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Vip Magazine: Intervista al Presidente della bdv Jens Michow

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Si tratta di una rivoluzione nel mondo dell'intrattenimento live.

E' il presidente della bdv, Associazione federale tedesca per i promoter e per chi si occupa del mondo degli eventi, produttore esecutivo dei Live Entertainment Award (LEA), membro del Consiglio di supervisione dell'agenzia del governo federale Initiative Musik e professore di legge alla Music Academy di Monaco. Il Professor Jens Michow ha parlato con VIP-News delle sfide nel mercato musicale tedesco e dei suoi progetti futuri.

Professor Michow, quest'anno i LEA si svolgeranno per la dodicesima volta. Che cosa rende questo evento così speciale, per lei?

– I LEA sono l'incontro annuale fondamentale per tutta l'industria di lingua tedesca. E' una possibilità unica per mostrare al pubblico, ai media e alla politica che l'intrattenimento dal vivo gioca un ruolo fondamentale nel business della musica. E' la ragione principale per cui abbiamo fondato questo spettacolo e dopo molti anni, con così tanti dispiaceri, il mio entusiasmo non si è comunque mai fermato perché ogni volta mi riporta a bellissime memorie di quando promuovevo spettacoli e concerti.

I LEA sono anche una rivisitazione dell'anno precedente. Come riassumerebbe il 2016?

– E' stato l'anno più difficile per i promoter tedeschi. La cancellazione e terminazione di eventi per tempeste, fulmini e pioggie, e le misure necessarie per proteggere il pubblico dagli attacchi terroristici sono stati sfide enormi. Di conseguenza, sono saliti i costi assicurativi e quelli per difendersi dai pericoli, dover adeguare i festival a prova di tempo atmosferico li ha resi molto più costosi e ha fatto salire i prezzi dei biglietti. Per questa ragione alcuni dei maggiori festival tedeschi non sono andati esauriti velocemente come sempre. 

Secondo il sondaggio del 2015 Musikwirtschaftsstudie il mercato della musica tedesca ha ottenuto introiti totali per 11 miliardi di euro. Il valore lordo dell'intrattenimento live è stato di circa il 27 per cento. Può spiegare l'impatto di questo mercato?

– Il mercato musicale tedesco è, a livello mondiale, solo dietro a quelli americano e giapponese, incredibilmente prima dell Gran Bretagna. La musica live ha la fetta maggiore di questo mercato. Tutti questi numeri sono però basati sui ricavi. Inoltre, le vendite dei dischi hanno avuto anni di difficoltà con vendite come minimo stagnanti, è quindi facile capire che il volume del prezzo del biglietto sia più alto di quello dalla vendita di un CD. Anche se il consumatore acquista nello stesso momento e nello stesso periodo un disco e il biglietto di un concerto, questo produce introiti maggiori per il concerto. Non si possono quindi paragonare semplicemente gli introiti per giudicare l'impatto di uno e dell'altro. Sono abbastanza sicuro che il paragone delle spese relative mostrerebbe un fattore molto più alto dal lato dei promoter. I promoter comunque non si lamentano della richiesta di biglietti. Devono però guardare con attenzione lo sviluppo dei prezzi dei biglietti, che hanno le loro motivazioni nell'aumento costante delle tariffe degli artisti e dei costi di produzione. Se non riusciamo a fermare questo sviluppo anche il mercato dei concerti e degli eventi può avere un calo, come abbiamo già visto nel mercato dei festival. 

Nel 2016 la bdv, insieme all'associazione italiana Assomusica, ha sviluppato l'organizzazione-ombrello europea ELMA. Qual è lo scopo di quella partnership?

– Come organizzazione internazionale non-profit la European Live Music Association ELMA opera fra associazioni, network europei complementari, organizzazioni e professionisti per dare una voce a tutti coloro che sono coinvolti nella musica live. E' stata iniziata da Assomusica, il cui presidente Vincenzo Spera è anche il presidente di ELMA, e io ho l'onore di esserne vice presidente.

Parlando di associazioni, una grossa notizia nel 2016 è stata la fusione delle due associazioni tedesche dei promoter bdv e VDKD (Verband der Deutschen Konzertdirektionen). Come sarà la struttura?

– I membri di entrambe le associazioni hanno deciso che alla fine del 2018 bdv e VDKD si fonderanno. Io ho preso l'impegno di mantenere la presidenza dell'associazione unita fino al 2021. In quei tre anni dovremo trovare, assumere e formare un direttore esecutivo. 

All'inizio di quest'anno la prima società di raccolta per i diritti dei promoter in Europa, GWVR (Gesellschaft zur Wahrnehmung von Veranstalterrechten), ha pubblicato le prime tariffe. Chi può parteciparne?

– Se un concerto viene registrato e distribuito da una compagnia discografica o trasmesso da una tv o stazione radio, o da YouTube e Spotify, la maggior parte dei promoter forse non sa che la legge tedesca garantisce loro un diritto equivalente sulle loro produzioni. Questo diritto da ora in avanti verrà controllato dalla GWVR, allo stesso modo in cui la GEMA controlla l'uso di diritti degli autori o la GVL raccoglie il compenso per l'uso dei diritti degli artisti e degli editori. Il solo proprietario e fondatore della GWVR è la bdv. Secondo me è la nostra azione più grande, una rivoluzione nel mondo dell'intrattenimento live. I promoter non dipendono più solo dal successo economico dei loro show ma beneficiano anche dei diritti come le compagnie discografiche e gli artisti. Questo diritto non è nuovo, solo non è mai stato esercitato in modo adeguato.

Che cosa coprono le prime tariffe?

– La GWVR ha pubblicato le prime tariffe per l'uso delle registrazioni live su album e prodotti discografici. Prevede un compenso del 7 per cento se il contenuto live è più del 50 per cento sul totale, che scende al 4.5 per cento se è fra il  25-50 per cento e al 3,5 per cento se è sotto il 25 per cento.

Il 2016 sembra essere stato un anno molto impegnativo. Quali sono i suoi progetti per il prossimo anno?

– La bdv sta progettando una conferenza sul business musicale chiamata “Music Agenda 2017/18” a Berlino. E' un concetto unico perché è la prima volta in cui tutte le associazioni nel mercato avranno un forum per sottolineare problemi, visioni e richieste del loro settore - l'intrattenimento live, l'industria discografica, le compagnie, i locali, i club eccetera.

Dopo tutti questi progetti, lei è più attivo che mai. Qual è il suo segreto per gestire tutto questo?

– Se pensi di poter cambiare le cose, e se ti piace quello che fai, va tutto bene. Se poi hai uno staff meraviglioso come il mio, che aiuta la barca ad andare anche quando sono lontano, ci si può permettere di lavorare a tanti livelli.

Ultima modifica ilGiovedì, 23 Febbraio 2017 11:14