attinge per la scaletta degli show, arricchito ora dalle canzoni dell'ultimo album High Hopes, compresa la nuova, controversa versione della popolare The Ghost of Tom Joad.

Il tour di Springsteen riguarda al momento il solo emisfero australe, con quattro concerti previsti tra Cape Town e Johannesburg, da domenica 26 gennaio al primo febbraio, poi alcune date in Australia e Nuova Zelanda (dal 5 febbraio al 2 marzo), cui farà seguito l'unico concerto finora annunciato negli Stati Uniti, il 3 maggio al New Orleans Jazz & Heritage Fest, in un cartellone particolarmente affollato di star: Eric Clapton, Robin Thicke, Christina Aguilera, Vampire Weekend, Carlos Santana, Alabama Shakes, John Fogerty, Chaka Khan, Lyle Lovett, Aaron Neville, Public Enemy, Boz Scaggs e altri.

La pratica del bootleg ufficiale rappresenta ormai una nuova frontiera conclamata dell'industria musicale. L'hanno praticata diffusamente Pearl Jam (che nella prima, fragorosa ondata di pubblicazioni, resero memorabili  anche due concerti italiani del giugno 2000, quello dell'Arena di Verona del 20 e l'altro di Milano del 22), Metallica, Smashing Pumpkins, Phish, tra i nomi più in vista, e in Italia Elio e le Storie Tese che misero in pratica l'idea di gran lunga più rivoluzionaria di tutte. Nel 2004, mentre portavano in giro il tour di Cicciput, realizzarono infatti i loro Cd Brulé, ovvero la registrazione in presa diretta della prima ora di ogni concerto, masterizzata in tempo reale dal proprio staff tecnico e poi messa in vendita direttamente all'uscita!

Per Bruce Springsteen l'introduzione della pratica bootleg ufficiale - l'idea è stata partorita dal suo storico manager, Jon Landau - assume però un valore del tutto particolare e significativo. Springsteen è infatti uno degli artisti più filmati e bootlegati dell'intera storia del rock, al punto che tour interi, concerto su concerto, sono disponibili on line attraverso le registrazioni - non tutte evidentemente di qualità superlativa - effettuate dai fan con strumenti più o meno professionali. Fin qui lo staff del Boss si è visto bene dal reprimere la libera iniziativa dei suoi ammiratori, e infatti le tracce del loro "affetto" tuttora sopravvivono corpose in rete, in molti casi forti di centinaia di migliaia di views, e in un numero ignoto, ma elevatissimo, di dischi pirata. Springsteen and I, il docu-film di Baillie Walsh uscito lo scorso anno, altro non ora se non una sorta di "best of" della collezione privata dei fan, con filmati, registrazioni e incontri ravvicinati (del primo tipo) con il rocker.

Ma adesso Springsteen e il suo managemente mettono in atto un sostanzioso cambio di strategia. D'altronde lo stesso Springsteen, di recente, aveva manifestato l'intenzione di non voler più osteggiare la pratica del bootleg, reso anzi finalmenteufficiale: "Immagino che per parecchia gente sarebbe interessante pubblicare alcuni dei concerti classici che hanno suscitato l'interesse della gente negli ultimi venti, trenta o quarant'anni", aveva anticipato Bruce. Detto, fatto.

 

di Flavio Brighenti, www.repubblica.it

Sos cultura, specchio del Paese

19 gennaio 2014 - Calano gli investimenti, aumentano i tagli: il settore che produce oltre il 5% del PIL italiano lancia l'ennesimo grido di allarme nel rapporto annuale di Federculture che sarà presentato domani alla Camera. E la crisi incalza: nel triennio 2014-2016 ulteriore contrazione delle risorse, a Roma si prevede il 30% in meno.
Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo di Simona Antonucci del Il Messaggero.

Cinema: diminuiscono del 17% i biglietti venduti in Spagna nel 2013

MADRID - 17 GENNAIO 2014 - Confermate in Spagna tutte le più pessimistiche previsioni sull’andamento del cinema nel 2013. Si sono venduti 78 milioni di biglietti, -17% rispetto ai 94 milioni del 2012, si sono incassati 508 milioni di euro, -16% rispetto all’anno precedente, peggior risultato degli ultimi dieci anni.

La quota dei film nazionali scende al 14% perdendo 5 punti. Desta preoccupazione anche il passaggio al digitale: almeno il 20% degli schermi sono ancora privi dei proiettori digitali. M.P. (Fonte: La Vanguardia)

MADRID - 17 GENNAIO 2014 - (M.P.) Confermate in Spagna tutte le più pessimistiche previsioni sull’andamento del cinema nel 2013. Si sono venduti 78 milioni di biglietti, -17% rispetto ai 94 milioni del 2012, si sono incassati 508 milioni di euro, -16% rispetto all’anno precedente, peggior risultato degli ultimi dieci anni.

