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Su Affari e Finanza di Repubblica Vincenzo Spera spiega la crescita del mercato live

Il mercato della musica dal vivo è fruttato nel 2014 più di 31 milioni in più rispetto al 2011. E' una crescita che, come ha spiegato il presidente di Assomusica Vincenzo Spera intervistato dall'inserto di La Repubblica Affari e finanza, può ancora aumentare. "Lo spazio per sviluppare il mercato c'è, soprattutto se si pensa che negli ultimi tre anni il mercato è cresciuto del 40 per cento". I segnali di crescita passano attraverso il mercato dello streaming, a + 63 per cento, ma sale anche la vendita di vinili e cd.

Aiutano, ovviamente, gli spazi che ha l'Italia, come l'Arena di Verona e il Circo Massimo a Roma e sono particolarmente interessanti per il pubblico internazionale, come commenta Spera. E' inoltre da sottolineare, continua il presidente di Assomusica, che riguardo ai biglietti " abbiamo in media i prezzi più bassi di tutta Europa".  

 

Arena di Verona, a rischio i dipendenti e la stagione estiva

 La situazione dell’Arena di Verona è a rischio. La Fondazione, infatti, potrebbe essere messa in liquidazione come è stato deciso durante una riunione del consiglio di indirizzo con il sindaco Flavio Tosi. Mercoledì, infatti, i lavoratori dell’Arena, circa trecento fra orchestrali, ballerini, tecnici e amministrativi, hanno bocciato un protocollo d’intesa firmato dai sindacati che avrebbe portato tagli al costo del lavoro per quattro milioni di euro l’anno ma non i licenziamenti che erano stati previsti a gennaio.

Ora, invece, i lavoratori rischiano di essere licenziati e la stagione lirica estiva potrebbe essere organizzata in un altro modo. «Dovrà essere definito un altro strumento che organizzi in maniera più privatistica la stagione estiva in Arena. La decisione sciagurata dei lavoratori comporta l’azzeramento di tutti i posti di lavoro» ha spiegato il sindaco, che conta su introiti per circa mezzo miliardo in tutta la città grazie alla lirica. «Viste le tensioni sindacali e la conflittualità in atto», ha aggiunto Tosi, «non c’è la garanzia che si possa tenere serenamente una stagiona lirica estiva né che si ottenga il pareggio di bilancio poiché il voto dei lavoratori è costato l’impossibilità di aderire alla legge Bray». Il sindaco, che la prossima settimana andrà a colloquio con il ministro Franceschini, ha assicurato che il Comune «è in grado di organizzare in proprio la stagione lirica».

Lunedì sarà inviata la richiesta per la liquidazione coatta dell’ente al ministero dei Beni culturali, mossa che porterebbe al licenziamento di tutti i dipendenti. Il ministro Dario Franceschini potrebbe scegliere un’altra strada, come il commissariamento: l’Arena ha infatti in questo momento debiti per quasi 25 milioni di euro che avrebbe potuto cercare di risanare con contributi straordinari del Comune di Verona oltre ai fondi della legge Bray per le fondazione liriche in difficoltà e al piano di risanamento che era stato proposto ai sindacati.

Microsoft spiega le possibilità della tecnologia nella musica con una nuova piattaforma

Dopo Google, anche Microsoft si lancia nelle possibilità che la tecnologia porta alla musica con la piattaforma Music x Technology, disponibile come sito Internet e anche sui tablet Microsoft. Il sito mostra i vari artisti che collaborano con il progetto, come mau5trap, Matthew Dear o Neon Indian, e ognuno spiega come utilizza le tecnologie del gigante informatico all’interno della loro musica.

Ci sono anche tutorial per i vari strumenti come Microsoft Surface Pro, il tablet targato Microsoft, o altri che riguardano le performance sul palco. Alcuni artisti, infatti, utilizzano dei sensori come Kinect quando sono sul palco. Anche in questo caso, insomma, le possibilità sono diverse. 

