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L’appello per la legge sulla musica dal vivo su Tv Sorrisi e canzoni

L’appello per la legge sulla musica dal vivo promosso da Assomusica è anche su Tv Sorrisi e canzoni. Lorenzo di Palma, autore del pezzo, inizia con l’attacco proprio dell’appello: «Coltiviamo emozioni in un terreno arido, dove leggi ottocentesche non consentono un'adeguata legislazione per lo sviluppo della musica e della creatività».

L’articolo continua spiegando che cosa si chiede ai legislatori nell’appello, prima di concludere con alcuni dei nomi che hanno già firmato e con il link a cui firmare. Qui si può leggere l’articolo completo.

Rilevazioni indipendenti per l’audience radiofonica, il primo obiettivo di Tavolo Editori Radio

Dall’anno prossimo anche l’audience radiofonica potrebbe essere rilevata in modo «oggettivo e imparziale»: è l’obiettivo della società Tavolo Editori Radio, che comprende emittenti pubbliche, private, commerciali e associazioni di radio locali, il cui consiglio di amministrazione si è riunito ieri per la prima volta, come riportato da Fabio Grattagliano sul Sole 24 ore.

«Dopo diversi tentativi siamo riusciti a far nascere un organismo che è davvero rappresentativo di tutte le differenti anime della radiofonia. Un media che oltre a essere il più antico mezzo di comunicazione di massa, dimostra una capacità di flessibilità e presenza che non ha eguali» ha detto Nicola Sinisi, direttore di radio Rai e neo presidente del Tavolo Editori Radio.

Le informazioni saranno raccolte da una società, scelta con un bando, che si occuperà delle indagini di mercato seguendo anche i nuovi mezzi. La differenza principale è che le radio non saranno più clienti di un istituto di ricerca ma proprietarie delle ricerche.

Il Secolo XIX riprende l'appello di Assomusica

Anche il quotidiano Il Secolo XIX ha ripreso l'appello di Assomusica per arrivare a una legge sulla musica dal vivo. Scrive Renato Tortarolo: "L’appello è accorato. Rilanciamo la musica dal vivo. Le firme sono generose. A volte inaspettate. Comunque, De Gregori, Verdone, Baglioni, Morandi, Antonio Cassano, Gigi D’Alessio, Arbore, David Zard, Alberto Barbera, Sabrina Impacciatore, Francesco Bruni, sceneggiatore di“Montalbano”eDanieleVicari, regista di “Diaz”. E arriveranno scrittori,facce tv, atleti, stilisti, studentesse, impiegate, docenti universitari.

Insomma, un parterre trasversale per chiedere al governo una legge che non faccia più figli e figliastri,discriminando essenzialmente musicisti pop,jazz,folk e di svariate discipline che all’estero, partendo dall’Europa, sono molto più tutelati. A far fare un salto di qualità alla battaglia, è Vincenzo Spera, 63 anni, genovese d’adozione, nume tutelare dalla metà dei ’70 di tutto ciò che si è mosso nei concerti dal vivo in Liguria".

 

Riprende poi i numeri dei concerti degli ultimi anni "Nel 2015 abbiamo speso 260 milioni e mezzo ai botteghini di concerti, abbiamo fatto alzare le presenze a quasi7milioni e chiesto quasi 4.000 spettacoli. Considerando che questi dati valgono per Assomusica, che a sua volta compra e vende show per 500 milioni di euro, e che il comparto complessivo della musica in Italia vale 4 miliardi di euro, l’appello va a toccare un nervo scoperto". 

 

Come cambia la sicurezza ai festival dopo gli attentati terroristici

Dopo gli attacchi terroristici degli ultimi mesi, soprattutto quelli al Bataclan di Parigi il 13 novembre scorso, la sicurezza ai festival è cambiata. Frank Keller, presidente della Kel Executive Services, che si occupa anche del festival Coachella, spiega i suoi metodi al mensile Billboard: «Per ogni evento preparo un progetto che può incorporare un sistema di telecamere a circuito chiuso, guardie di sicurezza, pattuglie canine, veicoli, biciclette, torri, droni, elicotteri e altra tecnologia. Tutti questi progetti sono preparati in base alla location, al genere del concerto e alla quantità di pubblico».

Le cose erano già cambiate dopo l’11 settembre: «Da allora ci sono più partnership fra la sicurezza privata e le forze dell’ordine. Incoraggiamo anche la filosofia del “Se vedi qualcosa dì qualcosa”».

La musica dal vivo abbassa lo stress secondo un nuovo studio

Assistere a un concerto musicale può ridurre lo stress, compresi i livelli di cortisolo. Lo spiega uno studio dell’Imperial College di Londra sul magazine medico Public Health. Altri studi, spiegano i ricercatori, avevano già dimostrato come ascoltare la musica abbia un effetto benefico sugli ormoni dello stress, ma è la prima volta che un esperimento del genere viene effettuato fuori dal laboratorio.

Sono stati infatti interpellati 117 volontari, alcuni fruitori abituali della musica live, altri no, che hanno assistito a due concerti, della stessa durata e con la stessa musica, del compositore Eric Whitacre. I livelli di stress sono stati misurati prima della performance e poi durante l’intervallo.

I livelli di cortisolo sono diminuiti, spiegano i ricercatori, indipendentemente dall’abitudine o meno dei partecipanti di assistere a un concerto, ma anche della loro età e altri parametri. «C’è una risposta universale alla partecipazione a un concerto fra i membri del pubblico» è la conclusione. Servono, aggiungono i ricercatori, altri studi per capire, in particolare, se questa risposta avviene anche durante concerti di altro genere, compreso l’heavy metal.

