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L'arena del Visarno a Firenze si apre alla musica rock

 

Firenze apre l’arena del Visarno alla musica estiva. Con una capienza di 7100 posti, seconda in Italia dopo quella di Verona, l’arena-ippodromo diventerà un teatro permanente per tutta l’estate, iniziando il 5 giugno con una maratona di dj e terminando a settembre con il Wish Outdoor festival, un format dance olandese per il quale sono già stati prenotati più di tremila pacchetti turistici in città.

Alessandro Bellucci de Le nozze di Figaro ha spiegato al Corriere fiorentino che «puntiamo a ospitare 50 mila spettatori, di cui 10 mila figli di quel turismo musicale che reca in dono alla città dai 100 ai 150 euro a testa».

Arriveranno così i Duran Duran, Sting, i Massive Attack e Max Pezzali, ma anche il festival Gola gioconda e il villaggio sportivo in concomitanza con le Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Rapporto Waterson sul secondary ticketing in Gran Bretagna

 

Il rapporto sul secondary ticketing in Gran Bretagna, commissionato dal governo nell’ottobre 2015, è stato pubblicato, come ha riportato il sito IQ magazine, suscitando diverse reazioni all’interno del mercato. Michael Waterson, professore di economia alla Warwick University, ha segnalato nella sua Review di 227 pagine le raccomandazioni riguardo alla questione, facendo notare che mettere un tetto di prezzo non ha mai funzionato anche perché non si sa chi debba far rispettare il divieto, oltre al fatto che I venditori trovano sempre un modo per aggirarlo.

All’inizio del rapporto Waterson parla del mercato britannico, spiegando anche I metodi per tentare di bloccare la rivendita dei biglietti da parte dei venditori primari. In alcuni casi, gli acquirenti comprano più biglietti per rivenderne una parte come “investimento” per pagare i loro posti all’evento. Esistono anche piattaforme di secondary ticketing con più garanzie per il consumatore rispetto ai social media. Esistono alcuni benefici, secondo Waterson, ma I prezzi molto più alti sono un grande e controverso problema.

Fra le otto raccomandazioni di Waterson c’è l’importanza di un’investigazione a livello nazionale e anche di polizia per controllare che non vengano infranti I diritti dei consumatori stabiliti nel Consumer Rights Act e che le violazioni siano multate fino a cinquemila sterline l’una. Il governo, inoltre, dovrebbe considerare la possibilità di obbligare I rivenditori a dotarsi di licenze obbligatorie al di sopra di un certo numero di biglietti venduti se non saranno facilmente identificabili I gestori di queste aziende. Servono inoltre maggiori informazioni sui prezzi, possibilità di chiedere un rimborso e di conoscere il range di prezzo.

Raccomandazioni sono state rivolte anche ai rivenditori primari di biglietti, che devono considerare seriamente la possibilità che I biglietti siano acquistati in massa da persone che non hanno intenzione di partecipare all’evento. Un gruppo di 35 manager, agenti e promoter ha accolto le raccomandazioni chiarendo che «ai fan deve essere data la possibilità di comprare e scambiare I biglietti al prezzo stabilito in partenza. Il settore musicale ha un ruolo importante nel portare avanti il cambiamento e vogliamo impegnarci per lavorare con partner e promuovere pratiche a favore dei consumatori».

Stuart Galbraith, fondatore di Kilimanjaro Live, ha invece detto di essere deluso dalla conclusione del rapporto secondo cui I consumatori non devono essere protetti con una legge ad hoc. «Il secondary ticketing è illegale e impunito ma secondo Waterson l’industria si deve autoregolare». Galbraith, invece, sostiene la criminalizzazione del bagarinaggio. 

Dati e sorveglianza, ecco che cosa succede ai festival

 

La sorveglianza di massa sarà uno degli ospiti alla stagione dei festival in Gran Bretagna. Solo l’anno scorsa, riporta il sito Mashable, la polizia del Leicestershire ha scansionato I volti di 90 mila persone che partecipavano al festival Download, uno dei più importanti festival rock che si tiene a giugno a Donington Park, per controllare le liste dei criminali ricercati nel Paese. I partecipanti non erano stati però avvertiti dell’iniziativa, che ha scatenato I gruppi per la privacy e anche il frontman dei Muse Matt Bellamy.

Sembra che quest’anno non sia previsto questo tipo di sorveglianza, soprattutto per quanto riguarda il più famoso dei festival britannici, Glastonbury. Il sistema NeoFace, spiega la polizia, ha comunque aiutato negli ultimi mesi a risolvere molti casi in sospeso, permettendo di risparmiare il tempo necessario a controllare le foto segnaletiche manualmente.

Non è un sistema perfetto e ancora di più, spiegano gli oppositori, manca il consenso informato dei partecipanti. I dati, infatti, devono essere immagazzinati ma non è chiaro dove, per quanto, né se sono protetti in modo adeguato.