 

Modà, due date a San Siro ma rabbia contro le radio

I Modà hanno presentato in conferenza stampa la loro doppia data di Milano a San Siro, il 18 e 19 giugno, ma hanno utilizzato l’occasione anche per parlare delle radio che all’inizio li sostenevano, tanto da averne decretato il successo secondo parte della stampa, ma che si sono pian piano eclissate. Kekko Silvestre, cantante della band, si è rivolto a Lorenzo Suraci di RTL, seduto in prima fila: «Anche ora che siamo rimasti soli – i Modà e te – abbiamo dimostrato assieme la nostra forza raddoppiando San Siro e timbrando un triplo platino di quelli che io e te metteremo nei salotti di casa nostra. Ma forse è meglio così, la gente non dirà più che i Modà ce l’hanno fatta perché hanno tre network».

Lo sfogo si riferisce all’album Passione maledetta, che ha ottenuto il triplo platino ma che non è stato passato abbastanza in radio, a dire almeno di Silvestre. È stata anche annunciata la presenza dei Pooh come ospiti al secondo concerto di San Siro. «Il primo contatto fra di noi nasce anni fa quando la gente ci prendeva in giro chiamandoci i nuovi Pooh perché come loro eravamo vecchiotti, non fighi, nazionalpopolari, datati. Credevano di farci dispiacere, io godevo del paragone» ha spiegato Silvestre.

«La musica in streaming, danno e possibilità per l’industria americana»

 La musica in streaming è diventata il maggior introito per l’industria musicale, superando i download. Dal punto di vista delle compagnie di streaming, però, hanno continuato ad aumentare i costi per le alte royalty che chiedono compagnie discografiche e artisti. La Recording Industry Association of America sta però cercando di combattere proprio lo streaming chiedendo leggi più severe.

Le nuove tecnologie, così, sembrano minacciare un sistema esistente spingendo i titani della musica a proteggere il loro «castello di carte» e mantenere in vita il modello che hanno usato finora, commenta su Dailycaller.com il presidente dell’associazione per la liberalizzazione del mercato, la Center for Freedom and Prosperity, Andrew Quinlan.

«Il Songwriter’s Equity Act proposto da Marsha Blackburn aveva cercato di distruggere l’industria dello streaming musicale sul nascere aumentando le tariffe imposte alle piattaforme musicali. Dall’altra parte l’industria ha cercato di scuotere anche le emittenti radio, che valgono centinaia di milioni di dollari in pubblicità gratuita per i prodotti dell’industria discografica e hanno il divieto per legge di chiedere soldi per passare i dischi. Nonostante questo, l’industria vorrebbe che le radio pagassero per la musica che trasmettono» ha spiegato Quinlan. 

Il rock traina la Sicilia ma la politica rallenta

Duran Duran, Mika, Robert Plant, Anastacia: sono solo alcuni dei grandi nomi che si esibiranno in Sicilia nella prossima stagione estiva. L’edizione palermitana di Repubblica riporta il commento di Carmelo Costa, vicepresidente di Assomusica e titolare della società Musica da bere, che spiega quale sarà la ricaduta prevista dei concerti sull’industria del turismo: «Sette volte l’incasso del concerto è la cifra che danno gli studi recenti delle Camere di commercio di Torino e Milano, le due città italiane più lungimiranti che stanno investendo sul turismo dei concerti».

«Abbiamo iniziato a vendere i biglietti per Plant 15 giorni fa, ne abbiamo già venduti più di tremila e la metà fuori dalla Sicilia, gente che non tornerà in serata e pernotterà a Taormina» ha aggiunto Costa.

Ci sono però anche i problemi: «Al teatro antico di Taormina certe volte si aspettano anche quattro mesi per dare la conferma della disponibilità. Così abbiamo perso l’occasione quest’anno di avere David Gilmour, Sting e i Muse. La politica non muove un passo e tutto è in mano al burocrate di turno che fa il suo lavoro ma non sa cogliere le opportunità. Il turismo da concerti potrebbe essere una realtà ma siamo lontani dal concretizzarla in Sicilia» conclude Costa.

Il Circo Massimo si apre per David Gilmour

Il Circo Massimo si apre anche per David Gilmour. L’ex chitarrista dei Pink Floyd ha già ottenuto il permesso di esibirsi a Pompei e i suoi concerti del 10 e 11 luglio all’Arena di Verona sono già esauriti. Il suo Rattle That Lock World Tour, così, sarà anche nel monumento romano il 2 e 3 luglio, con i biglietti in vendita dalle 10 di giovedì 7 aprile con prezzi dai 60 ai 120 euro più diritti di prevendita e commissioni.

Salgono così a sei le date di Gilmour in Italia, che superano addirittura le quattro a settembre alla Royal Albert Hall di Londra.

