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I Lord britannici chiedono un emendamento sul secondary ticketing

I Lord si sono schierati contro il governo britannico nel campo del secondary ticketing. Una votazione nella Camera consultiva del Parlamento britannico ha infatti chiesto nuove leggi che regolamentino la materia, a differenza di quanto previsto dal governo e chiesto anche dal rapporto Waterson.

Siti come Seatwave, Get Me In!, StubHub e Viagogo dovrebbero essere obbligati a fornire anche il numero di prenotazione e altre condizioni per la rivendita del biglietto. I siti secondari sono già obbligati a segnare sul biglietto il prezzo originale. L’emendamento passerà alla Camera dei Comuni ad aprile, che potrà approvarla o respingerla.

Gruppi come la FanFair Alliance sono a favore dell’emendamento: «La rivendita di biglietti resta completamente priva di trasparenza. È il solo mercato online su cui agli acquirenti non è data l’identità dei venditori. Porta a cattive pratiche, o alla peggio alla frode», ha spiegato il presidente Adam Webb. L’emendamento, quindi, permetterebbe di assicurarsi che il biglietto esista davvero.

Musica registrata, gli introiti da streaming superano il 50 per cento negli USA

Per la prima volta, gli introiti dello streaming hanno superato il 50 per cento rispetto al resto della musica registrata. Lo ha rivelato la Recording Industry Association of America.

Gli incassi da Spotify, Apple Music e simili, anche grazie a un aumento di più del 100 per cento degli abbonamenti a pagamento, sono arrivati a 3.9 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Nel 2015 la percentuale di introiti dallo streaming si era fermata al 34 per cento.

A soffrirne maggiormente sono stati, in percentuale, i download, diminuiti del 22 per cento rispetto al 2016, mentre la vendita di cd è scesa del 16 per cento, arrivando a 1.7 miliardi di dollari.

Ansa.it: Morto Fausto Mesolella, storico membro degli Avion Travel

Una vita in musica, quella di Fausto Mesolella. Chitarrista, compositore, componente storico della Piccola Orchestra Avion Travel guidata da Peppe Servillo con cui vinse a Sanremo nel 2000, è morto oggi a Caserta. Un malore lo ha stroncato all'improvviso a 64 anni, la maggior parte dei quali passati con l'inseparabile chitarra, presa in mano per la prima volta a 12 anni, come racconta la sua biografia. Oltre cinquant'anni di amore incondizionato. E ricambiato.

Diversi i gruppi in cui ha militato fin dall'adolescenza, dai Condor ai Coronilla Varia (scioltisi però dopo solo la seconda prova per litigi tra i componenti della band), passando per La Prima Pagina, per l'orchestra di Augusto Martelli nella prima metà degli anni Settanta e per il trio I Mediterranea. Ma il gruppo al quale rimarrà sempre e indissolubilmente legato è quello degli Avion Travel in cui è entrato all'inizio del 1986. Tanti i riconoscimenti che hanno ottenuto dalla critica, anche il grande pubblico ha saputo comunque apprezzarli e regalargli la vittoria a Sanremo grazie a "Sentimento". Ma Mesolella non è mai stato solo un musicista. Eclettico, potrebbe essere l'aggettivo che più lo identificava. Del resto, la musica per lui era un concetto che spaziava a 360 gradi. Si è dedicato, quindi, anche alla produzione di dischi di altri colleghi: il cantautore napoletano Alessio Bonomo, Giorgio Conte e Nada si sono affidati a lui all'inizio degli anni Duemila. Le collaborazioni sono state sempre fonte di stimoli per Mesolella: senza mai abbandonare gli Avion Travel, nel tempo ha trovato spazio per tanti progetti collaterali.

