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Diritti d'autore, in USA anche Universal revoca il mandato a ASCAP e BMI

- Vacilla pericolosamente, negli Stati Uniti, il duopolio storico di ASCAP e BMI, le due società di "collecting" (corrispondenti sostanzialmente a ciò che in Italia è la SIAE) che rispettivamente dal 1914 e dal 1939 rappresentano su scala nazionale gli interessi di autori, compositori ed editori musicali nelle trattative con gli utilizzatori dei loro repertori. Dopo che Sony/ATV ha scelto di negoziare direttamente con Pandora i diritti di diffusione sulla Web radio del suo catalogo e di quello della assorbita EMI Music Publishing (strappando un incremento del 25 per cento nelle royalty, secondo fonti uffficiose), Universal Music Publishing ha deciso di seguire l'esempio di BMG Chrysalis notificando alle due società la sua decisione di non fare più affidamento sui loro servizi per quanto riguarda licenze e royalty nel settore digitale.

Il presidente e amministratore delegato delle edizioni Universal Zach Horowitz ha motivato la decisione con gli accordi vincolanti che sia ASCAP che BMI hanno stipulato con il Dipartimento di Giustizia americano, e che a suo modo pregiudicano la possibilità di ottenere condizioni favorevoli dai servizi digitali. "Al fine di garantire che i nostri autori vengano adeguatamente ricompensati", ha spiegato, "crediamo che l'approccio migliore, per noi, consista nel negoziare direttamente con tali servizi". Con ASCAP, ha precisato, la cessione del mandato sarà effettiva a partire dal 1° luglio 2013, mentre "con BMI stiamo ancora elaborando la data effettiva".

fonte: www.rockol.it

Ultima modifica ilDomenica, 17 Febbraio 2013 07:48
Idea Grafica di Giorgio Papallo.