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Segreteria Assomusica

A LORENZO JOVANOTTI assegnato il Premio “Assomusica Music Award for Best Visual Live Show 2015”

A LORENZO JOVANOTTI

assegnato il Premio “Assomusica Music Award

for Best Visual Live Show 2015”

 

 

 

Ieri il presidente Vincenzo Spera ha consegnato il riconoscimento sul palco del ‘Mandela Forum’ di Firenze, prima dell’ultimo live del tour “Lorenzo nei Palasport”

 

Premio Assomusica Award for Best Visual Live Show 2015” a Lorenzo Jovanotti. La consegna del prestigioso riconoscimento è avvenuta ieri sera, martedì 19 gennaio, sul palco del “Mandela Forum” di Firenze, prima dell’ultimo concerto del tour “Lorenzo nei Palasport”. 

“Lorenzo Jovanotti ha la grande capacità di rendere un concerto speciale – ha dichiarato Vincenzo Spera, presidente di Assomusica(associazione Italiana che racchiude gli organizzatori e i produttori di spettacoli di musica dal vivo) – Nel corso dei suoi show ha creato una sintesi perfetta tra musica, testi, narrazione filmica ed espressiva. Per la prima volta Assomusica ha voluto assegnare un premio così importante per un artista eccezionale che ha ottenuto un successo incredibile di pubblico ad ogni concerto, infiammando l’estate 2015 con live da migliaia di spettatori”.

Daniele Mignardi Promopressagency per Assomusica

info@danielemignardi.it  - Tel. 06.32651758

Premio “Assomusica Music Award for Best Visual Live Show 2015” a LORENZO JOVANOTTI

Premio “Assomusica Music Award for Best Visual Live Show 2015"
a
LORENZO JOVANOTTI 

Il presidente Vincenzo Spera consegnerà il riconoscimento domani
a Firenze, in occasione dell'ultima data del tour “Lorenzo nei Palasport” 

Lorenzo Jovanotti riceverà il “Premio Assomusica Music Award for Best Visual Live Show 2015” per il grande successo del tour “Lorenzo negli stadi”, che ha dominato l’estate dei live con oltre mezzo milione di spettatori. 

Il Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, consegnerà il premio a Jovanotti domani, martedì 19 gennaio, sul palco del “Nelson Mandela Forum” di Firenze, durante il concerto che concluderà il tour “Lorenzo nei Palasport”. 

Per la prima volta Assomusica ha deciso di conferire un riconoscimento per la musica live ha dichiarato Spera -Lo show estivo di Lorenzo ha rappresentato la migliore coniugazione tra musica dal vivo e rappresentazioni visive. Uno spettacolo eccezionale dove sono state racchiuse tutte le forme espressive nel migliore dei modi”. 

Assomusica continua, cosi, la sua attività di divulgazione e promozione della cultura della musica dal vivo in Italia, tra i principali strumenti di socializzazione ed aggregazione, oltre ad essere un settore imponente in grado di sviluppare le realtà economiche del Paese. 

All'Agis il 18 gennaio un convegno su "Il valore del lavoro nello spettacolo dal vivo"

ROMA - 12 GENNAIO 2015 - “IL VALORE DEL LAVORO NELLO SPETTACOLO DAL VIVO – Norme nazionali ed europee per promuovere l’occupazione e la qualità professionale nel settore” è il titolo del convegno che si terrà il 18 gennaio 2016alle ore 10 a Roma, presso la sede dell’Agis (foto) in via di Villa Patrizi 10. Il convegno è promosso da Agis, Alleanza Cooperative Italiane Cultura, Slc-CGIL, Fistel-CISL, Uilcom-UIL e dal Tavolo Lavoro Legalità Sicurezza nello Spettacolo.

II lavori del convegno saranno introdotti da  Carlo Scarzanella, presidente Alleanza Cooperative Italiane Cultura, e si articoleranno in tre Tavoli Tematici: Europa, Lavoro, Reti protettive.