Ha scritto, tra i tanti, per Andrea Bocelli, Gian Maria Testa, Fiorella Mannoia, Tricarico, Maria Nazionale; ha lavorato con Samuele Bersani e Alessandro Mannarino, suonato con Gianna Nannini, duettato con Raiz, voce storica degli Almamegretta con cui ha vinto la Targa Tenco nel 2014 per gli album dialettali, è stato produttore artistico per i suoi Avion Travel e autore di colonne sonore per cinema e teatro (quella per il film "Lascia perdere Johnny!", con la regia di Fabrizio Bentivoglio, ispirato ad alcuni episodi della sua vita di musicista, gli valse il premio Morricone come miglior compositore all'Italia film festival di Roma. Ma sono molti i premi ricevuti). Tra i mille progetti, ha trovato anche il tempo - nel 2012 - per un album da chitarrista solista ("Suonerò Fino a Farti Fiorire"). La notizia della sua morte ha colto tutti di sorpresa. "Ciao @faustomesolella Sono allucinato. Com'è possibile?!? Ci incontreremo sicuramente nell'altra dimensione", scrive sui social Red Ronnie, il primo a rilanciare la notizia. Peppe Servillo si chiude nel silenzio: "Non posso parlare", taglia corto al telefono.

Startup musicali, Emoticast ottiene finanziamenti per 5 milioni di dollari

Nel mondo delle startup musicali avvengono a volte dei piccoli miracoli, come quello che è capitato a Emoticast. Basata nel Regno Unito, realizza delle GIF a ritmo di musica che possono essere scambiate fra i fan anche con un sms.

Ora, Emoticast ha annunciato un finanziamento di 5 milioni di dollari da parte di Sean Parker, fondatore di Napster, will.i.am dei Black Eyed Peas, David Guetta e altri grandi nomi nel mondo dell’intrattenimento.

L’applicazione utilizza piattaforme di messaggistica fra cui Facebook, Apple iMessage e Whatsapp, ma ha già avuto anche la partecipazione di star come Ed Sheeran e Bruno Mars per la realizzazione di nuovo materiale.

In Francia si riprende il mondo dei concerti dopo un calo nella prima metà del 2016

Il mondo dei concerti in Francia si è ripreso nella seconda metà del 2016 dopo un inizio di anno difficile, durante il quale secondo le stime sono stati persi 100-130 milioni di euro.

«L’impatto degli attacchi [al Bataclan e allo Stade de France] ha influenzato violentemente la partecipazione ai concerti fino al giugno 2016», ha spiegato il presidente di Prodiss, Luc Gaurichon, durante una conferenza dell’associazione dei promoter.

Anche la riapertura della AccorHotels Arena, da 20.300 posti, ha aiutato a raggiungere un record di 33 milioni di euro in tasse sui biglietti dei concerti.

Bob Dylan accetterà il Nobel ma non terrà un discorso

Bob Dylan ha fatto sapere che accetterà il Nobel per la letteratura che gli era stato assegnato lo scorso novembre e che lui aveva accettato a dicembre, facendo sapere che avrebbe ritirato il premio in primavera, in concomitanza con alcuni concerti a Stoccolma.

Sara Danius, segretaria permanente dell’Academy, ha confermato la notizia nel blog intitolandolo «Buone notizie riguardo a Dylan». Ha anche spiegato che il cantante non terrà alcun discorso ma ne manderà uno registrato in un secondo momento. I soldi del premio, circa 900 mila dollari, possono essere ricevuti solo dopo aver tenuto il discorso, anche se già Alice Munro nel 2013 aveva registrato il suo intervento.

A Perugia il convegno Diritti e doveri nella musica dell'era digitale

Si è tenuto a Perugia il convegno Diritti e doveri nella musica dell’era digitale, per chiarire responsabilità professionali e rivendicazioni di diritto, alla luce delle normative sul lavoro e dei cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie e dalle nuove modalità di fruizione della musica. Nello specifico, i temi che sono stati trattati hanno spaziato dal diritto d’autore alla regolamentazione professionale, dal sistema previdenziale ai meccanismi di distribuzione, e hanno suscitato l’interesse di una numerosa platea di addetti ai lavori e cittadini, testimoniando la necessità di chiarimenti e la curiosità suscitate dalle tematiche.

