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Bagarinaggio truffaldino, 7 denunciati

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SCANDIANO. Vasco, Ligabue, Fiorella Mannoia, Fedez, Tiziano Ferro, ma anche artisti internazionali come Adele, David Gilmour, Justin Bieber e Florence and Machine. Vendevano biglietti per i concerti di questi artisti e si stavano attivando per mettere in moto la rivendita dei tagliandi per il tanto atteso concerto per i 40 anni di carriera di Vasco Rossi al Modena Park, i sette truffatori che avevano organizzato un articolato sistema di bagarinaggio online utilizzando conti Postepay intestati a pensionati o a persone indigenti. Un sistema tramite il quale i tagliandi venivano poi venduti a cifre altissime: dal prezzo originale di 58 euro, raggiungevano persino i 600.

Un giro ora scoperto e smantellato dalla Compagnia dei carabinieri di Carpi (Modena), guidati dal capitano Alessandro Iacovelli, che hanno denunciato sette persone, tre delle quali residenti a Scandiano.

Tutto è partito alla fine dello scorso maggio, quando un 30enne carpigiano, ritenuto il capo del sistema, ha denunciato ai militari lo smarrimento, per la terza volta di seguito, della sua tessera sim. Un comportamento sospetto, spesso messo in atto per sfuggire ai controlli, che ha allertato i carabinieri. I quali, dalle indagini, hanno potuto scoprire che dietro la denuncia di smarrimento si sviluppava invece un’organizzazione complessa che acquistava da persone indigenti le sim telefoniche e convinceva questi soggetti ad aprire conti correnti Postepay. I truffatori pagavano ai pensionati importi dai 150 ai 200 euro per l’apertura del conto. Su questi conti correnti venivano accreditati i prezzi dei biglietti dei concerti che venivano rivenduti attraverso il “deep web”, ovvero una “camera oscura”: una piattaforma non indicizzata che contiene miliardi di voci, su cui si trovano numerosi circuiti secondari tramite i quali è possibile acquistare numerosissimi tagliandi.

Da un lato, quindi, questo sistema si occupava di bagarinaggio online vendendo biglietti in cambio di soldi accreditati sui conti Postepay. Dall’altro, una volta incassati i soldi, i biglietti venivano recapitati all’acquirente, oppure i truffatori sparivano nel nulla.

Il sistema informatico era composto da una rete fittissima e spesso indecifrabile, che comprendeva un provider tra i monti del Caucaso, in Russia. E i sette hanno agito ben oltre i confini nazionali, vendendo biglietti in Spagna, Portogallo, Andorra e Germania.

 

 

Per questo i carabinieri ora hanno denunciato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa informatica e al riciclaggio il carpigiano 30enne, tre uomini di Scandiano di 28, 52 e 33 anni, un 57enne di Fiorano e due donne di Bari, di 31 e 32 anni.

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