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Assomusica Roma

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Petizione UK: 'Chi abita vicino a un locale non si lamenti del rumore'

In molti, specie nelle grandi città, ricorderanno i comitati di quartiere anti-rumore, libere associazioni di cittadini il più delle volte concretizzatesi sotto forma di gruppi di pressione pronti a dare battaglia perché la propria zona di residenza non ospiti spettacoli di musica dal vivo: attive in praticamente tutti i centri urbani (italiani e non) particolarmente estesi, negli ultimi anni realtà del genere sono riuscite a far parlare di sé non solo in sede di consigli comunali, ma anche sulle testate internazionali, come - ad esempio - quando portarono il promoter tricolore di Bruce Springsteen Claudio Trotta a rischiare una condanna a trenta giorni di carcere per il bis fuori ordinanza di 22 minuti che il Boss tenne allo stadio Meazza di San Siro il 25 giugno 2008.

Nel Regno Unito una petizione presentata sul sito ufficiale del governo - che ha già raccolto in pochi giorni oltre 18mila adesioni - si propone di neutralizzare i comitati antirumore impedendo a chi acquisti un'abitazione (o ne prenda in affitto una) nelle vicinanze di una venue per musica dal vivo di presentare esposti alle autorità lamentandosi per il rumore.

Il destinatario, nello specifico, è il dipartimento dello Sviluppo, dell'Alimentazione e degli Affari Agricoli: il promotore dell'iniziativa, Aidan James Stevens, chiede in sostanza che - per il bene del panorama musicale nazionale, "comparto chiave dell'esportazione britannica", ai nuovi inquilini di zone nelle quali siano già presenti da tempo realtà consolidate sul fronte degli spettacoli musicali dal vivo venga di fatto inibito il diritto a presentare lamentele presso le autorità competenti.

"E' estremamente deleterio per la nostra industria dell'intrattenimento, specie riguardo a quella che coinvolge i più giovani, che i locali per musica dal vivo vengano fatti chiudere in seguito a esposti del vicinato", si legge nella petizione, che si chiude con una richiesta precisa: "Chiunque voglia acquistare o affittare una proprietà nelle vicinanze di un locale di musica dal vivo sia tenuto a sottoscrivere un accordo che abbia valore legale nel quale acconsenta a perdere il diritti di lamentarsi per il rumore proveniente dalla venue presente in prossimità della proprietà stessa. Chiunque non desideri venire disturbato da qualcosa che faccia parte della comunità da molto tempo prima del suo arrivo, in primo luogo non dovrebbe trasferircisi".

fonte: rockol.it

Daniele Silvestri, i Queen e Pink: la colonna sonora del lancio di Samantha Cristoforetti

Cinque canzoni per far passare il tempo e “caricarsi” negli ultimi minuti prima del lancio. Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts partiranno verso la Stazione Spaziale Internazionale alle 22.01 di domenica, ma saranno seduti nella Soyuz senza nulla da fare già 30 minuti prima. Nell’attesa, l’astronauta italiana ha selezionato alcuni brani che saranno diffusi all’interno della capsula, una playlist che ha pubblicato anche su Spotify.
 
Le #Launchpadsongs di Samantha
Le cinque #Launchpadsongs, le canzoni della piattaforma di lancio, non sono state scelte a caso. L’astronauta dell’Esa e dell’Asi ha individuato dei titoli e dei testi che, in qualche modo, possano essere ricollegati allo spazio o al momento della partenza verso le stelle. Il primo è “December, 1963 (Oh, What a Night)”, di Frankie Valli and The Four Seasons: la notte di Samantha, in effetti, sarà davvero speciale. Poi si passerà a “We are ready”, cioè “siamo pronti”, canzone del 1986 dei Boston.  
 