Per il primo Tavolo “Mobilità transnazionale degli artisti: trattamento fiscale, previdenziale e visti di lavoro. Il problema delle doppie imposizioni” sono previsti gli interventi di Umberto Carretti(SLC-CGIL), Chiara Chiappa (Tavolo Spettacolo Lavoro Legalità Sicurezza), Italo Inglese (AGIS), Giulio Stumpo (Legacoop), mentre per il secondo “Reti protettive per i lavoratori dello spettacolo: le riforme necessarie” sono previsti gli interventi di Emanuela Bizi (SLC-CGIL), Cristiano Chiarot(ANFOLS), Marco D'Alò (FederCultura-Confcooperative), Maurizio Giustini (Fistel-CISL).

Nel terzo Tavolo tematico dal titolo “Risorse economiche per il Settore e politiche fiscali di sostegno: contributi ex Enpals confluiti all’INPS per finanziare politiche per lo spettacolo”interverranno Fabio Benigni (Uilcom UIL), Francesca Bernabini (Federdanza), On. Francesco Boccia(Presidente Commissione Bilancio), Gennaro Milzi (SIAE), On. Roberto Rampi (Commissione Cultura),Giordano Sangiorgi (Audiocoop) .

Sulle normative europee del Settore interverrà l’on. Silvia Costa, presidente Commissione Cultura Europea.

Hanno inoltre confermato la loro partecipazione per portare un contributo sui temi: On. Micaela Campana (Commissione Giustizia), On. Lara Comi (Commissione per il mercato interno, Parlamento europeo), Sen. Elena Ferrara (Commissione Istruzione), On. Giulia Narduolo (Commissione Cultura), On. Alessia Rotta (Commissione Lavoro).

Previsti gli interventi di Ninni Cutaia, direttore generale Spettacolo da Vivo del MiBACT, e diFerdinando Montaldi, dirigente vicario Direzione Centrale Inps.

Concluderà i lavori il presidente dell’Agis Carlo Fontana.

Il programma definitivo del convegno sarà a breve disponibile.

fonte: Agisweb.it

http://www.agisweb.it/index.php/component/k2/item/3234-all-agis-il-18-gennaio-un-convegno-su-il-valore-del-lavoro-nello-spettacolo-dal-vivo.html#.VpaN3sDhBUM

Cultura: Franceschini, nel 2015 grande crescita dei consumi

(ANSA) - BOLOGNA, 11 GEN - Nel 2015 c'è stata una grande crescita dei consumi culturali in Italia. Lo ha detto Dario Franceschini, ministro di beni culturali e turismo, a Bologna ad un'iniziativa sull'Art bonus. "Nei prossimi giorni - ha detto Franceschini - presenteremo i dati, ma le visite nei musei dello Stato nel 2015 hanno avuto una crescita enorme, sono aumentati del 9% i biglietti venduti al cinema e c'è stata una crescita della vendita dei libri dopo anni di calo. Questo nell'ambito di una crescita fortissima del turismo. Il 2015 segna un grande ritorno del turismo interno e una crescita forte di quello internazionale. Questo dimostra che investire in cultura significa anche dare contributo alla crescita del paese".

È morto David Bowie, il trasformista del rock

LONDRA - Tre giorni fa aveva compiuto 69 anni, nello stesso giorno era uscito Blackstar, il suo ultimo album, resterà il suo testamento. Due settimane fa aveva annunciato il ritiro "definitivo e irrevocabile" dai palcoscenici che non frequentava dal 2006. E' morto David Bowie, l'annuncio sul suo profilo ufficiale Twitter e Facebook: "Dopo 18 mesi di lotta contro il cancro se ne è andato serenamente, circondato dalla sua famiglia". La conferma dal figlio, con un messaggio accompagnato da una sua foto da bambino insieme al padre. "Davvero addolorato e triste nel dire che è vero. Sarò fuori dalle reti sociali per un po'. Grande affetto a tutti". Una notizia inaspettata, che ha colto di sorpresa e gettato nello sconforto il mondo intero. Se ne va una delle figure artistiche più celebrate e di maggiore successo della storia della musica. 

