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Ecco gli argomenti trattati da Assomusica all'Ipa

Assomusica è stata fra i promotori e i partecipanti all’incontro IPA, riservato ai professionisti del mondo musicale e a margine dell’ILMC, durante il quale il presidente  Vincenzo Spera ha spiegato alcune delle iniziative più interessanti nel campo della comunicazione e degli scambi a livello europeo.

1-ELMA (European Live Music Association), fondata insieme alla tedesca bdv e alla greca MESO, oltre a Root Music, inglese, e Common Creation della Repubblica Ceca, è nata per dare voce al settore della musica dal vivo a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Mira a collegare esperti e stakeholder di associazioni, organizzazioni private e dedicate all’istruzione, ma anche a dare maggior risalto a Paesi nel bacino del Mediterraneo e dell’est europeo.

Durante la conferenza sono stati identificati obiettivi di breve termine, dai 3 ai 12 mesi dopo l’incontro: organizzare un think tank di produttori di musica dal vivo e professionisti, identificare i bisogni del mercato in vari Paesi europei, realizzare mappe delle attività dei business di musica live nei vari Paesi d’Europa e creare circuiti per sviluppare i nuovi talenti. Dai 12 ai 36 mesi seguenti, invece, ELMA continuerà a migliorare la mobilità fra i confini, gli scambi e le opportunità di business fra gli stakeholder, oltre a fornire uno strumento di networking ai Paesi europei che al momento non hanno sindacati o associazioni a sostegno. Molto importante resta l’influenza a livello di politiche europee.

2-La seconda iniziativa presentata è il NIMPE (Network for internationalisation of music producers in Europe), progetto cofinanziato da Creative Europe in risposta alle difficoltà incontrate da piccole case di produzione al momento di esportare i loro prodotti. Gli obiettivi strategici comprendono anche fornire ai produttori musicali informazioni e strumenti pratici, incoraggiare la conoscenza del pubblico nei confronti della musica da Paesi diversi e creare un network internazionale di produttori, tecnici e stakeholder per rafforzare la dimensione affaristica nel campo della musica dal vivo.

La conclusione dei rappresentanti delle varie organizzazioni intervenute hanno riguardato la necessità di continuare la discussione anche dopo IPA. Una particolare importanza è stata data alla collaborazione fra organizzazioni che hanno intrapreso iniziative simili nei rispettivi territori.

Torna, insieme al Midem, il Midemlab. I consigli degli esperti

Torna insieme al Midem anche il Midemlab, una gara fra startup che sarà giudicata da una giuria di esperti. Ne faranno parte quest’anno anche TC Pan, CEO e fondatore di Ultimate Music China, e Cecil Kleine, di The Next Web (TNW). Innovazione è una delle parole chiave, secondo quanto spiegato dai giurati, ma non solo.

«Uno dei modi migliori per emergere è creare valore, sia per gli utenti che per l’industria, fare qualcosa che non sia “anche io” e infine la chiave è la scalabilità. Piccolo e di nicchia è una cosa carina, ma se non è scalabile significa molto poco», ha spiegato TC Pan.

La tecnologia, ha continuato il giudice, dovrebbe aiutare a ottenere una maggiore automatizzazione rispetto al lavoro ripetitivo, permettendo all’industria di concentrarsi sugli aspetti creativi. Cecil Kleine ha aggiunto: «La musica deve essere resa più democratica. Ci sono molti artisti in tutto il mondo e stiamo solo grattando la superficie per quanto riguarda il consumo della musica.

Riguardo alla startup che potrebbe essere utile al momento nel mondo musicale, Kleine ha spiegato: «Gli smartphone hanno spinto molto l’innovazione, soprattutto riguardo alla musica e al modo di ascoltarla, scoprirla e acquistarla. Sarei interessato a esplorare il modo in cui le macchine possono imparare a creare musica».