Daniele Silvestri, i Queen e Pink
Il terzo brano sarà “Salirò” di Daniele Silvestri e il motivo per cui è stato scelto è decisamente evidente. Chiarissimo anche il motivo per cui ha selezionato la quarta canzone: “Don’t Stop me Now”, “Non fermatemi adesso” dei Queen. Infine, si chiuderà con Pink e la sua “Get the Party Started”, cioè “Che la festa abbia inizio”. A quel punto sarà il momento di ballare sul serio: mancheranno pochi minuti al conto alla rovescia e alla partenza per lo spazio. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Silvestri-i-Queen-e-Pink-la-colonna-sonora-del-lancio-di-Samantha-Cristoforetti-83eafb47-1093-4a59-924f-0037fee5c4b2.html#sthash.d71xnYpx.dpuf

Cinque canzoni per far passare il tempo e “caricarsi” negli ultimi minuti prima del lancio. Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts partiranno verso la Stazione Spaziale Internazionale alle 22.01 di domenica, ma saranno seduti nella Soyuz senza nulla da fare già 30 minuti prima. Nell’attesa, l’astronauta italiana ha selezionato alcuni brani che saranno diffusi all’interno della capsula, una playlist che ha pubblicato anche su Spotify. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Silvestri-i-Queen-e-Pink-la-colonna-sonora-del-lancio-di-Samantha-Cristoforetti-83eafb47-1093-4a59-924f-0037fee5c4b2.html#sthash.GJOKBjpR.dpuf
Cinque canzoni per far passare il tempo e “caricarsi” negli ultimi minuti prima del lancio. Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts partiranno verso la Stazione Spaziale Internazionale alle 22.01 di domenica, ma saranno seduti nella Soyuz senza nulla da fare già 30 minuti prima. Nell’attesa, l’astronauta italiana ha selezionato alcuni brani che saranno diffusi all’interno della capsula, una playlist che ha pubblicato anche su Spotify. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Silvestri-i-Queen-e-Pink-la-colonna-sonora-del-lancio-di-Samantha-Cristoforetti-83eafb47-1093-4a59-924f-0037fee5c4b2.html#sthash.GJOKBjpR.dpuf
Cinque canzoni per far passare il tempo e “caricarsi” negli ultimi minuti prima del lancio. Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts partiranno verso la Stazione Spaziale Internazionale alle 22.01 di domenica, ma saranno seduti nella Soyuz senza nulla da fare già 30 minuti prima. Nell’attesa, l’astronauta italiana ha selezionato alcuni brani che saranno diffusi all’interno della capsula, una playlist che ha pubblicato anche su Spotify. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Silvestri-i-Queen-e-Pink-la-colonna-sonora-del-lancio-di-Samantha-Cristoforetti-83eafb47-1093-4a59-924f-0037fee5c4b2.html#sthash.GJOKBjpR.dpuf
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Cinque canzoni per far passare il tempo e “caricarsi” negli ultimi minuti prima del lancio. Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts partiranno verso la Stazione Spaziale Internazionale alle 22.01 di domenica, ma saranno seduti nella Soyuz senza nulla da fare già 30 minuti prima. Nell’attesa, l’astronauta italiana ha selezionato alcuni brani che saranno diffusi all’interno della capsula, una playlist che ha pubblicato anche su Spotify. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Daniele-Silvestri-i-Queen-e-Pink-la-colonna-sonora-del-lancio-di-Samantha-Cristoforetti-83eafb47-1093-4a59-924f-0037fee5c4b2.html#sthash.GJOKBjpR.dpuf
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Sicurezza sul lavoro: sottoscritto accordo quadro Inail-Assomusica

È stato sottoscritto a Roma il 30 ottobre 2014 l'accordo quadro di collaborazione tra Inail e Assomusica (Associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal Vivo) finalizzato a promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro degli operatori che svolgono la loro attività nel settore dell'organizzazione e produzione di spettacoli musicali dal vivo.

Nel contesto del recente decreto interministeriale del 22 luglio 2014 elaborato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il Ministero della Salute (G.U. 8 agosto 2014), contenente le disposizioni che si applicano "agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento delle relative attività", Inail e Assomusica avviano una cooperazione sinergica per promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro. La collaborazione intende sviluppare attività e progetti volti alla riduzione sistematica degli eventi infortunistici nel comparto degli spettacoli di musica dal vivo, di particolare interesse anche in considerazione dei gravi incidenti lavorativi registrati.