leggi di più: http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/11/news/e_morto_david_bowie_il_camaleonte_del_rock-130996525/?ref=HREA-1

Fonte: La Repubblica.it

Intervista a Dario Franceschini - «Aziende, finanziate l`arte con art bonus"

Franceschini: «Nel 2015 raccolti 57 milioni. Ma dalle imprese voglio maggiore impegno, chi è in utile ha il dovere di dare una mano»
«Aziende, finanziate l'arte); Intervista Franceschini: l'Art bonus funziona, ma non c'è la cultura della donazioì «L'impresa m utile ha il dovere di partecipare alla tutela del patrimonio» G, ROSSI e PIOI •Alle pagine 2 LA GRANDE BELLEZZA IL RILANCIO DELLA CULTURA Ð ministro: Art bonus, si può dare di più Franceschini: «Nel 2015 raccolti 57 milioni. Ma dalle imprese voglio di GIOVANNI ROSSI ROMA ALTRI 300 milioni di euro per 241 interventi in tutte le regioni d'Italia. Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo approva il programma triennale di investimenti 2016-2018. «E la conferma di quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale. Dall'arte all'archeologia, dalle biblioteche agli archivi, dai musei alle eccellenze del restauro, non c'è settore dei beni culturali che non stia ricevendo un impulso significativo in termini economici e politici da questo governo», afferma il ministro Dario Franceschini. Ministro, lo Stato investe a pioggia e il sistema culturale ringrazia. Ma la meritocrazia dov'è? «Sui 300 milioni stanziati, 45 saranno assegnati in tré anni secondo un meccanismo premiale degli enti che riescono a reperire fondi e donazioni». Bilancio dell'Art bonus 2015? «Cinquantasette milioni donati al sistema culturale da 1427 soggetti, privati o imprese. Tutti mecenati che avranno diritto al bonus fiscale del 65% ora diventato permanente. Un risultato che giudico strepitoso perché ottenuto in assenza di specifica campagna promozionale. L'abbiamo appena avviata ora che finalmente esiste certezza fiscale per chi vorrà contri- maggiore impegno, chi è in utile ha il dovere di dare una man buire alla tutela e al sostegno del nostro straordinario sistema culturale». Per l'Italia puntare sulla cultura è una scelta o una necessità? «E un'opportunità alla quale non possiamo sottrarci. Il mondo pensa all'Italia come al Paese della Grande Bellezza, al nostro scrigno inimitabile di tesori: arte, città storiche, paesaggi, teatro lirico, ma anche design, moda, cinema, enogastronomia. Il nostro stile di vita di cui siamo orgogliosi riflette le potenzialità uniche di questo Paese. Questo governo, dopo anni di tagli, ha ripreso a investire sulla cultura e sull'arte proprio perché la sfida va vinta». Con quale budget e quali azioni? «Credevano scherzassi quando, al mio insediamento, dissi che ero alla guida del ministero economico più importante, quello che può dare la spinta. Per tutelare i beni culturali italiani un budget effettivo probabilmente non esiste, ma quello assegnato al Mibact nel 2016 con 2 miliardi di euro e un aumento del 27% delle risorse riflette la determinazione del governo nel tener fede alle promesse». Il settore ci crede? «Che stiamo facendo sul serio lo di- mostra anzitutto la riforma avviata - e da completare - del sistema museale e delle soprintendenze. Ora nelle principali gallerie ci sono direttori scelti con selezione intemazionale, statuti da rispettare, bilanci e obiettivi. Poi ci sarà l'ingresso di energie fresche e preziose al Mibact: saranno in pianta organica a tempo indeterminato 500 operatori specializzati tra architetti, archeologi, bibliotecari, archivisti, restauratori, antropologi. E l'età inedia del personale, che oggi è di 59 anni, si abbasserà. Perché non puntiamo solo sui grandi monumenti, ma anche sulle eccellenze di sistema: come l'Istituto centrale del restauro o l'Opifìcio delle pietre dure». Il resto del mondo non si ferma ad applaudire. «Investiremo anche nell'industria culturale contemporanea, un settore che non possiamo dimenticare. Altre nazioni, che non hanno storia, ne hanno fatto il loro business. Anche noi ci impegneremo. Il 20 gennaio alla Triennale di Milano sarà presentata la ricerca commissionata dalla Siae sull'impatto economico dell'industria culturale e creativa in epoca digitale. Leggerete dati sorprendenti. Del resto, se in Italia sono tornate le grandi produzioni intemazionali cinemato- grafiche stile 007, è grazie a norme sul tax credit finalmente competitive». Teatri