 

Google trascinato nelle controversie sul secondary ticketing

Le inchieste sul secondary ticketing nel Regno Unito sembrano aver coinvolto anche Google, che avrebbe accettato pagamenti per la pubblicità da siti che vendono biglietti in modo fraudolento. L’accusa è emersa durante una delle sedute del comitato del Parlamento britannico per Cultura, Media e Sport che al momento sta intervistando attori nel settore.

Secondo quanto emerso, molti siti incriminati violano le politiche di Google AdWords ma spendono 15 sterline per ogni click in modo da apparire in cima alle ricerche.

La sessione era relativa ai biglietti per il musical Hamilton: sul sito Viagogo erano stati venduti alcuni tagliandi non esistenti. Google di recente ha acconsentito a non accettare pubblicità di aziende che offrono musica e film offerti in modo illegale.

Un portavoce di Google ha commentato alla rivista IQ che «Abbiamo una serie di regole molto rigide che regolano le pubblicità che sono permesse o meno su Google. Non permettiamo quelle che sono fraudolente e quando scopriamo delle pubblicità che violano le nostre politiche ci muoviamo in modo rapido».

Secondo l’associazione FanFair, i risultati che compaiono sui motori di ricerca sono spesso dominati dai siti di secondary ticketing, mentre agenzie primarie che non hanno il budget dei siti secondari maggiori fanno fatica a ottenere visibilità.

Alcuni promoter rimangono con il 30 per cento di profitto sui costi del biglietto, riuscendo quindi a pagare solo 1 sterlina per click, mentre i siti di rivendita che guadagnano 500 sterline a biglietto possono arrivare anche a 10 sterline per click.

 

Secondary ticketing, Viagogo "snobba" il Parlamento britannico

I parlamentari britannici hanno criticato Viagogo per non aver partecipato con alcun rappresentante alla sessione sull’abuso nel mercato dei biglietti, organizzata dal Comitato Cultura Media e sport. «È decisamente una delusione che Viagogo abbia deciso di non mandare un rappresentante nonostante abbiano un ufficio in Cannon Street [a Londra]», ha detto il portavoce Damian Collins.

L’incontro è stato incentrato sulle azioni che il governo britannico dovrebbe intraprendere contro il bagarinaggio, con rappresentanti di See Tickets e Kilimanjaro Live, il manager di Ed Sheeran Stuart Camp, il giornalista del Daily Record  Mark McGivern e Clair Turnham, del gruppo Victims of Viagogo. A novembre un incontro precedente aveva visto la partecipazione di Ticketmaster, eBay/StubHub e del professor Michael Waterson.

Secondo quanto riportato dal quotidiano The Guardian, Viagogo aveva fatto sapere ai parlamentari con un’email che non avrebbe partecipato, in un momento in cui è stata colpita da varie cause in tutta Europa e da un’investigazione dell’autorità britannica per la concorrenza.

Frode nel mercato secondario, 29enne condannato a sei anni di carcere

Un 29enne residente in Ohio è stato condannato a 79 mesi di prigione, più di sei anni, per una frode perpetrata sul mercato secondario. Daniel Mercede dovrà anche pagare una multa di più di 424 mila dollari per aver acquistato biglietti per centinaia di migliaia di dollari e averli rivenduti, il tutto avendo usato carte di credito rubate.

L’uomo ha guadagnato più di 3 milioni di dollari con la sua «operazione», acquistando sul sito Scorebig e rivendendo su Stubhub, fra il 2014 e il 2016. È stato utilizzato in modo illegale anche un servizio di bitcoin, valuta digitale.

Le star della musica in lutto per gli attacchi di Londra

Anche il mondo della musica ha partecipato al lutto per le vittime degli attacchi a Londra, di fronte al Parlamento e sul ponte di Westminster.