Un altro problema di privacy e dati riguarda I biglietti non trasferibili che richiedono una foto di chi li acquista: gli organizzatori, quindi, conoscono molti dati di chi sta per partecipare all’evento, viso compreso, prima ancora che inizi. All’evento, sia il wi-fi che le applicazioni usate possono permettere di accedere a dati personali. Inoltre, I festival possono anche offrire app ufficiali che permettono con ancora più facilità di raccogliere dati. A volte, I dati vengono trasferiti anche al di fuori dell’Unione europea. 

Biglietti falsi per più di 400 mila sterline, in prigione un rivenditore britannico

Un rivenditore di biglietti falsi è stato condannato nel Regno Unito a tre anni e mezzo di prigione. John Lupton ha venduto in tredici mesi, dal 2009 al 2010, biglietti per un valore di più di 600 mila sterline per concerti ed eventi sportivi, senza consegnarne per un valore di più di 430 mila. I clienti truffati che hanno chiesto un rimborso hanno rapidamente scoperto che le aziende non esistevano. Il 53enne è bandito fino al 2026 anche dalla possibilità di dirigere un’azienda. Secondo il London Evening Standard, comunque, Lupton non era il “cervello” dell’operazione ma il direttore delle compagnie coinvolte.

Multa di 31 mila sterline al festival di Glastonbury per incidente del 2014

Il festival di Glastonbury dovrà pagare una multa per 31 mila sterline per un incidente avvenuto nel 2014, quando una fogna utilizzata dall’evento si è rotta, riversando tonnellate di rifiuti nel fiume locale, il Whitelake, e uccidendo 42 pesci, comprese le trote marroni, una specie protetta.

Il giudice di Bristol Simon Cooper ha comunque specificato che l’organizzazione del festival è ottima e che l’analisi di quanto accaduto è stata portata avanti correttamente dopo l’evento. Il fondatore del festival Michael Eavis ha aggiunto: «Penso che ci abbiano ascoltati, non credo che fosse necessario arrivare a questo punto perché ci siamo dichiarati colpevoli. È stata un po’ una perdita di tempo. Avevamo fatto del nostro meglio una volta scoperta la perdita».

Ezio Bosso riceve da Vincenzo Spera il disco d’oro

Ezio Bosso ha ricevuto il disco d’oro a Genova, in occasione del suo concerto al Carlo Felice. È stato il presidente di Assomusica Vincenzo Spera a consegnare il premio al pianista e direttore d’orchestra per il suo album The 12th room, che raccoglie in due cd sette brani di repertorio pianistico, quattro inediti e la Sonata numero 1 in Sol Minore, composta da lui.

Bosso è al momento in tour in tutta Italia, fra le prossime tappe ci sono l’Auditorium Parco della musica a Roma, il 19 giugno, e il Teatro Romano di Verona, sold out il 22 giugno.

Led Zeppelin, Robert Plant rinuncia a un concerto benefico per il caso di plagio

Tempi duri per i Led Zeppelin, accusati di plagio per Stairway to heaven a quarant’anni dall’uscita del brano. È la band californiana Spirit a sostenere in tribunale che la canzone ha ripreso la loro Taurus, del 1968. I legali dei Led Zeppelin sostengono invece che le somiglianze vengono dal «terreno musicale comune, vecchio di secoli».

Robert Plant ha cancellato la sua presenza a un evento benefico a Londra per essere presente in tribunale, il 14 giugno, negli Stati Uniti. I legali della band hanno anche accusato gli Spirit di aver cercato di influenzare negativamente la giuria sostenendo che Robert Plant e Jimmy Page rifiutano di comparire, nonostante entrambi abbiano già confermato la loro presenza in tribunale.

Nel frattempo, però, il giudice non ha ammesso come prove testimonianze sull’uso di droghe da parte dei Led Zeppelin negli anni Settanta.

Ancora realtà virutale per Paul McCartney che si racconta in un documentario

Paul McCartney torna alla realtà virtuale: il baronetto parteciperà a un documentario in sei parti in concomitanza con l’uscita dell’album Pure McCartney, il 10 giugno. Diretta da Tony Kaye, la serie è stata girata a casa dell’ex Beatle, che racconta episodi della sua vita e mostra immagini mai viste.

Già alla fine del 2014, McCartney aveva offerto gratuitamente un’app realizzata con la realtà virtuale in cui il suo concerto a Candlestick Park, San Francisco, era rappresentato a 360 gradi.

Spotify, aumentano gli introiti ma anche le perdite

Gli introiti di Spotify sono saliti dell’81 per cento nel 2015, arrivando a 1.94 miliardi di euro, come riporta la rivista di spettacolo Variety, ma allo stesso tempo anche le perdite sono cresciute del 6.7 per cento, a 173 milioni di euro, a causa dell’aumento negli investimenti.

Dal 2008, quando è stato fondato, Spotify è cresciuto in maniera vertiginosa ma, continua Variety, i suoi margini di profitto devono ancora consolidarsi. I suoi sottoscrittori paganti, comunque, sono arrivati a 30 milioni a fronte di 89 milioni di utenti.

Inoltre, la compagnia allargherà anche il campo realizzando show originali in ambito musicale.

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