Le attività da avviare nell'ambito dell'accordo quadro prevedono la definizione di piani operativi in grado di incidere sui livelli di salute e sicurezza dei lavoratori e la realizzazione di iniziative formative e informative. È inoltre prevista l'elaborazione di Linee di Indirizzo per l'implementazione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza, finalizzate ad assicurare il miglioramento continuo delle condizioni di salute e sicurezza, durante la realizzazione di spettacoli musicali pubblici, oltre allo sviluppo e alla sperimentazione di buone pratiche per l'organizzazione del lavoro del settore.

Inail e Assomusica si impegnano a coinvolgere le rispettive risorse professionali e tecniche ed a rendere disponibile il proprio patrimonio di conoscenze per la realizzazione delle iniziative progettuali previste.

In allegato il testo completo dell'accordo.

A ROBERTO VECCHIONI IL “PREMIO VITTORIO DE SICA” PER LA MUSICA POPOLARE CONTEMPORANEA (d’intesa con ASSOMUSICA)

A ROBERTO VECCHIONI

IL “PREMIO VITTORIO DE SICA”

PER LA MUSICA POPOLARE CONTEMPORANEA

(d’intesa con ASSOMUSICA)

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

05-11-2014. Roberto Vecchioni ha ricevuto questo pomeriggio a Roma, nel Salone Pietro da Cortona, Galleria Nazionale di Arte Antica presso Palazzo Barberini il “Premio Vittorio De Sica per la Musica Popolare Contemporanea”.

Dallo scorso anno, il “Premio Vittorio De Sica” viene assegnato anche per la Musica Popolare Contemporanea su indicazione di “Assomusica (Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo)” e del suo Presidente Vincenzo Spera, in accordo con il Presidente dell'Accademia del Cinema Italiano, Gian Luigi Rondi, e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

“Siamo grati al Presidente Rondi, sostenitore della proposta, per il grande impegno profuso – sottolinea il Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera - Roberto Vecchioni, oltre che per la sua splendida carriera, è la chiara espressione di un artista trasversale tra musica, letteratura e cultura”.

Questa la motivazione del riconoscimento al cantautore: “Per l’importanza che dai Sessanta in poi è riuscito a far assumere alla musica popolare italiana prima con i suoi testi per le canzoni di altri poi con le sue stesse bellissime canzoni premiate dovunque, anche a Sanremo”.

 

“I riconoscimenti di chi ha fatto arte sul campo mi sono molto graditi – commenta Roberto Vecchioni - Ecco perché è per me un onore vero e particolare ricevere il Premio De Sica”.

 

Sito ufficiale: www.assomusica.org

Comunicazione Assomusica:

Daniele Mignardi Promopressagency

info@danielemignardi.it - Tel. 06.32651758

Musica dal vivo in Italia: parlano Spera (Assomusica) e Sangiorgi (MEI)

Probabilmente, parafrasando Cormac McCarthy, l'Italia non è un paese per musicisti - anche se Milano, secondo una ricerca condotta dall'irlandese Busking Project, è risultata, insieme a Sidney, una delle migliori città al mondo per fare busking, ma andando a consultare i dati riferiti dalla SIAE in una corposa relazione pubblicata all'inizio dell'estate lo stato delle musica dal vivo, nello Stivale, è più vitale che mai: nel 2013, quando la congiuntura aveva già cominciato a mordere, la "musica leggera" - come chiama la Società di Autori e Editori i generi ascrivibili all'ambito rock, pop e hip hop - aveva fatto segnare, rispetto all'anno precedente, un incremento del +32,17%, muovendo un volume d'affari pari a 293 milioni e 517mila euro in soli dodici mesi. Si potrebbe dire: merito, più dell'attenzione del pubblico, dell'offerta: a far segnare in dato record in termini di incassi, per il 2013, non a caso è stato il concerto di Bruce Springsteen del 3 giugno allo stadio Mezza di San Siro, a Milano. Una star internazionale - e, come lui, ce ne sono tante - che possono vantare una fan base fedele e devota, che non si fa spaventare da un prezzo del biglietto leggermente più alto rispetto allo standard delle produzioni internazionali medio-grandi.