e fondazioni lirico-sinfoniche sono molto gelosi di tradizioni e competenze. Ci sono spazi di razionalizzazione? «Solo nella gestione. Per le 14 fondazioni lirico-sinfoniche spendiamo 180 milioni, la metà dell'intero Fondo unico per lo spettacolo. Di più non possiamo fare». L'Art bonus ha smosso il sistema . Il Paese le sembra pronto per un mecenatismo largo e profondo? «La coooperazione fra pubblico e privato può crescere e crescerà». Si aspetta più impegno dai privati o dalle imprese? «Dalle imprese, ma solo in termini finanziari. E la cultura della donazione e della filantropia a dover fare un salto di qualità. Un'impresa in utile ha il dovere di partecipare alla tutela artistica del Paese. Al tempo stesso i singoli cittadini e le comunità locali debbono vivere con maggior forza l'identificazione con la storia delle proprie città. L'Art bonus consente al donatore una verifica diretta su assegnazioni e lavori. E trasparenza reale, effettiva». Interventi di successo? «La Fontana di Trevi grazie a Fendi. O l'impegno di Unicredit per l'Arena di Verona. Senza dimenticare, prima dell'Art Bonus, Tod's al Colosseo. Al tempo stesso voglio citare l'operaio di Jesi che ha donato 2.196 euro per restaurare S'i scudi cantonali del Palazzo delSignoria nella sua città. Un vero esempio. Non a caso lo abbiamo premiato». Prossima sfida? «La Domus Aurea. Il finanziamento programmato è di 13 milioni, ma ne serviranno almeno altrettanti. Sono stanze e ambienti davvero di grande impatto. Quando il sito sarà visitabile, il mondo resterà a bocca aperta». Stanziati altri 300 milioni di euro per 241 interventi in tutte le regioni d'Italia «Miglior museo italiano» Vince il Madre di Napoli Per la rivista e sito web 'Artribune' la classifica 2015 dei musei italiani vede al primo posto il 'Madre' di Napoli, museo di arte contemporanea Fondi a 125 istituti culturali Roma e Firenze Le più foraggiate Nel 2015 hanno ricevuto complessivamente contributi 125 istituti e fondazioni culturali: 35 sono di Roma, 16 di Firenze, 8 di Milano, 8 di Napoli, 8 di Torino, 5 di Venezia e di Bologna Come funziona la legge Chi effettua erogazioni liberali ¡n denaro per il sostegno della cultura, potrà godere di importanti benefici fiscali (Art bonusl sotto forma di credito d'imposta (65 per centol. Gli interventi devono riguardare manutenzione. protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno di istituti e luoghi della cultura (musei, biblioteche Contributi e fondazioni politiche Al Granisci 220mila euro nel 2015 L'Istituto Gramsci è quello che ha ricevuto più contributi nel 2015 con 190mila euro a Roma e 30mila in Emilia Romagna. Con 220mila euro guida anche la classifica delle fondazioni politiche Le erogazioni oltre lOOmila euro Chi sono i mecenati? Le erogazioni liberali maggiori di ÞÎò³²à euro sono arrivate da Alfa Wassermann, Banca popolare di Bergamo, Brembo, Compagnia di San Paolo, Ente cassa di risparmio di Firenze, Fondazione cassa di risparmio di Lucca, di Saluzzo, di Bologna, Ima, Iren, ¡tema, Manifatture sigaro toscano, Sacbo, San Pellegrino, Siad Cinema, scoi per chi inves II tax credit-cred d'imposta prevec compensare deh fiscali (1res, Irap, Irpef, Iva, contrib previdenziali e assicurativi) col credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. destinatari: impr di produzione e distribuzione cinematografica, esercenti ^ cinematogra . 
 
