La band italiana Soviet Soviet deportata dagli Stati Uniti per problemi di visto
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La band italiana Soviet Soviet è stata incarcerata negli Stati Uniti e poi deportata in quanto “immigrati illegali”.
Il trio viaggiava nel Paese per partecipare al festival texano South by Southwest, ma invece di chiedere un visto avevano valutato, insieme alla loro casa discografica americana, che fosse sufficiente il modulo Esta per i turisti. La partecipazione al festival, infatti, doveva essere solo promozionale e senza pagamento.
In un comunicato, i membri della band hanno fatto sapere di essere stati interrogati e di aver rimandato gli agenti anche alla casa discografica, senza successo. Hanno poi passato la notte in prigione. «Ci hanno scattato foto segnaletiche, confiscato i cellulari senza poter contattare le nostre famiglie. Siamo stati ammanettati e portati in prigione, dove siamo stati portati come se fossimo tre criminali».
Il giorno dopo, continua la dichiarazione, i tre sono stati nuovamente perquisiti e riportati all’ufficio doganale, dove hanno aspettato il volo di ritorno, scortati fino all’aereo dopo che erano stati restituiti loro gli effetti personali».
Lo stesso festival SXSW ha inserito una clausola nel contratto delle band che partecipano dicendo che «sarà notificato alle autorità per l’immigrazione» qualsiasi partecipazione di un artista straniero a un altro evento.