Però, avevamo già osservato, un dato se possibile ancora più interessante era stato dato alla voce "concertini", che nel termine vagamente passé dell'ente indica quegli spettacoli musicali dal vivo di "carattere accessorio" e che non svolgano "funzione di principale richiamo per la clientela" dei locali: in buona sostanza, quella miriade di micro-eventi, che nella maggior parte dei casi ha per protagonisti dilettanti o semi-professionisti, che in (quasi) tutte le regione affolla (quasi) ogni sera pub, bar, piccoli club e spazi ricreativi. Alla voce "volume d'affari" mosso dal comparto la cifra indicata corrisponde a 299 milioni e 882mila euro, che - euro più, euro meno - significa 3 milioni e 650mila euro in più rispetto al comparto "maggiore" e istituzionalizzato. Che - è vero - corrisponde essenzialmente a quando speso dal pubblico al bar durante le serate, ma che pure rappresenta una fetta di mercato affatto trascurabile.

Una realtà più diffusa e sfaccettata, sicuramente meno rappresentata, che però rappresenta una fetta di mercato tutt'altro che trascurabile. In Inghilterra se ne erano accorti già due anni fa, quando il governo britannico varò il Live Music Act, che aveva deburocratizzato il sistema dei live minori concedendo ai locali con affluenza inferiore alle 200 unità di ospitare spettacoli senza l'obbligo di chiedere permessi. E in Italia?

A muoversi su questo fronte, poco più di un anno fa, fu l'architetto - e ex assessore comunale milanese - Stefano Boeri, che in una lettera indirizzata all'allora ministro a Turismo e Beni Culturali Massimo Bray propose un provvedimento simile a quello emanato dal parlamento britannico: il senato diede un primo assenso alla proposta, che - però - si arenò con l'avvicendamento di Matteo Renzi a Enrico Letta a Palazzo Chigi e la conseguente riformulazione della squadra di governo (con Dario Franceschini subentrato allo stesso Bray).

La situazione, insomma, è rimasta invariata.

"Con Boeri c'era un ottimo feeling, avevamo una prospettiva comune: poi il progetto ha subito una battuta d'arresto con l'avvicendamento al ministero", spiega Vincenzo Spera, presidente di Assomusica: "Avevamo proposto alla SIAE la creazione di un fondo per la musica dal vivo, per il quale eravamo pronti a metterci in gioco con un finanziamento annuo tra i 700 e gli 800mila euro, ma la nostra istanza non è stata accolta". Il vero problema, però, pare essere un altro: "Una volta i grandi gruppi nascevano dal vivo, i dischi per le major venivano dopo", continua Spera, "Al panorama musica italiano, al momento, manca ricambio generazionale: i grandi artisti che richiamano grandi folle sono rimasti quelli di due generazioni fa. Senza la possibilità di coltivare un vivaio di musicisti su una dimensione live più ridotta in grado, un domani, di prenderne il posto, la scena dal vivo italiana, con gli anni, è destinata a scomparire. O per lo meno a rimanere marginale rispetto a quella straniera. Occorre creare una crescita proporzionale di artisti che creino sviluppo". E non solo: "I DJ non sono considerati musica dal vivo ma - in Italia - rientrano nel novero degli spettacoli da ballo: inserire anche il panorama clubbing in quello live potrebbe favorire il ricambio generazionale e l'interazione tra artisti. Lo status quo, è bene specificarlo, è dato da disposizioni fiscali che svantaggiano questo tipo di esibizioni: ma l'economia del live crea ricchezza, e va considerata non come 'interna' o come problema di una singola azienda".