Fonte: QUOTIDIANO NAZIONALE - 5/01/16

Niente paura, il rock ritorna

Il rock non ha paura. Girano troppi soldi, le minacce di terrorismo e lo spettro del Bataclan vengono macinate dalla grande ruota dell'industria dei concerti.Perfino gli Eagles of death metal, in scena nel locale parigino al momento dell'irruzione dei terroristi, hanno visto crescere le loro quotazioni e le date del loro calendario (saranno a Roma all'Orion il 29 febbraio). Così il 2016 minaccia di essere comunque un altro anno di grandi adunate. I calendari si stanno chiudendo in questi giorni. Anzi, molti appuntamenti sono stati già definiti, come il concerto di Rihanna a San Siro il 13 luglio con il suo Anti World tour, pronta a mostrare anche da noi la forza del suo spudorato esibizionismo. 
PROVA DI FORZALa musica ha scoperto che, in tempo di crisi, la miglior difesa è l'attacco. Spararla grossa, puntare sulla prova di forza. Ecco così Vasco Rossi con le sue quattro nottate solo romane all'Olimpico 22, 23, 26, 27 giugno. Ecco Laura Pausini con la sua estate negli stadi: due San Siro, 4 e 5 giugno, l'Olimpico l'11 e Bari il 18. Allo stadio torneranno anche i Modà 18 e 19 giugno a Milano e il 25 a Cagliari. E la festa dei cinquant'anni spinge i Pooh, col ritorno di Stefano D'Orazio e Riccardo Fogli, al richiamo delle grandi folle sempre a giugno: 10 e 11 a San Siro, il 15 all'Olimpico e il 18 a Bari. Chi ha scelto di puntare su un tour di residenza prolungato, dieci date, è invece Zucchero all'Arena di Verona dal 16 al 28 settembre. Più o meno sulla stessa linea i Muse, che saranno ad Assago a maggio dal 14 al 21 per sei appuntamenti. La musica ha bisogno di annunci roboanti, di vendere la propria merce con la grancassa. Oppure di far lievitare l'attesa. E, se il richiamo di Adele è stato clamoroso (il 28 e 29 maggio all'Arena di Verona) con i biglietti volati via in un batter d'occhio, il tam tam su quello che dovrebbe essere il superconcerto dell'estate diventa sempre più forte. Parliamo del ritorno di Bruce Springsteen con la E street band. Il Boss sta per debuttare in America con il The River tour 2016 in 22 tappe. Fra pochi giorni potrebbe esserci l'annuncio del tour europeo. Per l'Italia il dubbio sta nella scelta del luogo, o il Circo Massimo o l'autodromo di Imola, dove l'anno scorso gli AC/DC hanno messo insieme 90 mila persone. «The River nell'81 ci fece volare in Europa» ha riconosciuto pubblicamente Bruce, che manca dall'Italia dal 2013, restando però ancora cauto sull'estensione del tour al di qua dell'Atlantico. Sul fronte dei grandi eventi, in verità, c'è anche un'ipotesi, assai concreta, di vedere e ascoltare gli U2 al San Paolo di Napoli a luglio, mentre per i Coldplay nel tour europeo hanno escluso l'Italia. Intanto, a Capannelle, il cartellone di Rock in Roma ha messo in vendita gli Iron Maiden per il 24 luglio, mentre l'8 giugno suoneranno i Nightwish e il 15 gli Skunk Anansie, dopo una prima data a Milano il 17 febbraio. Anche Caracalla riproporrà appuntamenti col rock come nell'estate scorsa e proprio su consiglio di Bob Dylan, rimasto folgorato dalla location, Neil Young sbarcherà il 13 luglio. Due gli appuntamenti di Elton John, 15 e 16 luglio a Piazzola sul Brenta e Barolo, tre quelli di Mika (a Umbria jazz il 10, a Piazzola il 12 e a Barolo il 17). Fra gli altri nomi estivi non confermati sono attesi Roger Waters, David Gilmour, Kraftwerk. Il ritorno dei Cure, quattro date in autunno (29 ottobre Casalecchio, 30 Palalottomatica a Roma, 1 e 2 novembre Assago), è attesissimo tanto che i biglietti stanno già volando via per la gioia dei bagarini. E, sempre in autunno arriverà il bad boy Justin Bieber (19 e 20 novembre, già sold out). 
Da qui all'estate il barometro della musica live centra la sua attenzione sugli italiani. E se Jovanotti chiude il 19 gennaio a Firenze, a febbraio si annunciano due coppie storiche: Battiato e Alice che faranno sosta all'Auditorium della Conciliazione il 16,17, 19, 20, e la ripresa di Baglioni & Morandi, capitani coraggiosi, che tornano insieme dopo la lunga permanenza al Centrale del tennis dal 19 con sosta al Palalottomatica il 7 marzo. Quanto agli altri la listava da De Gregori, a Elio e le storie tese, a Mengoni, a Ramazzotti, a Antonacci, Gazzè, Fabi e Silvestri, stavolta ognuno per conto proprio, a Carboni, Elisa, il Volo, etc, etc.
Marco Molendini

