Portogallo, una piattaforma per la musica potrebbe aiutare gli scambi internazionali
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L’assenza di un qualche tipo di piattaforma di scambio in campo musicale è un serio handicap. Così, almeno, la pensa l’associazione portoghese AMAEI, Associazione di musicisti, artisti ed editori indipendenti, che per rimediare ha deciso di lanciare il database Why Portugal, che comprende moltissime informazioni su agenzie, manager, location, festival, promoter, etichette discografiche: insomma, un elenco il più completo possibile per tutto quello che riguarda la musica del Paese.
Lo scopo, secondo quanto ha raccontato ad IQ il vicepresidente di AMAEI Nuno Saraiva, è di promuovere la musica portoghese a livello internazionale. «Why Portugal non riguarda solo la musica indipendente ma l’intero ecosistema musicale in Portogallo, vuole raccogliere tutti gli attori interessati nel raggiungere i mercati internazionali o lavorare in Portogallo con artisti internazionali».
L’ispirazione per questo network è arrivata da omologhi come Brasil Music Exchange o Don’t panic! We’re from Poland. Il Portogallo, continua Saraiva, ha una popolazione di soli 10 milioni ma il numero di chi segue festival e concerti arriva a 3 milioni. Ogni estate, inoltre, sono circa 300 i festival in tutto il Paese.
«La nostra speranza è che il concetto di Why si possa esportare, potremmo avere presto un Why Spain, Why Italy o Why Belgium, o perché no un Why Europe».
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