"Dati come questi non fanno altro che confermare quello che noi sosteniamo da anni, cioè che - in Italia - sette eventi su dieci siano da ascrivere all'ambito totalmente indipendente": con Giordano Sangiorgi, patron del MEI da anni impegnato nella promozione delle realtà più marginali rispetto a quelli frequentati da major e media, si sfonda una porta aperta. "E' a questi territori - i 'concertini', come li chiama la SIAE - che dobbiamo guardare per veder nascere la musica del futuro. E' questo il settore trainante del comparto. In qualsiasi altro ambito si sarebbero attuate delle politiche di sistema, soprattutto per interagire con le istituzione e guadagnere 'peso' politicamente: alla musica, però, manca questo passaggio". Perché quello che serve, secondo Sangiorgi, sono "facilitazioni negli adempimenti burocratici e piccoli interventi a costo zero che incentivino il settore", anche se pare sia più facile a dirsi che a farsi. E si ritorna alla questione Boeri: "I decreti al proposito, firmati dal governo Letta, ci sono, ma il passaggio di consegne a Renzi e il conseguente cambio di squadra di governo, con tutto ciò che ne consegue, ha impedito di farli diventare attuativi. Adesso è finito nella mani del ministro Boschi. Alla quale abbiamo già scritto, ma...". La sponda, per Sangiorgi, non può e non deve essere solo istituzionale: "I privati devono capire che questo settore merita più attenzione. E che va coltivato. Ci sono tanti locali che possono trarne profitto giovando alla crescita della scena musicale nazionale, a patto che ci credano davvero. Perché, se dovessi consigliare a un gestore di un club di dedicarsi alla musica dal vivo, gli direi di farlo solo se decidesse di fare di questa scelta una caratteristica distintiva e strutturale della propria attività. Tanti invece scelgono di avere un gruppo che suona nella speranza di attirare più pubblico e vendere più birre: in quel caso, raccomando caldamente di lasciare perdere. Per il bene di tutti...". C'è poi una questione prettamente geografica da considerare: sia per quanto riguarda gli eventi principali (quelli raggruppati alla voce leggera) che secondari (i "concertini") a fare la parte del leone è il nord, e più precisamente la Lombardia. E il dato è confermato non solo dai dati della SIAE - dove la regione che ha per capoluogo Milano fa registrare i valori in assoluto più alti sia in termini di affluenza, incassi e volume d'affari nella "leggera" che in termini di mero volume d'affari per i concertini - ma anche da quelli di Assomusica, l'associazioni di categoria degli impresari italiani, che nel prospetto riferito al 2013 riporta stime più o meno identiche.

Prendendo in considerazione i concerti con affluenza inferiore alle 5000 persone - caratura che esclude i mega eventi all'aperto e negli stadio - si scopre che, in termini di mero incasso, la Lombardia assorbe quasi un terzo del totale fatto segnare su tutto il territorio italiano, com Milano punta di diamante in testa alla classifica di numero spettacoli annuali - 845, contro i soli 237 della seconda in graduatoria, Firenze. Tendenza confermata anche allargando il quadro: il nord Italia, da solo, richiama a sé il 70% degli ingressi del totale nazionale, e il 65% degli spettacoli tenuti su suolo italiano in tutto il 2013.

"Crediamo molto nella cultura meridionale, stiamo dedicando grande impegno a sviluppare le attività live al Sud, anche se la predominanza del nord ha ragioni innanzitutto geografiche, con una maggiore vicinanza agli itinerario dei tour europei", osserva Vicenzo Spera: "Il grosso problema del meridione, però, riguarda le infrastrutture: la mancanza di venue adatte penalizza notevolmente il territorio. E poi andrebbe praticata una politica dei prezzi diversa da quella del nord". Una possibile soluzione? "Sfruttare i progetti - e i fondi - europei per creare centri polifunzionali interregionali che sappiano aggregare diverse realtà a creare sinergie tra generi. Delle strutture da intendere come sedi a 360 gradi da dedicare allo spettacolo".

Più o meno dello stesso avviso è Sangiorgi: "Disparità tra nord e sud c'è sempre stata, e ce ne sarà sempre, un po' per ragioni logistiche ma soprattutto per una questione culturale. E' vero, però, che il primo problema è rappresentato dalla mancanza di spazi: una possibile soluzione potrebbe essere quella di intervenire con interventi strutturali a livello locale".

fonte: rockol.it

27 ottobre 2014: PRESENTAZIONE BANDO INNOVACULTURA

Giovedì 27 ottobre 2014 dalle ore 10 alle 12 si svolgerà l'incontro di presentazione del Bando Innovacultura - Sostegno all'innovazione dell'offerta culturale lombarda attraverso prodotti e servizi forniti dalle imprese Culturali e Creative, a cura della Regione Lombardia, Sistema Camerale lombardo e Fondazione Cariplo.

Corea Sud, cede una grata durante un concerto: 16 morti

SEUL - Almeno sedici morti e nove feriti gravi. Questo il bilancio della tragedia in Corea del sud, nella città di Seongnam, dove durante un concerto pop una grata d'areazione su cui si trovava parte del pubblico ha ceduto facendo precipitare molte persone nel vuoto.