Fonte: Il Messaggero

Biglietti online i bagarini dettano legge

 

C’erano una volta i bagarini (pare che il termine abbia un'origine romanesca e araba e stia per venditore al dettaglio), gli americani molto più precisi li chiamavano scalpers, scotennatori. Fino a qualche anno era facile incrociarli ai concerti o agli avvenimenti sportivi, quasi sempre chissà perché (ma forse si sa) con accento campano. Oggi l'accento è scomparso e i bagarini pure. Le prevendite sul web sono il business più redditizio dell'industria pop e rock. I biglietti si vendono mesi e mesi prima e intanto si incassano i soldi, con il sovrapprezzo del diritto di prevendita. Ma c'è di più e di peggio. L'acquisto si è trasformato in una gara di velocità e destrezza (tecnica), alimentata dal tam tam promozionale e dall'ansia del perdere l'avvenimento imperdibile. Tre ore per bruciare la quota biglietti di Adele, pochi minuti per Springsteen e i suoi concerti americani.

Dieci minuti per vedere Justin Bibier a Bologna fra un anno. Ma non è così, perché quei biglietti che non ci sono più riappaiono e, come nel miracolo dei pani e dei pesci, il loro costo lievita, non di una ma di dieci, venti e più volte. Il Boss e la sua E street band, che il 24 gennaio debuttano al Madison di New York, sono ancora in vendita nelsecondary market, nei siti che rivendono i biglietti a prezzi maggiorati e senza troppi pudori. Così ecco che Stuhub, di proprietà di ebay, offre addirittura due biglietti a 10 mila dollari l'uno (9999 per la precisione, che fa meno effetto) a ridosso del palco. E chi vuole spendere meno? C'è posto: 250 dollari per andare in piccionaia. Non scherza neppure Adele, la doppia tappa di maggio all'Arena di Verona parte da un minimo di 300 euro per arrivare alla siderale richiesta di 6492 euro per la prima fila (Viagogo, altro sito, ne ha due a questo prezzo sui circa 300 disponibili), mentre al Madison di New York si arriva a 9500 dollari, sempre su Stubhub. 