Katy Perry ha scelto una serie di emoticon, compresi cuori, faccine piangenti e il segno della pace, per mandare via Twitter «un po’ di amore americano alla Gran Bretagna». Anche Nicki Minaj ha pregato per la protezione di tutti i londinesi. «Odio sentire queste notizie tristi. Mando le mie condoglianze alle famiglie delle vittime».

Il britannico Niall Horan ha commentato: «Penso a Londra, stamattina, da Los Angeles. Restate al sicuro!». Boy George ha invece scritto: «Tristezza per chi è stato colpito nell’attacco terroristico a Londra. Vorrei essere arrabbiato ma ho solo il cuore spezzato. Più polizia, più sicurezza. Più occhi». Altre condoglianze sono arrivate da Ellie Goulding, Pink e LeAnn Rimes.

Sole 24 ore: Grazie alla musica viaggiatori in aumento del 6 per cento

Tutti pazzi per la musica, che si tratti di rock, jazz o melodramma. Tutti pronti a fare le valigie, che sia per andare all'Olimpico di Roma ad ascoltare gli U2 o alla Fenice di Venezia per Mozart. Il turismo musicale è una nicchia sempre più interessante del mercato della ricettività, anche in coincidenza con la crescita costante del business dei concerti in Italia, attestatosi l'anno scorso sui 315 milioni. 

Secondo Assomusica, l'associazione dei promoter, nel 2015 - ultimo anno per il quale sono disponibili rilevazioni - il numero di spettatori provenienti da altre regioni rispetto a quelle che ospitavano un concerto è cresciuto del 6 per cento sull'anno precedente. A fronte del pubblico totale dei concerti (6,1 milioni di ingressi), il 31.4 per cento degli spettatori arrivava da fuori regione e, oltre la soglia dei 200 chilometri di distanza da casa, ha pernottato. Il 2.7 per cento arrivava addirittura dall'estero. 

La piazza più aperta al turismo musicale è Verona, con l'Arena che vende fuori regione il 62 per cento dei suoi posti a sedere e un significativo 3.2 per cento all'estero. Non male anche Torino, grazie al Pala Alpitour: 31 per cento di pubblico da fuori regione, 2.5 per cento dall'estero. Milano, capitale della musica dal vivo, vede arrivare da fuori regione il 28.1 per cento e dall'estero il 2.6 per cento degli spettatori. Performance in linea con quella di Roma (28.7 da fuori regione e 2.8 dall'estero), mentre piazza decisamente più local è Napoli, con un 26 per cento di pubblico da fuori regione e solo l'1 per cento da fuori Italia. "Gli eventi live - secondo il presidente di Assomusica Vincenzo Spera - generano un indotto molto importante sul fronte della ricettività e dei trasporti. Si cresce e si può continuare a crescere". Da uno studio di Unioncamere, in un'analisi dei segmenti con maggiori prospettive di crescita emerge proprio il turismo musicale, evidenziando la nicchia relativa ai festival ed eventi musicali (quasi il 44 per cento del totale) seguita a ruota da "folklore e tradizioni popolari" (41 per cento del campione). Per quanto riguarda la musica pop basti pensare che nel solo Regno Unito il mercato è stimato in 2 miliardi di sterline secondo l'ente del turismo Visit Britain.

Nel 2017 in Italia per ora sono 45 i "grandi concerti" pop previsti, cioè quelli che prevedono incassi ad almeno sei zeri, fra i quali spiccano Guns n' Roses, Coldplay, Radiohead, Depeche Mode e U2. Fra gli appuntamenti dell'estate che intercettano turisti con un alto tasso di internazionalizzazione si segnalano Umbria Jazz e Lucca Summer Festival, kermesse organizzata da D'Alessandro & Galli che quest'anno festeggerà il ventennale. I numeri sono di tutto riguardo: Ipsos stima in 12 milioni l'impatto dell'evento sull'economia locale. "C'è grandissima attenzione - spiega il patron Mimmo D'Alessandro - soprattutto da parte del pubblico di lingua inglese che in Toscana è di casa. L'edizione di quest'anno avrà un taglio ancora più internazionale".

