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Segreteria Assomusica

Cerri: dalla delusione alla speranza per le 9 urgenze dello spettacolo

ROMA - 13 MARZO 2013 - "Nelle fasi che hanno preceduto le elezioni, c’è stata per il mondo dello spettacolo qualche delusione e qualche speranza. Delusioni per la scarsa o distratta attenzione nei programmi elettorali dei vari partiti per i problemi del settore. Speranze per la maggior parte delle risposte che gli stessi partiti hanno dato al documento delle “9 urgenze” che l’Agis ha predisposto per affrontare quei problemi. Il risultato elettorale, con il sostanziale stallo che si è venuto a creare, è decisamente sconfortante". Così scrive Lionello Cerri (foto), componente del comitato di reggenza e legale rappresentante dell'Agis, nell'editoriale pubblicato sull'ultimo numero del Giornale dello Spettacolo.

"Il quadro di sostanziale paralisi - continua Cerri -  la vastità dei problemi di ordine generale (finanziari, economici, sociali) è tale per cui dobbiamo temere che le risposte positive avute, non riescano a farsi largo, superate da altre priorità.

Frustrante è soprattutto l’ipotesi che per qualche tempo non ci saranno interlocutori con cui dialogare, con cui cercare soluzioni mentre le “urgenze” di cui si diceva restano forti e drammatiche.

Laddove interlocutori ci sono, nelle Regioni e nei Comuni, il filo del dialogo e del confronto non si è spezzato e alcune Unioni regionali o interregionali dell’Agis (in Campania come in Puglia o in Lombardia) riescono a cercare un confronto che – si spera – potrebbe arrivare a qualche conclusione.

Più difficile, se non impossibile, trovare possibilità di incontro a livello nazionale, almeno per qualche tempo.

Tuttavia non bisogna scoraggiarsi: si cercherà per l’immediato un dialogo con la Conferenza delle Regioni e con l’ANCI, nel tentativo di costruire dal basso un movimento che confluisca poi in sede nazionale a rafforzare le istanze che in quella sede saranno avanzate.

Istanze, vale la pena di ripeterlo, che non sono richieste di sussidi, sovvenzioni per la sopravvivenza, ma la franca e aperta affermazione del ruolo che la cultura in generale e lo spettacolo in particolare possono avere nelle politiche di rilancio e crescita che dovranno necessariamente essere elaborate a fianco di quelle del rigore, come è ormai generale auspicio.

Noi ci auguriamo - aggiunge Cerri - che in un momento di così grave emergenza generale si possa far rinascere quello spirito che nell’immediato dopoguerra portò il Comune di Milano ad intervenire non solo per ripristinare i servizi pubblici (dalla centrale del latte alle linee tranviarie, al riassetto delle strade) ma a compiere il miracolo di una rapida ricostruzione del Teatro alla Scala e alla creazione del Piccolo Teatro che tanta parte ebbe nella cultura italiana dei decenni successivi.

La cultura come parte fondamentale dell’identità del Paese, lo spettacolo, le sale di spettacolo (e di cinema) come punto di diffusione culturale e come presidio di socialità e di vivibilità dei luoghi, devono essere presenti in qualunque politica di rilancio e di crescita che qualunque governo si appresti a elaborare. L’Agis si batterà per questo con tutte le sue forze".

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Il 22 marzo si riunisce il Comitato Esecutivo di Assomusica

E' fissato per venerdì 22 marzo p.v. alle ore 11 presso la sede Agis di Milano il nuovo appuntamento del Comitato Esecutivo di Assomusica.

Il Presidente Vincenzo Spera, il Vice Presidente Carmelo Costa, Paolo De Biasi, Fulvio De Rosa, Ilaria Gradella e Paolo Varriale prenderanno parte a detto incontro.

UK, la musica più piratata di tv, film, giochi, software e e-book messi insieme

- A dispetto delle vittorie conseguite negli ultimi anni contro cyberlocker illegali e piattaforme di file sharing, l'industria musicale è lontana dall'aver concluso la sua battaglia contro la pirateria: tanto che, secondo i dati raccolti in una nuova ricerca compilata dall'authority britannica delle comunicazioni Ofcom, la quantità delle violazioni di copyright musicali commesse nel terzo trimestre 2012 risulta ancora nettamente maggiore di quella che riguarda complessivamente televisione, cinema, videogiochi, software ed e-book.

