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Rombi e violini la metropolitana diventa musica

Nel disco di Francesco Giannico un viaggio sonoro lungo tutto il percorso della linea B
L’IDEA
I rumori della città in viaggio, accompagnati da chitarre, pianoforte e violini, in una contaminazione di suggestioni elettroacustiche tese a raccontare il paesaggio sonoro della città. Era proprio un ritratto cittadino quello che aveva in mente Francesco Giannico, coordinatore Archivio Italiano dei Paesaggi
Sonori, quando ha composto "Metrophony", trasformando in musica i rumori della metropolitana romana, lungo l'intero percorso delle linee B e B1. Una serie di registrazioni effettuate dall'artista il 6 agosto 2013, è così diventata un disco, appena pubblicato dall'etichetta americana Time Released Sound. «Trovavo interessante documentare come un paesaggio all'apparenza estremamente dinamico, ad esempio una corsa in metropolitana spiega Giannico sia invece profondamente statico dal punto di vista sonoro». Così è nato il progetto. Fatto di note e rumori appunto, ma anche di foto e video per l'ulteriore possibile sviluppo di un'installazione da proporre ai musei di arte contemporanea. Obiettivo, promuovere il concetto di paesaggio sonoro, rendendolo accessibile ai non addetti ai lavori. E fornire
nuovi strumenti di percezione della città. «Non è una riflessione accademica, ma artistica sulla biodiversità sonora urbana che va sparendo giorno dopo giorno. Siamo immersi nella noia auditiva».
Le sonorità della metro corrono, dunque, a farsi partitura. E "scultura". Il cd è stato realizzato anche in versione deluxe, costruita con il materiale trovato nella metropolitana stessa, tra carte di caramelle, giornali e biglietti usati. Un audiomonumento a Roma, che vuole essere pure mappatura tura delle sue comunità. «Ora vorrei lavorare sui parchi, a partire da quello degli Acquedotti».

fonte: Il Messaggero