 

Nuovi talenti per il live, la situazione in UK

Anche nel Regno Unito i fondi governativi per la musica dal vivo subiscono tagli sempre maggiori e questo ha un peso particolare per i giovani che vogliono cominciare una carriera in questo mondo. David O’Keefe della National Foundation for Youth Music spiega la situazione sul magazine IQ Index: «Due decenni fa, ben prima che il termine “misure di austerità” fosse ampiamente diffuso, i giovani che volevano impegnare la loro vita nella musica potevano anche impegnare i loro soldi per comprare un amplificatore o per affittare un furgone e andare a un concerto non pagato. Da queste origini umili sono emersi molti talenti, grazie anche ai sussidi governativi all’inizio del loro sviluppo musicale». Oggi questo non è più possibile e spesso, continua O’Keefe, non lo è neanche affidarsi all’aiuto dei genitori. Anche per questo esiste la fondazione Youth Music.

«Ogni anno portiamo 75 mila giovani in un viaggio che li aiuta a sviluppare il loro potenziale musicale e a sostenere la loro fiducia e stima in se stessi. Anche l’industria musicale dal vivo può aiutarci ad aiutare questi giovani per esempio diventando nostro partner nell’organizzare un festival musicale o un tour, o anche sostenendo la nostra iniziativa Give a gig». Letteralmente «Regala uno spettacolo», Give a gig permette di aiutare un musicista in erba a organizzare un concerto con fondi oppure offrendo gratuitamente una location. Una situazione, insomma, da cui si può trarre spunto.

Commissione europea, servono nuove leggi per semplificare l'Iva

Il sistema dell’Iva va cambiato secondo il progetto promosso dalla Commissione europea per ridurre le frodi e soprattutto sostenere il commercio e l’economia digitale. La differenza fra l’Iva prevista e quella raccolta negli Stati membri nel 2013 era stata infatti di 170 miliardi di euro, 50 dei quali persi a causa delle frodi ogni anno.

Il sistema esistente è troppo frammentario, creando oneri fiscali eccessivi per le piccole e medie imprese. Serve, sul breve termine, un aggiornamento delle tariffe e delle opzioni per dare maggiore flessibilità agli Stati membri ma anche una semplificazione delle regole per l’e-commerce nell’ambito del Digital Single Market. La stima della Commissione europea è di una riduzione dell’80 per cento all’anno sulle frodi.

Nel 2017 dovrebbe invece arrivare la proposta per una sola Iva per tutta la zona euro.

 

Federmusica e Agis analizzano la situazione della lirica e propongono la Federazione dello spettacolo dal vivo

Federmusica e Agis hanno analizzato la situazione della lirica, presentando un quaderno intitolato La lirica e la musica sommerse. Rapporto sulle Istituzioni liriche e musicali al di là delle fondazioni lirico-sinfoniche. Da questo emerge che nel 2014 1.2 milioni di spettatori hanno assistito a 7.500 recite. Sono stati analizzati modelli giuridici di gestione, organizzazione, tipologie contrattuali di lavoro, risultati economico-finanziari e strategie di promozione.

I dati, secondo Agis, presentano un quadro positivo delle realtà esaminate, caratterizzate da una gestione economico-finanziaria in equilibrio e bilanci sani, e da strutture dotate di organizzazioni snelle e funzionali. 

Durante la presentazione del quaderno le due istituzioni hanno proposto la formazione di una «Federazione dello spettacolo dal vivo per avere una voce unitaria nel rapporto con le istituzioni», come ha spiegato il presidente dell’Agis Carlo Fontana.

 

 

Bryan Adams cancella un concerto contro una legge illiberale

Dopo Bruce Springsteen, anche Bryan Adams ha deciso di cancellare una tappa del suo show, previsto in Mississippi, a causa di una legge illiberale che prevede che qualsiasi impiegato possa rifiutarsi di servire una persona omosessuale o transgender appellandosi alla propria «libertà religiosa», soprattutto in caso di richiesta di registrazione di un matrimonio fra persone dello stesso sesso: «Voglio usare la mia voce per essere solidale con i miei amici della comunità LGBT per alzare la voce contro questa legge fortemente discriminatoria. Speriamo che il Mississippi torni in carreggiata e io possa così tornare a esibirmi per i miei tanti fan. Aspetto con ansia quel giorno» ha scritto Bryan Adams sul suo sito.

Bruce Springsteen aveva cancellato un concerto in North Carolina proprio domenica scorsa per una legge che permette alle persone della comunità LGBT di utilizzare solo alcuni bagni pubblici, ricordando così le leggi discriminatorie contro la comunità afro-americana in forza prima del 1963. Springsteen è stato appoggiato da buona parte dei suoi fan mentre altri lo hanno addirittura tacciato di bullismo

L'appello di Assomusica per una legge sulla musica dal vivo anche su Repubblica.it

L'appello di Assomusica per una legge sulla musica dal vivo è stato ripreso anche da Repubblica.it.

"Assomusica lancia un appello a Parlamento e Istituzioni: una nuova normativa per disciplinare e rilanciare il settore. Con un occhio all'export e all'internazionalizzazione. "Siamo fermi all'Ottocento". Tante le adesioni tra gli artisti italiani" si legge sul sito del quotidiano. Qui potete leggere l'intero articolo

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