Il rapporto sul file sharing nel Regno Unito, giunto al secondo episodio e intitolato "Wave 2", si basa su un sondaggio di 5.500 utenti Internet e calcola che il 10 per cento del campione abbia utilizzato illegalmente musica in rete scambiandosi nel trimestre 297 milioni di file "pirata". Un numero maggiore, dunque, di quelli complessivamente individuati per programmi tv (56 milioni di file), film (44 milioni), videogiochi (35 milioni), software per computer (27 milioni) e libri in formato elettronico (8 milioni). Tra l'agosto e l'ottobre del 2012 il 16 per cento degli utenti internet britannici dai dodici anni in su avrebbe avuto accesso almeno a un contenuto illegale, mentre il 5 per cento avrebbe consumato solo prodotti pirata. In base alle risposte fornite ai sondaggisti, i contenuti illegali vengono ricercati per la loro gratuità (50 per cento del campione), per la praticità d'uso (46 per cento) e per la velocità di accesso (43 per cento), mentre solo il 26 per cento degli intervistati dichiara di utilizzarli come test prima di decidersi eventualmente all'acquisto della versione legale. Sorprendente, infine, il fatto che rispetto ai tempi di pubblicazione di "Wave 1" la consapevolezza del pubblico rispetto a cosa sia legale o illegale fare in rete sia scesa dal 44 al 41 per cento.

Fonte: www.rockol.it

Presidenti spettacolo dal vivo: seminario sulla sicurezza e confronto con la Siae

Il tavolo permanente dei Presidenti dello Spettacolo dal vivo dell’Agis, coordinato da Maurizio Roi e al quale ha preso parte il Presidente Spera, si è riunito il 7 marzo. Nel corso della riunione si è deciso di promuovere un seminario sulla sicurezza nei luoghi di spettacolo dal vivo e di riavviare il confronto con la Siae sul tema dei compensi per il diritto d’autore sui contributi pubblici e sulle sponsorizzazioni. Inoltre per avere il quadro dei finanziamenti pubblici a livello locale e regionale si è stabilito di coinvolgere le unioni regionali Agis ai fini dell’acquisizione dei dati. Sono state affrontate le prospettive organizzative per lo spettacolo dal vivo all’interno dell’Agis. Infine, è stato accolto l’invito da parte del coordinatore della Commissione Beni e Attività Culturali della Conferenza delle Regioni e Provincie Autonome, Mario Caligiuri, a partecipare ad un’audizione in Commissione Cultura delle Regioni per un confronto sui decreti ministeriali.

Comitato di reggenza Agis: valutazione situazione post elettorale. Si lavora al riassetto associativo

Il 7 marzo si è riunito il Comitato di Reggenza Agis, del quale il Presidente Vicenzo Spera fa parte. Tra i temi affrontati, le risultanze degli incontri avuti con le forze politiche prima delle elezioni e la valutazione della situazione post elettorale. Sono state inoltre valutate le proposte del gruppo di lavoro, che sta lavorando al riassetto dell’Agis, relative alle misure di ordine economico e sindacale conseguenti al bilancio preventivo 2013 dell’Associazione.
Il Presidente dell’Agis Liguria, Walter Vacchino, ha presentato al Comitato di Reggenza un documento sui profili fiscali/giuslavoristici/Siae. Sono stati inoltre valutati gli esiti degli incontri avuti nei giorni scorsi con gli esponenti del teatro privato. Infine sono state prese in considerazione le proposte per il nuovo sito Internet dell’Agis.

Facebook, una 'tab' per organizzare i contenuti musicali

- Ci vorranno settimane, se non mesi, prima che i nuovi "tab" di Facebook (uno dei quali riguarda la musica), annunciati ieri nell'ambito della nuova impostazione grafica della piattaforma, si manifestino al suo miliardo di utenti in tutto il mondo. La modifica apportata all'algoritmo dei "newsfeed" dovrebbe servire ad organizzare l'agglomerato informe e sempre più imponente di contenuti che transitano sul social network in aree di interesse di maggiore visibilità e più facile accesso: una buona notizia, ovviamente, anche per artisti, case discografiche e agenzie di promozione musicale in cerca di strumenti che consentano di comunicare in modo più efficace con il pubblico.

Le nuove categorie in cui verranno organizzati gli aggiornamenti, i post e i "mi piace" di Facebook riguardano non solo la musica ma video e foto (che rappresentano oggi il 59 per cento dei contenuti condivisi su Facebook), giochi e "following". Facebook diventerà in questo modo, secondo Mark Zuckerberg, "il miglior giornale personalizzato al mondo", mentre il responsabile tecnico Chris Struhar, autore del nuovo design del sito, ha ricordato che "la musica è qualcosa che tocca le corde di noi tutti. Siamo pertanto felici di poter portare questo genere di feed all'attenzione della gente".