«Il Circo Massimo per l’occasione sarà allestito a teatro [...] per cui saranno disponibili solo posti a sedere in platea e tribuna. [...]» si legge sul sito di Live Nation, che organizza il concerto. Anche Bruce Springsteen si esibirà al Circo Massimo a luglio. 

Star della musica americana contro la pirateria, la legge va cambiata

Anche negli Stati Uniti le star della musica sono preoccupate per la pirateria e stanno cercando di cambiare la legge esistente. Il punto su cui si concentrano le critiche è principalmente la responsabilità delle compagnie su Internet, che ora sono protette se i loro utenti condividono illegalmente del contenuto online.

Questo, secondo l’industria musicale, ha permesso alle società tecnologiche di fare profitti a spese loro. La legge, Digital Millennium Copyright Act, risale infatti al 1998 e secondo la Recording Industry Association of America questo la rende «antiquata». L’onere, infatti, al momento ricade sugli artisti che devono controllare che nessuno «rubi» la loro musica, e questo favorisce chi la utilizza illegalmente.

Artisti come Katy Perry, Christina Aguilera e Bryan Adams hanno firmato una lettera che spiega come «nel momento in cui viene rimosso un link ne nascono molti altri». Questo, continuano, minaccia le carriere nascenti dei musicisti che non riescono a ottenere il giusto riconoscimento economico per il loro lavoro.

La legge, quindi, «ha permesso alle grandi società tecnologiche di crescere e generare grandi profitti permettendo agli utenti di tenere in tasca, in uno smartphone, praticamente qualsiasi canzone sia mai stata registrata e questo diminuisce gli introiti di autori di canzoni e artisti».

La Internet Association, che comprende giganti come Facebook, Google, Amazon e Twitter, ha invece dichiarato che i servizi online danno agli artisti una piattaforma per farsi conoscere. Il Copyright Office americano ha comunque annunciato che a dicembre la legge sarà rivista.

Prezzi dei biglietti sempre più cari, anche per il secondary ticketing

Aumentano, negli anni, i prezzi dei biglietti ma potrebbero crescere ancora di più. Lo spiega Stefano Rizzato sulla Stampa, riprendendo le parole del ceo di Live Nation Michael Rapino. Nel 2015 sono stati venduti 530 milioni di biglietti con ricavi molto alti per gli artisti, con prezzi saliti da 36 a 55 euro dal 2008 per vedere Vasco Rossi in concerto dal prato di uno stadio. Springsteen ha visto salire i prezzi del prato dai 45 euro del 2012 ai 55 del 2013 e fino agli 85 per le due date italiane di luglio, meno che nel resto d’Europa come ha fatto notare al quotidiano il promoter Claudio Trotta.

«Rispetto al valore del nostro denaro e ai redditi medi, sì: credo che in Italia i prezzi dei concerti siano estremamente alti e non accessibili a tutti. E mi preoccupa che una multinazionale come Live Nation faccia passare il messaggio opposto. In prospettiva, già nel 2018 o 2019, rischiamo che la musica dal vivo diventi per davvero un bene di lusso». Il problema principale, continua Trotta, è però quello del secondary ticketing, che sulla questione ha fatto anche un esposto in procura

Francoforte diventa la capitale della musica

Saranno consegnati stasera a Francoforte i premi PRG Live Entertainment Award per festeggiare il meglio della musica dal vivo nell’area germanofona. Fra i candidati ci sono grandi nomi come AC/DC e U2 con i loro concerti negli stadi e nelle arene in Germania e Austria.

Anche Assomusica con il suo presidente Vincenzo Spera è stata invitata a presenziare alla cerimonia ma non è l’unico evento importante per il network europeo: «Siamo stati anche invitati al ricevimento di presentazione del nuovo board di BDV, associazione tedesca che raccoglie i più grossi organizzatori in Germania con più di 300 associati. Questo invito è molto importante per noi in funzione di un rapporto avanzato con il presidente della loro associazione per la costruzione di un network europeo» spiega Spera.

Le manifestazioni sono collegate alla Musikmesse, forse la maggiore fiera sulle tecnologie e le attrezzature per il mondo dello spettacolo che vede la città invasa dalla musica, ci sono trenta location con più di 50 concerti. La fiera sarà aperta da giovedì a domenica.

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