Le vittime avevano un'età compresa tra i venti e i quarant'anni, facevano parte delle circa settecento persone venute al concerto delle 4minute, band femminile molto popolare in Asia. Molte si erano fermate ad ascoltarle direttamente dopo il lavoro. Ignare di quanto stava succedendo, le artiste della band hanno continuato a esibirsi anche dopo l'incidente.
Parecchie persone erano "in piedi sulla grata per vedere meglio, ma questa è crollata sotto il loro peso" ha spiegato un portavoce dei vigili del fuoco, accorsi sul luogo per soccorrere i feriti. Le vittime accertate per ora sono sedici, ma i soccorritori hanno chiarito che il bilancio può aggravarsi perché le condizioni di alcuni feriti sono gravissime. Secondo le tv locali, a cadere da oltre dieci metri di altezza sono state almeno 25 persone, precipitate in un'area di parcheggio sotterranea. Riprese amatoriali ottenute dall'emittente Ytn hanno mostrato spettatori sotto shock radunati intorno alla grata crollata.

22 ottobre 2014: IL RUOLO DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO SICUREZZA PER ESERCENTI E CITTADINI

Il prossimo 22 ottobre dalle ore 9.00, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, si svolgerà il Convegno dal titolo "Il ruolo della Commissione di Vgilanza sui locali di pubblico spettacolo", organizzato dalla Prefettura di Roma e dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.

Il Convegno sarà un'importante occasione per approfondire, alla presenza delle Autorità e di rappresentanti delle istituzioni competenti, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, le principali attività della Commissione di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

In allegato la bozza del programma.

 

15 ottobre 2014: Giornata di informativa generale e di orientamento sul nuovo decreto ministeriale per le attività dello spettacolo dal vivo

Su indicazione del MiBACT, unitamente ai dirigenti/funzionari di settore, il Dott. Marcello Minuti e la Dott.ssa Angela Tibaldi, partners di Struttura S.r.l., che procederanno alla illustrazione del nuovo provvedimento con una specifica fase riservata ai quesiti e alle richieste di chiarimento.

I lavori, dopo l’apertura da parte del Presidente dell’AGIS Prof. Carlo Fontana e l’intervento di saluto del Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo Dott. Salvatore Nastasi, saranno articolati in due sessioni, coordinati e moderati dai componenti l’Ufficio di Presidenza AGIS per lo spettacolo dal vivo:

la mattina dalle ore 10 alle ore 14 dedicata esclusivamente alla illustrazione del provvedimento
il pomeriggio con uno spazio specifico dedicato alla formulazione di richieste e quesiti interpretativi, con precedenza ai quesiti che perverranno prima del 15 ottobre p.v.. 

 

Per ragioni tecniche e per consentire la più ampia partecipazione, i lavori saranno trasmessi in collegamento streaming sul sito www.agisweb.it, (sito on-line da lunedì 13 ottobre p.v.), o all’indirizzo www.ermaproduction.it/dmspettacolodalvivo .

Sempre ai fini organizzativi si invitano quanti interessati a seguire l’iniziativa presso la sede della Presidenza Nazionale AGIS, a confermare la partecipazione (ufficiomusicadanza@agisweb.it; ufficioteatro@agisweb.it) entro la mattina di lunedì 13 ottobre p.v.. 

 

13 e 14 ottobre 2014: Seminario sul mercato del lavoro e sui principali cambiamenti per lo spettacolo dal vivo.

Il seminario, promosso, su iniziativa della Federdanza, dalle Associazioni dello spettacolo dal vivo aderenti all’AGIS, ha gli obiettivi di tracciare il quadro generale dei cambiamenti del mercato del lavoro, dallo statuto dei lavoratori ad oggi, con particolare attenzione agli istituti più pertinenti allo spettacolo dal vivo (contratti a termine, contratti intermittenti, contratti di apprendistato), anche alla luce della recente riforma del “Job Acts”; di approfondire le questioni dell’ASpI e mini ASPpI; di verificare lo stato di attuazione delle leggi, di valutare le prospettive di riforma in vista del d.d.l. delega in discussione attualmente al Senato e di cercare, inoltre, di dare risposte concrete alle problematiche degli operatori dello spettacolo dal vivo sulle materie affrontate. 

In allegato il programma completo

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