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Sessismo nell'industria musicale, in UK le donne si sentono discriminate

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  • Pubblicato in Attualità

L’industria della musica live nel Regno Unito soffre della piaga del sessismo. Secondo il rapporto della Fondazione PRS Women Make Music, più di tre quarti delle donne che lavorano nel campo hanno detto di aver subito episodi del genere.

L’associazione, che vuole aumentare la sensibilità sull’argomento, ha rilevato che anche molte creative si sono sentite categorizzate, come performer piuttosto che come autrici e produttrici o, addirittura, «come oggetti sessuali piuttosto che come artiste».

Vanessa Reed , dirigente dell’organizzazione, ha detto «Lo scopo della fondazione è di permettere a compositrici e autrici di realizzare il loro potenziale». Solo il 16 per cento delle commissioni finanziate coinvolgevano donne a livello di creativi, nel 2011, ha spiegato ancora Reed.

Una delle soluzioni, secondo il rapporto, è di aumentare la consapevolezza nell’industria musicale della necessità della partecipazione femminile.

«Questo rapporto chiede al governo, alle altre agenzie per i finanziamenti e a partner nell’industria di lavorare con noi per il nostro obiettivo, aiutando e investendo nelle buone pratiche e in azioni positive, promuovendo anche modelli per la generazione futura e migliorando le condizioni di lavoro per le donne».

Finora sono state 157 le artiste ad aver ricevuto borse per più di 522 mila sterline.