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Segreteria Assomusica

I fan vendono i biglietti dei festival per guadagnare optional d'oro

Per le ultime quattro estati, Jack Fossey ha goduto di terminare il suo semestre universitario celebrando con i suoi amici al festival annuale britannico Bestival. Nel 2014, ha acquistato un biglietto di ammissione generale per i festeggiamenti di fine settimana con la sua compagnia.

Ma l'anno successivo, lui  e i suoi amici sono andati tutti gratis e sono stati trattati con una varietà di servizi di prima classe. Il motivo: ha venduto 62 biglietti Bestival come ambasciatore per Verve, un software di vendita vocale per intrattenimento dal vivo.

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Il veterano del settore Ticketing Matt Ephgrave è stato nominato amministratore delegato di Festicket, il rivenditore britannico di pacchetti di biglietti dei festival.

Ephgrave, che ha lavorato in precedenza in Ticketscript (acquisito da Eventbrite in gennaio), Yplan (ora di proprietà di Time Out) e Seatwave di Ticketmaster, supervisionerà tutte le operazioni quotidiane di Festicket, tra cui il servizio clienti globale, HQ.
Festicket mette in pacchetto i biglietti con i viaggi, gli alloggi e altri add-on per creare "viaggi di festival completi", lavorando con più di 500 festival di musica partner in 40 paesi. È stato recentemente classificato come la 6ª società di tecnologia più veloce del Regno Unito dal Sunday Times Tech Track 100 ed è in corso per una crescita del 100% del fatturato nel 2017.

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Lucca Il concerto degli Stones frutta 11 milioni di indotto

 LUCCA È passato poco più di un mese dal concerto evento del 23 settembre sotto le Mura di Lucca dei Rolling Stones. Tanto si è detto su quanto l'indotto legato alla band inglese avrebbe fruttato alla città. Un ballare di cifre sul quale interviene, e lo fa in maniera scientifica, l'Università di Pisa in uno studio curato dai professori Salvati e Sodini. Una serie di dati tra i quali il più interessante è quello legato all'indotto: superiore a 11 milioni di euro per Lucca, dati che sale per quanto riguarda la Toscana a quasi 17 milioni di euro. In totale l'intero cartellone del Lucca Summer Festival ha generato un indotto pari a 23 milioni di euro. Guardando in particolare al concerto dei Rolling Stones, ben il 95% del pubblico era composto da italiani. La permanenza presso le strutture ricettive è avvenuta almeno per il 44% fuori dai canali "tradizionali" degli alberghi ma utilizzando forme "alternative", tipo affittacamere (magari trovati navigando sul portale Airbnb). Interessante, infine, il voto espresso dagli spettatori all'evento: l'85% degli intervistati tornerebbe al concerto nella stessa location sotto le Mura.

 

Fonte: Il Tirreno

Legge di Bilancio 2017, Iva agevolata al 10% anche per i concerti

Ai biglietti per gli spettacoli musicali dal vivo in programma sul territorio nazionale verrà applicata un'aliquota Iva agevolata pari al 10%, così come già previsto attualmente dalla legge italiana solo per gli spettacoli teatrali: il provvedimento è stato inserito nel testo definitivo della legge di Stabilità approdato da poche ore in Senato, la cui approvazione è prevista per i primi giorni del prossimo mese di novembre. "La norma che porta anche per i concerti l’Iva al 10% ha una grande importanza", ha commentato il componente della Commissione Cultura della Camera Roberto Rampi: "Aggiunge, infatti, nel solco di un lavoro continuo di questi ultimi anni, un altro tassello per il pieno riconoscimento della musica nel campo della cultura".

Un provvedimento identico è stato preso dal governo spagnolo solo lo scorso mese di luglio, quando la VAT sugli spettacoli musicali live è stata portata dal parlamento di Madrid dal 21% al 10%: nel caso della penisola iberica, tuttavia, la delibera non rappresenta un'agevolazione all'industria del live ma di un parziale ripristino dello status accordato ai concerti prima del 2012, quando l'allora neoinsediato governo guidato da Mariano Rajoy - tra le altre misure adottate per colmare il deficit pubblico - portò l'Iva sugli spettacoli musicali dall'8 al 21%.

fonte Rockol

Il Presidente Assomusica, Vincenzo Spera: “Enorme soddisfazione” per Iva al 10% su prestazione artistica

“Accogliamo questa misura assolutamente con favore. Aspettavamo che la norma si chiarisse, fin dal 2007”. Così il Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, commenta con AgCult la norma contenuta nella Manovra che porta al 10% l’Iva per gli “spettacoli teatrali di qualsiasi tipo, compresi opere liriche, balletto, prosa, operetta, commedia musicale, rivista; concerti vocali e strumentali; attività circensi e dello spettacolo viaggiante, spettacoli di burattini e marionette ovunque tenuti”, estendendo tali disposizioni anche alle “relative prestazioni, rese da intermediari”.
“La nostra soddisfazione – spiega Spera – è enorme. Abbiamo lavorato insieme a parlamentari, Ministri, affinché si arrivasse a una conclusione di questo percorso, con una nuova interpretazione della realtà. Ringraziamo il Governo che ha fatto propria questa norma e tutti quelli che ci hanno lavorato”.

“Tanti anni fa – ragiona Spera – la prestazione artistica era diversa da quella che abbiamo oggi. In passato c’era un cantante, un teatro d’opera, in cui già c’era regia e scenografia. Oggi è diverso, oggi i concerti sono degli spettacoli viaggianti in tutti i sensi, con impianti luci, scenografie, registi, tecnici del suono, tutto quello che arriva con l’artista. Era necessario portare il discorso all’attualità e uniformare l’Iva alla prestazione artistica nel suo complesso”.

“Molto spesso – aggiunge Spera – non è facile comprendere i problemi del nostro settore, tra quei pochi che però sono in crescita. Dove la legislazione aiuta e facilita il lavoro è più probabile che la crescita continui. A questo proposito non nascondo che anche la nuova legge sul codice dello spettacolo dal vivo, in procinto di approdo alla Camera, contiene elementi importanti per la definizione di regole e ruoli di questo settore. Anche qui è stato fatto un lavoro molto condiviso con chi ha scritto la legge, un lavoro elaborato anche sui territori, senza regole catapultate dall’alto”.

fonte: AgCult

 

Leggi anche: Manovra: Iva agevolata al 10% per concerti, circhi e spettacoli viaggianti (anche per le prestazioni connesse)

IQ MAGAZINE: Pearl: L'emendamento alla direttiva sui lavoratori UE assunti in un altro stato membro potrebbe portare alla cancellazione dei tour

L'associazione europea del settore vivo Pearle * ha avvertito che la proposta di legislazione UE sui diritti dei lavoratori “assunti in un altro stato" rischia di compromettere il settore del turismo.
Il comitato per l'occupazione del Parlamento europeo ha votato il 16 ottobre a favore di una revisione della direttiva sul posto di lavoro 1996, proposta dai deputati europei Elisabeth Morin-Chartier (Francia) e Agnes Jongerius (Paesi Bassi), che stabilisce che i lavoratori dell'UE in un altro Stato membro hanno diritto alla stessa remunerazione, compresi i bonus, come lavoratori locali.

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