La quota dei film nazionali scende al 14% perdendo 5 punti. Desta preoccupazione anche il passaggio al digitale: almeno il 20% degli schermi sono ancora privi dei proiettori digitali. (Fonte: La Vanguardia)

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Convocazione del Consiglio Direttivo del 23 gennaio 2014

il Consiglio Direttivo di Assomusica è convocato per il giorno 23 gennaio p.v. a Milano, presso la sede Agis, sita in Via Luigi di Savoia 24.
La riunione avrà inizio alle ore 11.30 e il termine è previsto entro le ore 18.00.

All’Ordine del Giorno, i seguenti punti:
1. Dimissioni Consigliere Alessandro Bellucci;
2. Nuovo assetto associativo: discussione e valutazioni;
3. Varie ed eventuali.

La musica? E' viva soprattutto dal vivo

15 gennaio 2014 - "Andate a suonare in Italia". Tra i tanti consigli ricevuti da Bruce Springsteen, questo è l'unico che i canadesi Arcade Fire, ultimi ammessi al club delle rockstar planetarie hanno voluto rivelare. Forse perchè in Italia nel 2014 ci vengono davvero, a giugno, il 23 a Roma e il giorno dopo a Villafranca di Verona...Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo di Piero Negri de La Stampa.

Il promoter: "il pubblico vuole un'esperienza unica farsi raccontare una storia"

15 gennaio 2014 - Toglieteci tutto ma non la musica dal vivo. Se l'industria discografica è in crisi nera, tanto che oggi in Italia per conquistare "un disco d'oro" possono bastare 250 mila copie, mentre fino a qualche anno fa arrivare a mezzo milione era considerato quasi un flop, gli spettacoli live godono di ottima salute.Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo a firma di Nadia Ferrigo de La Stampa.

In foto, Roberto De Luca - Live Nation

 

 

Voci: tre date di Springsteen a Milano per Expo 2015. Ma Trotta smentisce

Stando a quanto riferito dall'edizione milanese di Repubblica, sarebbero in corso "trattative avanzate" per assicurare a Expo 2015 tre date di Bruce Springsteen: nell'articolo a firma di Massimo Pisa si ipotizza che gli organizzatori della manifestazione che verrà ospitata dall'area allestita a Rho, nell'hinterland nord del capoluogo lombardo, stiano cercando di opzionare il Boss per tre eventi - due a giugno e uno a settembre - destinati ad avere come cornice l'Open Air Theater, l'anfiteatro all'aperto destinato agli eventi dal vivo con tribune da oltre 8mila posti più eventuale parterre.

A smentire categoricamente l'ipotesi avanzata da Repubblica è però Claudio Trotta, patron di Barley Arts e da quindici anni promoter italiano del rocker americano: "Oggi l'edizione milanese (di Repubblica, ndr) parla di avanzate trattative di Expo per tre concerti nell'anfiteatro all'aperto da 8000 persone", ha scritto il promoter in un infuocato post apparso sulla sua pagina personale di Facebook (poi ribadito da un comunicato ufficiale comparso sul sito della sua agenzia): "Per quanto mi riguarda smentisco categoricamente questa notizia".

Fonte: www.rockol.it

Iron Maiden: la pirateria è una risorsa per pianificare meglio i live

A dispetto dell'avversione dei papaveri dell'industria discografica - abituati a un business model forgiato molti decenni fa e a una condizione assimilabile a uno status acquisito, in alcuni frangenti - sembra che pensare fuori dagli schemi e non incancrenirsi nella lotta alla pirateria online sia un approccio vincente.

L'ennesimo esempio arriva dagli Iron Maiden, che lavorano da qualche tempo con Musicmetric- compagnia britannica specializzata nell'analisi dei dati del traffico online. La band, con le informazioni raccolte dal partner, infatti, sta cercando di stabilire in quali parti del mondo la propria musica è più scaricata - e quindi ascoltata. In base a questi rilevamenti, poi, pianifica i tour e i live, eventi a cui i fan che magari non sono disposti a pagare per un disco, invece partecipano più volentieri. Risultato: la pirateria diventa uno strumento utile per stabilire dove concentrare l'attività live per ottenere profitti maggiori.

"L'analisi dei dati di Bittorrent per gli Iron Maiden ha evidenziato che il Brasile è un grande bacino di fan - e dato che il Brasile è uno dei posti in cui c'è il maggior traffico di file sharing al mondo, è un grande indicatore di popolarità", ha spiegato Gregory Mead, CEO e co-fondatore di Musicmetric. E infatti la band ha concentrato i propri sforzi live su quel continente, vedendo un grande incremento di vendita dei biglietti per i concerti.

"Con i loro incessanti tour, stando ai dati, gli Iron Maiden hanno trasformato con un certo successo i fan che scaricano gratis in fan che pagano per vederli", ha aggiunto Mead.