Cifre da pazzi. E la cosa più sensazionale è che si possa solo pensare che ci sia qualche matto disposto a spendere quei soldi. Dando, però, uno sguardo in giro nei siti più disinvolti, si fa presto a capire che il criterio seguito è uno solo: provarci non guasta. Ecco allora i 900 euro per Justin Bibier a Casalecchio, i 1714 per i Coldplay alla 02 Arena di Londra il 16 giugno, gli 800 per Rihanna a San Siro il 13 luglio. Anche i biglietti meno cari promettono guadagni fantastici: i prezzi ufficiali che per il bizzoso ragazzino (ormai ha 21 anni) variavano da 60 a 138 euro, sul secondary ticketing partono da 160 euro in piedi (Adele, per la cronaca, era stata messa in vendita da 69 a 115 euro). Il fenomeno si è addirittura ingigantito (si parla di un giro di affari mondiale di 8 miliardi l'anno), con guadagni tali per cui l'invenduto viene messo nel conto.


«Finché non ci sarà una legge che proibirà queste speculazioni si andrà avanti così» sentenzia Vincenzo Spera, presidente di Assomusica. Comunque, attorno al 20 gennaio ci sarà una riunione fra i produttori italiani per affrontare il problema. Mentre anche a Bruxelles si comincia a discutere la questione. Intanto c'è chi si è mosso, come Friends & partners, agenzia che produce la maggior parte degli artisti italiani: ha diffuso una sorta di decalogo per difendersi dal bagarinaggio telematico e una lista di siti da cui stare alla larga. Mimmo D'Alessandro, che con il suo socio Adolfo Galli porterà Adele in Italia, racconta come con la cantante di Hello abbiano provato «a limitare a quattro i biglietti acquistabili per transazione». E' andata meglio dicome sia andata in America, ma ugualmente centinaia di tickets sono finiti in vendita a prezzi maggiorati. Il fenomeno evidentemente non riguarda solo i piccoli speculatori che rivendono i quattro biglietti comprati legalmente per guadagnarci qualcosa. Secondo ricerche effettuate in Inghilterra la maggior parte dei biglietti finisce sul mercato secondario per mano di veri e propri professionisti della speculazione, espertissimi nell'arte di accaparrarsi gli ingressi dai canali ufficiali.


All'inizio del 2015 un'ottantina tra musicisti (da Nick Mason dei Pink Floyd a Ed O'Brien dei Radiohead) hanno chiesto al parlamento britannico una legge che elimini il mercato secondario di biglietti. Nei giorni scorsi sono intervenuti sul Times anche Elton John che ha parlato di «pratica estorsiva», Mumford & sons, Ed Sheeran, Blur, Iron Maiden e Coldplay. Mentre a New York sono sotto indagine i siti che rivendono i biglietti di Springsteen a prezzi gonfiati. L'ipotesi più immediata sembra essere schedare gli acquirenti: un biglietto, un nome o un codice: è accaduto per i Foo fighters a Cesena, mentre Friends & partner per il prossimo tour di Emma, ha pensato di invitare a registrarsi online prima di effettuare l'acquisto (come avviene per Glastonbury).


Di Marco Molendini

 

 

Bando per il Progetto “MigrArti”

La Direzione Generale Spettacolo promuove il progetto denominato “MigrArti” con l’ obiettivo di

contribuire alla valorizzazione delle culture delle popolazioni immigrate in Italia, anche nell’ottica dello

sviluppo del confronto e del dialogo interculturale.

 

Il settore culturale rappresenta una opportunità e un terreno di sperimentazione per favorire l’incontro

tra patrimoni, esperienze e valori culturali diversi e in questa ottica il teatro, la danza e la musica

possono offrire un contributo fondamentale per la costruzione di una cultura delle differenze e della

reciprocità.

 

A tal fine questa Direzione indice una selezione pubblica per la partecipazione al progetto MigrArti.

Bando disponibile al link http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/residenze-eazioni-

di-sistema/598-progetto-migrarti )

Scadenza presentazione domande: 31 gennaio 2016

Responsabile Unico di Procedimento: Dr. Enrico Graziano

Info:

 

MIBACT Direzione Generale Spettacolo

Viviana Simonelli - email viviana.simonelli@beniculturali.it - Tel 06.67233452

Emanuela Morassi - email emanuela.morassi@beniculturali.it - Tel. 06.67233451

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