Aprendo i lavori, Deborah De Angelis, avvocato specializzato in diritto d’autore e presidente di A-Dj Roma, ha sottolineato l’importanza per gli artisti di essere consapevoli della normativa in materia di diritto d’autore e degli elementi giuridici e contrattuali. Nello specifico, De Angelis è anche attiva nella tutela della professione del dj attraverso l’associazione A-Dj, che offre consulenza e assistenza legale in ambiti come contrattualistica, previdenza e assistenza. Sulla stessa linea Maurizio Clemente, agente e produttore discografico ed editoriale, che ha riconosciuto la figura del dj come emblematica del mutamento nelle professioni legate alla musica e allo spettacolo: da semplice selezionatore di brani e intrattenitore, il dj è diventato un vero e proprio professionista, spesso coadiuvato da un team di esperti e catalizzatore di business importanti.

Alla luce di questi cambiamenti, sostiene Clemente, è indispensabile definire diritti e doveri legati alla professione, soprattutto nell’era del dominio del digitale. È questo un punto chiave anche per Marco Sanseverino: con la scuola di musica elettronica Recreative12 di cui è fondatore, Sanseverino porta avanti un percorso professionalizzante per dj e producer, finalizzato a legittimare i lavoratori del mondo della musica nelle loro competenze e nei loro diritti. «Questi sono temi che richiederebbero l’organizzazione di seminari», ha dichiarato Paolo Agoglia, avvocato e responsabile dell’ufficio legislativo Siae. «Sono ormai circa sei legislature che seguo lavori parlamentari per l’adozione di una grande legge sulla musica. Sono ventidue anni che si lavora per una legislazione sullo spettacolo dal vivo, che include musica, teatro, danza, prosa, cinema». La complessità delle questioni in campo è quindi conclamata e riconosciuta a livello nazionale. «Il vero problema sta a monte», afferma Alessandro Deledda, presidente della Consulta degli studenti del Conservatorio ‘Morlacchi’ di Perugia, musicista e compositore, editore e titolare dell’etichetta Delexy Records. «Il problema principale in Italia è questa “miopia” nella valorizzazione del settore culturale. Il jazz e la musica elettronica, che rappresentano a oggi un numero considerevole delle iscrizioni al conservatorio, non vengono adeguatamente legittimati in senso istituzionale. D’altra parte, non c’è una preparazione sufficiente sulla legislazione della musica: gli artisti hanno un importante bagaglio creativo, ma non sono pronti ad affrontare il proprio ambito professionale». In conclusione, l’avvocato Luigi Luccarini ha proposto un interessante spunto di riflessione sul confine tra campionamento e plagio, portando alcuni casi musicali e giudiziari come esempio e motivo di confronto.

«La materia è ampia e l’incontro di oggi ci conferma l’urgenza di chiarezza e aggiornamento. Stiamo già progettando un nuovo appuntamento in settembre, magari in forma di workshop o di seminario», ha concluso il presidente dell’associazione culturale St.Art Angela Giorgi, raccogliendo il suggerimento di Agoglia e ringraziando in questo senso anche l’ideatore dell’evento, Vincenzo Cerquiglini.

Il governo spagnolo taglia l'Iva sugli spettacoli culturali live

Il governo spagnolo ha deciso di tagliare l’Iva per scendere al 10 per cento sull’intrattenimento dal vivo e gli show culturali, compresi teatro, danza, circo e . Dal settembre 2012 l’Iva nel campo era al 21 per cento, dopo essere stata alzata dal Primo ministro Mariano Rajoy. Proprio lo stesso aveva promesso di riportarla a valori più bassi in campagna elettorale.

La Spagna aveva in precedenza l’Iva all’8 per cento sui prodotti culturali e l’aumento aveva avuto un effetto disastroso anche sulla vendita di biglietti, scesa del 27.51 per cento dal settembre 2012 all’estate 2013. Solo a febbraio i livelli erano tornati a una quota pre 2011.

La nuova norma, che dovrà essere approvata venerdì dal Parlamento, non comprende però cinema e musica registrata e questo ha causato polemiche.

L’annuncio del nuovo taglio è stato dato dal Ministro per la cultura, lo sport e l’istruzione Mendez de Vigo. Le Canarie, indipendenti rispetto al resto della Spagna, hanno una percentuale più bassa: a novembre l’Iva era stata infatti tagliata dal 7 al 3 per cento. 