Fonte Rockol.it

Londra, crollo nel teatro Apollo durante uno spettacolo: 88 feriti

LONDRA - Tragedia sfiorata nel cuore di Londra. Parte del soffitto dell'Apollo Theatre è crollata mentre era in corso lo spettacolo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", tratto dal romanzo di Mark Haddon. Diverse persone sono finite sotto i detriti, ma fortunatamente sono state tratte tutte in salvo. Secondo i vigili del fuoco sono rimaste ferite almeno 88 persone, sette delle quali sono state ricoverate in ospedale, nessuna in pericolo di vita.

Un portavoce di Scotland Yard spiega che nel teatro sulla Shaftesbury Avenue, a poche centinaia di metri da Piccadilly Circus, una parte del soffitto è crollata all'improvviso trascinando giù sezioni delle gallerie. L'ambiente si è riempito di nuvole di polvere, la gente è scappata fuori. Sul posto sono arrivati otto mezzi dei vigili del fuoco, che si sono fatti strada tra i detriti e hanno liberato tutti gli spettatori rimasti intrappolati.

Una testimone ha raccontato all'emittente Bbc di aver sentito un rumore di qualcosa che si spezzava prima del crollo, alle 20.15 ora locale, le 21.15 in Italia: "Il teatro all'improvviso è diventato buio" con "nuvole di polvere ovunque... Vedevi tutti che correvano fuori". Un altro spettatore, Martin Bostock, ha riferito che "un completo caos" è scoppiato nel teatro dopo il crollo. "In un primo momento - ha detto a Sky News - pensavamo che fosse una parte dello spettacolo. Poi sono stato colpito alla testa".

"L'intera cupola del tetto è venuta giù sul pubblico proprio davanti a noi - ha raccontato ancora alla Bbc un'altra spettatrice, Amy Lecoz - Noi eravamo protetti dalla galleria sopra di noi e siamo corsi via. La gente ha cominciato a urlare. Pensavamo che fosse acqua... Pensavamo che fosse una parte dello spettacolo. Ho afferrato i miei bambini e siamo corsi via".

L'Apollo Theatre, inaugurato nel 1901, in periodo edoardiano, venne completamente rinnovato nel 1932. Può accogliere fino a 796 spettatori su quattro livelli. Allo spettacolo erano occupati circa 720 posti. Sul terzo livello si trova la balconata, considerata la più ripida di tutta Londra.

Fonte Repubblica.it

Il diritto d'autore non trova spazio in gestione separata

10 dicembre 2013 - Previdenza. I chiarimenti dell'Istituto. I compensi per lo sfruttamento economico del diritto di autore non costituiscono redditi che comportano l'obbligo di iscrizione alla Gestione separata del lavoro autonomo. L'Inps rivede l'interpretazione fornita nel mese di settembre 2013 e con il messaggio 19435 del 28 novembre scorso fornisce una nuova versione di quello precedente (14712/2013) aggiornando le tabelle con cui l'istituto riassumeva i principali obblighi, fiscali e contributivi, dei percettori di diritti d'autore o di immagine.
La materia, disciplinata dagli articoli da 2575 a 2583 del Codice civile e dalla legge 633/1941, comprende le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro e alla cinematografia, nonché i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della Convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie e artistiche ratificata e resa esecutiva con legge 399/1978 e le banche  dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell'autore. Anche il diritto di immagine è disciplinato dalla legge del 1941, che all'articolo 97 ne stabilisce i limiti legali e i casi di utilizzo possibile, mentre la legge 289/2002 ne ha normato l'aspetto patrimoniale.
L'Inps, con il messaggio diffuso a settembre, aveva ritenuto che quando le somme, inerenti lo sfruttamento economico di tali diritti, non fossero riconducibili nell'ambito di un rapporto di lavoro subordinato o attratte dall'obbligo contributivo del percettore nei confronti di una cassa di categoria, potesse operare l'articolo 2, comma 26, della legge 335/1995 e l'interessato, in quanto lavoratore autonomo, fosse tenuto a iscriversi alla Gestione separata dell'Inps. Questo perché si tratta di redditi dichiarati nel quadro RL, sezione II, del modello Unico PF. Si trattava, comunque, di redditi di lavoro autonomo.
Una più attenta analisi della materia ha portato l'istituto previdenziale a considerazioni diverse. Il richiamato comma 26 dell'articolo 2 della legge 335 istituisce, infatti, una Gestione pensionistica a cui sono obbligatoriamente iscritti i soggetti che esercitano per professione abituale, anche se non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell'articolo 49 (ora 53) del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con Dpr 917/1986 (Tuir). Il diritto d'autore è, invece, elencato nel comma 2 dello stesso articolo 53 che riconosce natura di reddito di lavoro autonomo a quello derivante dallo sfruttamento economico da parte dell'autore del diritto delle opere dell'ingegno.
Con il messaggio 14712 l'Inps evidenzia questa differenza e ne trae le dovute conseguenze.

di Maria Rosa Gheido, Il Sole 24 Ore

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