Osservando che gli utenti interagiscono sempre più spesso non solo con gli amici personali ma anche con testate giornalistiche, imprese, artisti e uomini politici, Zuckerberg ha sottolineato che "il modo di condividere sta cambiando. Siamo convinti che il nuovo design rifletta il volto in trasformazione dei neswfeed".

Fonte: www.rockol.it

Streaming, troppo basse le royalty della 'iRadio' di Apple?

- Oltre a dialogare con Jimmy Iovine in vista di una eventuale collaborazione alla piattaforma di musica digitale Daisy sviluppata da Beats Electronics, Apple continua a progettare un ingresso in prima persona nel campo dello streaming e della Internet radio con un progetto ufficiosamente battezzato iRadio. Secondo Claire Atkinson del New York Post, però, le sue trattative con le case discografiche si sarebbero incagliate per il solito motivo: l'entità delle royalty da corrispondere ai fornitori dei "contenuti". Sembra infatti che la proposta di Cupertino, 6 centesimi di dollari ogni 100 stream, sia giudicata inaccettabile dalle major, preoccupate soprattutto dal fatto che un loro sì presterebbe il fianco alle pretese della Web radio Pandora che, pagando attualmente il doppio (12 centesimi ogni 100 stream), invoca una riduzione delle tariffe anche facendo azione di lobby presso il Campidoglio. Il Royalty Copyright Board statunitense ha fissato d'ufficio un tasso più alto, 21 centesimi circa ogni 100 stream, superato da imprese come iHeartradio (22 centesimi) e da Spotify (che ne verserebbe 35, più di tutti gli altri concorrenti).

E' probabile, a questo punto, che i negoziati proseguano sul filo della diplomazia: se le major non vogliono dare troppa corda alle controparti, d'altra parte si rendono conto che in Cupertino troverebbero un alleato strategico per lo sviluppo dello streaming musicale, in questo momento considerato la frontiera più promettente del mercato discografico. Per Apple "iRadio" rappresenta invece un veicolo importante per un'ulteriore penetrazione del mercato mobile così come per uno sfruttamento migliore della sua piattaforma pubblicitaria iAds. Come ha ricordato Rich Greenfield, media analyst di BTIG, al Post, "la gente trascorre due ore al giorno ad ascoltare la radio. E anche se Pandora non fa veramente soldi, Google, Apple e Amazon sono affascinate dalla possibilità di entrare in modo più massiccio nel settore musicale".

Fonte: www.rockol.it

Streaming, Warner Music la prima a firmare con Google

- I progetti di Google sul fronte dello streaming musicale fanno importanti passi avanti: la società di Mountain View, secondo le informazioni raccolte da Billboard.biz, starebbe lavorando non a uno ma a due servizi diversi che dovrebbero debuttare in estate (uno integrato a YouTube, l'altro nella piattaforma Google Play che oggi vende download come iTunes e offre un servizio "scan and match" per accedere da qualunque dispositivo alla propria collezione musicale archiviata sulla "nuvola") e avrebbe già firmato accordi di licenza con Warner Music.

Dalla casa discografica (ultima major a firmare un contratto con Google per la vendita di download) nessun commento, mentre un portavoce di YouTube ha ammesso in un comunicato che " ci sono alcuni creatori di contenuti che pensano di poter trarre beneficio dalla disponibilità di una fonte di ricavi legata agli abbonamenti oltre che alle inserzioni pubblicitarie, e questa è un'ipotesi che stiamo valutando".

Google, intanto, sarebbe nel pieno delle trattative anche con Universal, Sony Music e altre case discografiche per perfezionare gli altri necessari accordi di licenza. Rispetto ai tanti concorrenti (tra cui Rhapsody, Muve Music, Slacker, Samsung Music Hub, Sony Music Unlimited, il leader di mercato Spotify e, prossimamente, il nuovo MOG rilanciato da Beats Electronics col nome di Daisy), fa notare Billboard.biz, il colosso californiano dispone di due assi nella manica, YouTube e Android. La piattaforma video conta infatti su 800 milioni di utenti unici al mese (a cui, almeno stando ai piani attuali, Google offrirebbe un'opzione di streaming audio gratuito pagato dalla pubblicità) mentre il suo sistema operativo è incorporato nel 68,4 per cento degli smartphone venduti nel mondo nel corso del 2012.