Francesco Prisco 

Ansa.it: Continua crescita streaming,+30% nel 2016

Dopo il risultato del 2015 con un 21% di incremento, il 2016, secondo i dati Deloitte per FIMI, conferma la stabilità del mercato discografico con un +0,4% e 149 milioni di fatturato, con lo streaming in continua corsa, cd e download in calo, vinile che sale. Il 54% del mercato italiano resta tutt'ora appannaggio del prodotto fisico, con il segmento album e il repertorio italiano a prevalere.

Nella top 20 annuale dei dischi più venduti, 17 sono italiani. Lo streaming musicale registra +30% e sono i ricavi dagli abbonamenti a crescere maggiormente, con quasi il 40% in più sul 2015. Gli abbonamenti hanno generato oltre 35 milioni di euro e rappresentano il 51% del segmento digitale. Lo streaming video cresce del 4% mentre i ricavi dall'ad-supported audio salgono del 30%.

Rispetto al 2015, il segmento fisico scende dell'8% così come il download (-24%). Forte trend positivo per il vinile, con quasi 10 milioni di ricavi, una crescita del 52% e una quota di mercato che in tre anni è passata dal 3 al 6%.

Gran Bretagna, arriva la guida anti-secondary ticketing per i consumatori

 La FanFair Alliance britannica, in prima linea nella difesa dei consumatori anche contro il secondary ticketing, ha pubblicato una guida per spiegare ai fan come funzioni il processo di acquistare un biglietto.

Vengono forniti dieci consigli, compresi quelli di iscriversi alle mailing list degli artisti e, soprattutto, di imparare a riconoscere le rivendite secondarie da quelle primarie.

Il lavoro di FanFair è stato apprezzato da artisti come Ed Sheeran, Mumford & Sons, Mark Knopfler e Ed O’Brien dei Radiohead, tutti impegnati contro il bagarinaggio. Gli artisti hanno spiegato che diffonderanno la guida tramite i loro social media. «Nessuno vuole che le prime dieci file di un proprio concerto siano piene di super ricchi che magari non sono neanche interessati alla musica».

Una guida simile era già stata pubblicata da FanFair a ottobre, dedicata questa volta ai manager.

Morto Chuck Berry, le reazioni delle star

Le star hanno reagito alla notizia della morte di Chuck Berry. La leggenda del rock ’n’ roll aveva 90 anni ed è stata la polizia a trovarlo senza vita nella sua casa di St. Charles County, in Missouri.

Fra i messaggi di condoglianze, arrivati quasi tutti via Twitter, c’è quello degli amministratori del patrimonio di John Lennon, che aveva duettato con Berry durante un programma televisivo nel 1972: «Se dovessi dare al rock ‘n’ roll un altro nome, potresti chiamarlo Chuck Berry». Keith Richards ha voluto ricordare che «una delle mie luci si è spenta», mentre Stephen King ha commentato: «La morte di Chuck Berry mi spezza il cuore, ma 90 anni non sono male per un rocker».

Bruce Springsteen ha invece scritto: «Chuck Berry è stato il più grande professionista e chitarrista del rock, e il più grande autore che sia mai nato». Anche Mick Jagger ha ceduto alla malinconia, spiegando: «Sono molto triste nell’apprendere della morte di Chuck Berry. Voglio ringraziarlo per tutta la musica con cui ci ha ispirati. Ha illuminato i nostri anni dell’adolescenza e ha dato vita ai nostri sogni di essere musicisti e performer. Le sue parole brillavano al di sopra delle altre e hanno gettato una strana luce sul sogno americano. Chuck, eri incredibile e la tua musica resterà dentro di noi per sempre».

Uscirà postumo l’album che Berry stava preparando, intitolato Chuck e dedicato alla moglie, Themetta, sposata 68 anni fa.

 

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