Wall Street Journal, allarme nel rock: le star sono tutte alla soglia dei 70 anni

Prima David Bowie, poi Prince, Leonard Cohen, George Michael e ultimo in ordine di tempo Chuck Berry. Sono solo alcune delle star del rock scomparse nell'ultimo anno. Ma se il 2016 e' stato l'anno nero per la morte di celebrity, il futuro non sembra essere molto roseo. Lo scrive il Wall Street Journal il quale in un articolo parla del tramonto degli dei del rock visto che molti dei padri fondatori (sia uomini che donne) hanno raggiunto la soglia dei 70 anni, quindi la fine dell'era del rock and roll e' solo all'inizio.

Le conseguenze non saranno solo a livello di influenza sulla societa' ma anche e soprattutto a livello economico e non a caso l'industria discografica e' in allarme nel tentativo di lanciare nuovi idoli e di attrarre le nuove generazioni.

Secondo il Wsj nella classifica del 25 artisti che generano incassi record negli Stati Uniti, 19 hanno oltre 50 anni e in termini di concerti hanno generato un fatturato di quattro miliardi e mezzo di dollari l'anno scorso, tra questi ci sono Bruce Springsteen, 67 anni, i Guns N' Roses, con una media di 53 anni, Paul McCartney, 74 anni e i Rolling Stones, circa 73 anni in media.

Nella fascia 60-70 anni, al top degli incassi ci sono proprio i Rolling Stones che in 14 date l'anno scorso hanno generato 91 milioni di dollari. Al contrario, nella fascia 20-30 anni, Justin Bieber a confronto con Bruce Springsteen, nonostante si sia esibito in molti piu' concerti ha portato incassi inferiori del 40% rispetto a The Boss.

L'anno scorso in 76 concerti ha venduto biglietti pari a 268 milioni di dollari. Alla domanda quindi se le giovani rockstar possono colmare il vuoto che sara' lasciato dai miti del passato, la risposta non e' positiva. Alcuni dei motivi sono da ricercarsi nella molteplice offerta di intrattenimento, gusti piu' personalizzati, poco sostegno da parte delle case discografiche, il ruolo perso dalla radio di far diventare popolare un genere o un artista.

La Stampa.it: Facebook si dà alla musica per sfidare Spotify e YouTube

Facebook sta sempre più puntando sulla musica per sfidare Spotify e YouTube. Il più grande social network al mondo è alla ricerca di tre top executive esperti del settore musicale per lavorare al suo quartier generale americano.  

 Come si vede dal suo sito, il gruppo con sede a Menlo Park (California) sta cercando un «Label Music Business Development Lead», un «International Music Publishing Business Development Lead» e un «North America Music Publishing Business Development Lead». La prima figura professionale si occuperà della «strategia e dei negoziati con le etichette musicali» al fine di mettere a punto la migliore «struttura di licenze». La seconda farà la stessa cosa ma con editori musicali a livello internazionale e la terza con focus in Nord America. I candidati devono avere un’esperienza di almeno otto anni nel comparto.   

Se a tutto ciò si aggiunge la ricerca, terminata a metà mese, di un esperto legale delle licenze musicali, diventa chiaro come il gruppo guidato da Mark Zuckerberg abbia grandi aspirazioni musicali. D’altra parte lo scorso anno ha strappato a YouTube (controllata di Google, a sua volta parte della capogruppo Alphabet) Tamara Hrivnak, a capo dello sviluppo del business e delle partnership musicali. All’epoca la manager aveva commentato la sua assunzione dicendo che «Facebook non è altro che uno strumento per rendere il mondo più aperto e connesso; la musica può giocare un ruolo importante e sono entusiasta di unirmi a questo sforzo».  

Nel novembre 2016 Zuckerberg aveva iniziato la conference call a commento dei conti del terzo trimestre fiscale spiegando il lavoro in corso in Facebook per «mettere i video al primo posto» perché entro cinque anni secondo lui i video avranno la meglio su immagini e testo nelle condivisioni sui social. 

 

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