Fonte: www.rockol.it

Secondary ticketing, StubHub dà il nome a uno stadio

- A dispetto delle polemiche e delle critiche che gli piovono regolarmente addosso, i siti di secondary ticketing (intermediari online tra chi vuole vendere e chi vuole acquistare il biglietto di ingresso a un concerto o a qualsiasi altro evento, con finalità - secondo i detrattori - puramente speculative) cominciano a godere di riconoscimenti ufficiali. E se nel Regno Unito il manager dei Bozyone ha appena eletto Viagogo al ruolo di partner ufficiale del nuovo tour della ex boy band irlandese (per quanto riguarda la compravendita dei biglietti), negli Stati Uniti è StubHub a guadagnarsi una vetrina importante grazie a un accordo con l'agenzia live AEG, già sua partner da qualche mese: il sito di proprietà di eBay, infatti, apporrà il suo marchio e la sua insegna su un'arena sportiva da 27 mila posti, l'Home Depot Center di Carson, in California, che prossimamente cambierà nome in StubHub Center.

Il contratto, che assicura alla Web company diritti a lungo termine sulla struttura (e anche due grandi cartelloni pubblicitari sull'autostrada circostante l'impianto), verrà inaugurato il prossimo 19 giugno in occasione di un incontro di calcio di prima divisione tra gli LA Galaxy e i Portland Timbers. "Siamo davvero lieti di avere questa opportunità di espandere la nostra partnership globale", ha dichiarato il presidente del settore Global Partnerships di AEG Shervin Mirhashemi. "Abbiamo sempre nutrito grande rispetto e ammirazione per StubHub e per la sua attività di sponsorizzazione che negli ultimi anni l'ha collocata in una posizione preminente nel settore, ed è proprio a causa dell'enorme successo riscosso dalla società in Nord America e della sua dedizione nel creare grandi esperienze di customer service che questo accordo è così importante per AEG e per i milioni di fan che godranno di questa collaborazione negli anni a venire".

Anche la responsabile partnerships e business development di StubHub Danielle Mage ha parlato di "partnership di importanza cruciale". "A StubHub", ha aggiunto, "ci preoccupiamo continuamente della soddisfazione del pubblico e insieme al nostro partner AEG vogliamo che lo StubHub Center incarni questa nostra attenzione, nel momento in cui ci impegniamo a creare uno degli stadi più a misura di fan del mondo".

Fonte: www.rockol.it

Streaming, finanziamento da 100.000$ per il 'giradischi online' Songdrop

- La start up musicale Songdrop si è assicurata un finanziamento del valore di 100 mila dollari da parte del fondo privato SOIC Capital, specializzato in investimenti di tipo "seed" su nuovi progetti imprenditoriali. Il denaro, ha spiegato l'amministratrice delegata e cofondatrice della società Brittney Bean, verrà utilizzato per sviluppare ulteriormente il prodotto e lanciare la sua prima applicazione mobile (a pagamento).

Fondata nel 2012 dalla Bean insieme a Richard Taylor e a James Towers, Soundrop ha sviluppato un software gratuito che permette di salvare e archiviare sul proprio account (semplicemente premendo il pulsante "drop in") canzoni e video ascoltate in streaming su piattaforme come YouTube, Vevo, Soundcloud, Bandcamp e Pitchfork, siti internet e blog creando un proprio catalogo, "mix" e playlist condivisibili in rete con i propri "follower". "Internet nel suo complesso è la tua collezione di dischi, e noi siamo il tuo giradischi": così Songdrop ama sintetizzare la sua "missione".

"Lo streaming musicale", sostiene la Bean, "è frammentato e spesso confinato in ecosistemi chiusi; la vastità di scelta è straordinaria ma sparpagliata su siti e servizi differenti. Noi lavoriamo sull'interoperabilità e la portabilità dello streaming dal momento che crediamo che una API per la musica esista già, e che si tratti di Internet nel suo complesso. Songdrop è un modo di organizzare il caos e di unificare l'esperienza di ascolto online". Lukas Hirsch, partner di SOIC Capital, sottolinea le grandi prospettive del servizio ("ci piacciono in particolare il concetto di portabilità dell'ascolto musicale, il potenziale di sviluppo di una community e la personalizzazione dell'esperienza di streaming che Songdrop offre") mentre Jason Rothery, responsabile del reparto Direct To Consumer e Artist Services di Warner Music Group, osserva che oggi si scopre musica "attraverso tanti canali differenti, blog, siti Internet, Twitter, Soundcloud ecc, ma spesso è difficile ricordare che cosa si è ascoltato e dove con la conseguenza che a volte la musica viene dimentica. Come si fa a ricordarsi di tutto, a meno di copiarlo per intero e intasare il proprio disco fisso? La capacità di Songdrop di attrarre in un'unica piattaforma che posso gestirmi da me e nel mio interesse i player selezionati come canali di scoperta musicale ha cambiato il mio modo di tenermi aggiornato sulla nuova musica che circola in rete".

Fonte: www.rockol.it

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